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Teatri di Pietra : il progetto “alle acque”

Antiquarium - Arco di Malborghetto 20 Giugno 2018 Cie Twain ALLE ACQUE regia e coreografia Loredana Parrella con Yoris Petrillo, Caroline Loiseau, Luca Zanni Maeva Curco Llovera, Gianluca Formica 0
Orario : 21,00 Ingresso 12 euro intero – 10 euro ridotto – 5 euro convenzionati / associazioni / studenti biglietti online : www.liveticket.it Info & prenotazioni: teatridipietra@gmail.com/ whatsapp 333 709 7449 /teatridipietra.blogspot.it /// ARCO di MALBORGHETTO : Via Malborghetto , 3 - ROMA sulla Via Flaminia , altezza Stazione Sacrofano
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“Alle acque” è un progetto che riunisce quattro pièces che indagano, in diverse direzioni, il tema del corpo in relazione all’elemento acqua.

Acqua, che scorre e rumoreggia, scontrandosi con la pietra, acqua che attraversa spazi disegnando la geografia dell’esistenza umana, acqua, come elemento primordiale e fonte di vita che trova riscontro nell’elaborazione letteraria.

“Alle acque” mette il punto su una riflessione cruciale: l’uomo non è al di sopra della natura, ma parte del suo insieme, può servirsi della scienza per accrescere la sua conoscenza e sviluppare le sue potenzialità.

Ma sappiamo anche che scienza e sviluppo possono essere spinti verso interessi di un mercato oscuro e tragico. Osservando i diversi modi di rapportarsi con l’acqua delle diverse civiltà e culture che popolano o che hanno popolato la Terra, sembra che minore sia il grado di “sviluppo civile e sociale” di un popolo e maggiore sia il suo rispetto per l’acqua.

Un proverbio Sioux dice che «la rana non si ingozza mai di tutta l’acqua dello stagno in cui vive» forse perché è consapevole che se lo facesse non avrebbe più un posto dove vivere.

Le performances, che prevedono l’utilizzo di circa venti bottiglie d’acqua, hanno una duplice funzione: delineare lo spazio scenico e produrre suono.

L’uso di questi oggetti, banali e scontati, prodotti con il materiale forse più consumistico esistente, consente il trasporto dell’elemento centrale dell’opera, l’acqua, e permette ai performer di aprirsi un varco nello spazio e liberare il percorso d’arte.

L’elemento acqua, trasportato dalle bottiglie, i suoni e le coreografie che scolpiscono i corpi dei danzatori, crea un’ambientazione magica che approda in un coinvolgente tripudio al corpo e alla relazione con il suo sé.

Il progetto, concepito in cinque tappe che agiscono in cinque diverse postazioni, come musei, piazze, viali dei centri storici, stazioni ferroviarie, accompagnerà in cinque diversi momenti temporali lo spettatore.

Una performance unica che legherà arte, letteratura, musica live e danza.

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