Tutti pazzi per Cristiano Ronaldo…
Il miglior calciatore di tutti i tempi, dall’Inghilterra, passando per la Spagna, fino all’approdo in Italia.
È testimonial di varie aziende, come la Nike, Clear e Giorgio Armani, comparendo anche sulle copertine dei videogiochi PES. Nel 2013 lancia la propria linea di intimo, CR7, disegnata in collaborazione con lo stilista Richard Chai. Secondo la rivista Forbes è uno dei giocatori più pagati al mondo.
E’ arrivato in Italia, è arrivato alla Juventus.
Dal 30 luglio si allenerà con la squadra e vuole essere in campo in agosto per la prima partita. Il campione: «Sono felice».
«La standing ovation? Un momento spettacolare per me. Un’accoglienza stupenda e per questo ringrazio tutti, chi c’era allo stadio, al campo d’allenamento, all’aeroporto. Tutti. Darò la mia risposta in campo».
È scaramantico con i calzini, cura il corpo in maniera maniacale e non vuole tatuaggi, ha un macchinario progettato dalla Nasa e una crio-sauna per recuperare dagli sforzi. Poi la passione per le super-car, la dieta ferrea e la famiglia in espansione: piccolo bignami su CR7, il colpo del secolo.
Nasce il 5 febbraio 1985 a Funchal, sull’isola di Madeira, da mamma Maria Dolores – tutt’ora suo punto di riferimento – e papà José Dinis, morto nel 2005 per problemi di alcolismo. Ha un fratello maggiore, Hugo, e due sorelle più piccole, Elma e Liliana: il nome «Ronaldo» è stato scelto in onore di Ronald Reagan.
La sua attenzione, quando non è in campo, è attirata soprattutto dalle automobili di lusso: ha in garage una ventina di supercar, per un totale di circa 20 milioni di euro. Altri hobby? Adora giocare a ping-pong.
«Mi concentro sui cibi sani come frutta e verdura fresca, cereali integrali e tante proteine». L’ex compagno di squadra Evra però è stato chiaro: «Sul tavolo a cena da lui trovai solo petto di pollo, acqua e insalata. Pensavo fosse l’antipasto».
Archiviata la storia con la modella Irina Shayk (pare a causa di alcune incomprensioni con mamma Maria Dolores), nel 2016 si è fidanzato con Georgina Rodriguez (matrimonio all’orizzonte?). Ha 4 figli: Cristiano Jr (8), i gemelli Eva e Mateo (1) da madre surrogata, e la piccola Alana Martina con la sua Georgina.
A tavola come in campo, l’obiettivo è uno solo: perdere un chilo all’anno per contenere la massa grassa e non ridurre la velocità. Tanti i segreti alla base dell’alimentazione di CR7, campione che non può resistere alle specialità portoghesi con un bicchiere di vino rosso. Ma attenzione, vietato sgarrare con il menù. Cristiano Ronaldo fa 6 piccoli pasti al giorno, uno a distanza di 3-4 ore dall’altro per mantenere il metabolismo sempre attivo nonché conservare energia sufficiente ad ogni allenamento. Tesi cara ai nutrizionisti e ribadita a Business Insider dallo chef della Nazionale portoghese, Luis Lavrador, votato alle richieste specifiche dell’uomo dei record a partire dalla colazione: nutrimento salato a base di uova o toast con prosciutto, formaggi magri e spremute di agrumi. Scordatevi quindi il primo pasto giornaliero in tradizione italiana, rigorosamente dolce o quasi. “Mi concentro nel mangiare cibi sani come frutta e verdura fresca, cereali integrali e tante proteine”, spiegava in tempi non sospetti la stella di Funchal. Tra le scelte del portoghese non mancano mai succhi di pera, mela o ananas.
All’ora di pranzo il menù prevede la già citata insalata con pollo cotto e pochissimo pane eccezion fatta per le sfide pomeridiane, quando per avere la massima forma l’alimentazione include carboidrati, pasta integrale (pure “alla bolognese” per via del contenuto proteico) e frutta. Ronaldo non mangia mai più del necessario, piuttosto solo in relazione agli allenamenti effettuati. E a cena? L’imperativo sono fibre, proteine e vitamine, quindi si spazia dalla frutta al pollo fino al riso e ai fagioli. Non è raro avvistarlo al ristorante cibandosi della classica bistecca o carne alla griglia accompagnata dall’immancabile insalata, pietanza alternata al tonno oppure un contorno di calamari. Ad essere banditi dalla tavola sono invece i cibi ricchi di zucchero, mentre l’acqua bevuta a litri gli permette di mantenersi sempre idratato. Alcol manco a parlarne, ovviamente, così come i cibi preconfezionati. Durante l’allenamento Cristiano consuma piuttosto bevande isotoniche preparate appositamente per evitare gli zuccheri eccessivi contenuti nelle distribuzioni in commercio. Aggiunge poi una miscela di carboidrati per migliorare la resistenza oltre ad elettroliti e vitamina B12 per vincere la stanchezza: si punta infatti a ricostruire il glicogeno muscolare, necessità colmata dagli spuntini del portoghese puntualmente coinvolto nell’estenuante esercizio fisico. Vietato coricarsi a letto prima di un paio d’ore a seguito della cena, pena dormire appesantito a causa della digestione. Pare che CR7 riposi cinque volte al giorno, pisolini ciascuno da 90 minuti proprio come i 959 match disputati in carriera.
E’ l’uomo che ama le sfide, l’uomo delle sfide.
Cristiano Ronaldo non è solo un fenomeno calcistico ma anche social e pubblicitario: un’analisi del brand CR7 tra storytelling e marketing. CR7 è l’infinito.
Pochi hanno saputo monetizzare la propria notorietà come Cristiano Ronaldo, una vera macchina da soldi. Il successo calcistico è stato il trampolino di lancio, poi sono arrivati svariati contratti pubblicitari ed è stata delineata una strategia di personal branding curata in ogni minimo dettaglio, complice uno storytelling ben costruito intorno a un vero gladiatore dai dorsali quasi in titanio: è nata, infatti, una multinazionale sotto il nome di CR7, il cui patrimonio stimato ammonterebbe a 280 milioni di dollari secondo Il Sole 24 Ore. L’impero che il giocatore ha costruito comprende un marchio di intimo, hotel e musei. Fra i tanti sponsor di Ronaldo, comunque, il contratto migliore sembra essere quello con Nike – definito dallo stesso calciatore «il migliore contratto della mia vita» – poiché gli ha consentito di ottenere in pratica 24 milioni all’anno a vita, appunto.
«In termini di marketing, l’operazione Ronaldo-Juventus appare come un gigantesco colpo di co-branding: due aziende si mettono assieme per raggiungere obiettivi aziendali comuni. Oltre il campo, la Juventus e Ronaldo possono conquistare il mercato più importante, rispondendo ad una domanda semplice: che cosa vogliono comprare i fan di CR7JUVE? La crasi diventa il nome in codice di una macchina da soldi pronta a vincere tutte le guerre di marketing». Merchandising, pubblicità e promozioni firmate CR7-Juve.
Al di fuori del campo, non rare sono le dimostrazioni di umanità. Oltre le più svariate iniziative di solidarietà, il brand CR7 si costruisce anche grazie a tante piccole avventure con i fan.
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