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Il più grande radiotelescopio diffuso, a Roma firma per SKAO

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L’Italia parteciperà al progetto per la costruzione e la gestione del maggior radiotelescopio diffuso al mondo ed una delle più grandi infrastrutture di ricerca mai realizzate: il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti ha firmato l’accordo internazionale per lo Square Kilometre Array Observatory (SKAO), risultato finale di un laborioso negoziato presieduto dalla Farnesina. Sulla base di questo accordo sarà gestita una serie di antenne operanti su diverse frequenze dello spettro radio che, distribuite in Sudafrica e Australia, saranno collegate attraverso un sistema di fibre ottiche per raccogliere ed analizzare i segnali in maniera sincrona.   

Il radiotelescopio è inserito nell’ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures) e, potenziando di 50 volte la capacità massima di osservazione dell’Universo nella banda radio, aprirà la strada allo sviluppo di nuove conoscenze sulle leggi fondamentali che governano l’Universo e di innovazioni tecnologiche potenzialmente ad alto impatto sociale, in particolare nel campo della telefonia mobile. Insieme all’Italia hanno firmato Australia, la Cina, Olanda, Portogallo, Sudafrica, Regno Unito. Sono attese altresì ricadute positive per il sistema industriale italiano che sarà chiamato a contribuire alla costruzione del sistema.

L’Italia, attraverso l’Istituto Nazionale di Astrofisica,  è membro fondatore dell’attuale società di diritto privato britannico (SKA Organization) che dal 2011 ha coordinato la fase preparatoria del progetto. In coordinamento con la Farnesina, l’INAF continuerà a rappresentare l’Italia negli organismi direttivi della nuova organizzazione.