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Ponti di primavera: un ventaglio di idee per trascorrere un long weekend in Valchiavenna

Ponti di primavera: un ventaglio di idee per trascorrere un long weekend in Valchiavenna

I bianchi paesaggi invernali lasciano il posto ai colori della primavera rendendo il territorio valchiavennasco la meta ideale per concedersi un meraviglioso soggiorno tra natura, cultura e gustose tipicità.

Il ghiaccio che dona spazio al gorgoglio dell’acqua, la neve che cede il posto ai verdi prati e allo sbocciare dei fiori. Colori, profumi e nuove sensazioni si sprigionano nei territori della Valchiavenna e di Madesimo, creando un magnifico scenario per vivere emozionanti avventure a contatto con un paesaggio naturale senza tempo, romantiche dimore e squisite bontà locali.

Le temperature più miti e le giornate più lunghe invogliano a concedersi una vacanza rigenerante lontani dalla frenesia delle città, approfittando delle numerose festività tra aprile e maggio.

Tante sono le opportunità per apprezzare al meglio i luoghi della Valchiavenna, adatte a tutte le età e che soddisfano ogni desiderio di vivere la primavera. Avventure all’aria aperta, un itinerario culturale oppure un pranzo nei tipici crotti… benvenuti nella primavera valchiavennasca!

INTO THE WILD

La bellezza straordinaria dei territori della Valchiavenna costituisce il palcoscenico perfetto per imperdibili gite all’aria aperta e conoscere ciò che di meglio la natura può offrire. Non solo, la Valchiavenna è considerata una vera e propria palestra a cielo aperto perché consente di praticare numerosi sport tra cui trekking, jogging, climbing e bike tra i suoi verdi paesaggi. Una meravigliosa gita in bicicletta tra le bellezze naturali della Valchiavenna è il modo migliore per inaugurare la bella stagione.

Tra le tante ciclabili percorribili in valle, quella che collega Chiavenna a Domaso è adatta a tutti, grandi e piccini, attraverso boschi e radure, raggiungendo lo splendido lago di Novate Mezzola, fino in località Verceia. Proprio qui si entra direttamente nell’oasi del Pian di Spagna, un’area verde protetta, tra lago di Como, lago di Novate Mezzola e il fiume Adda, rifugio di molteplici specie animali. Una volta giunti in questo paradiso naturale, perché non affittare una piccola barca e raggiungere il grazioso Tempietto di San Fedelino?

Per chi preferisce scoprire i dintorni di Chiavenna, le Cascate dell’Acquafraggia, in località Piuro, sono un vero spettacolo naturale che permette di godere di un angolo rimasto intatto della Val Bregaglia italiana. All’interno del parco naturale, i visitatori si possono addentrare nell’ambiente che circonda le cascate, apprezzandone la rigogliosa vegetazione e ammirando, dalle terrazze panoramiche lungo il sentiero, la vista sull’intera vallata fin verso la piana di Chiavenna.

Infine, in direzione Madesimo, l’altopiano degli Andossi in primavera favorisce l’ambiente naturale per la fioritura dei crocus, o zafferano alpino, confusi erroneamente con i bucaneve, che scelgono proprio il periodo di aprile e maggio per far sfoggio di tutta la loro bellezza, avvolgendo i declivi dei colori del bianco e del viola.

NON SOLO NATURA MA ANCHE CULTURA

La Valchiavenna non rappresenta solo ampie vallate, laghetti alpini e prati in fiore, ma i suoi splendidi edifici storici esercitano un forte richiamo per i turisti. Palazzo Vertemate Franchi di Piuro è un trionfo di bellezza e la sua storia è altrettanto affascinante. Eretto nella seconda metà del XVI secolo dai fratelli Guglielmo e Luigi Vertemate Franchi, fu sempre di proprietà privata fino al 1985, anno in cui il Palazzo venne ceduto al Comune di Chiavenna.

L’edificio non fa trasparire all’esterno la ricchezza delle decorazioni e degli arredi interni. Degni di visita sono il romantico vigneto, noto per la produzione del Vertemate Vino Passito, il delizioso frutteto dominato da un’edera monumentale, l’orto e il giardino all’italiana con peschiera. Uno degli ospiti più illustri del Palazzo fu il sommo poeta Giosué Carducci a cui venne intitolata una camera. Il poeta frequentò la zona attorno a Madesimo per dedicarsi alle cure delle acque, ricevendone nel 1901 la cittadinanza onoraria.

Altro edificio simbolo di Chiavenna è la Collegiata di San Lorenzo le cui origini risalgono al V secolo. Durante la visita sarà affascinante scoprire la bellezza mistica di questo gioiello medioevale, in particolare il Battistero e i suoi preziosi gioielli. 

A SPASSO PER I CROTTI

Un soggiorno primaverile in Valchiavenna significa conoscere i suoi paesaggi, la sua cultura e tuffarsi nel gusto autentico di questi territori. Quale migliore dimora dei sapori locali se non il crotto?

Concedersi un gustoso pranzo in un crotto, e assaggiare le prelibatezze valchiavennasche, è un’esperienza assolutamente da non perdere. Il crotto è un anfratto naturale spesso ricavato tra i resti di antiche frane o alla base di pendii; particolarità dei crotti è la corrente d’aria fresca chiamata sorèl che spira costantemente al loro interno permettendo di mantenere l’ambiente a una temperatura costante – tra gli 8 ai 10 gradi – per tutto l’anno. Per questo i crotti sono considerati dei veri e propri frigoriferi naturali, utili nella conservazione di cibi e bevande.

Imperdibili sono i famosi pizzoccheri, una varietà locale chiavennasca, preparati con farina bianca, bianchi e simili a gnocchetti. Nota e molto apprezzata è la brisaola, preparata secondo metodi antichi tramandati di generazione in generazione. Altro prodotto tipico è il violino di capra, presidio Slow Food, chiamato così per la maniera di affettarlo, ed è ricavato dalla spalla o coscia di capra, accuratamente speziato con erbe aromatiche locali. Per concludere in dolcezza, da non perdere i biscottini di Prosto, frazione del comune di Piuro, dal gusto unico ed eccezionalmente morbidi, preparati con solo tre ingredienti: farina, zucchero e burro. La loro ricetta ha più di un secolo e, secondo la tradizione, venivano sfornati in occasione delle feste patronali nell’unico forno di Prosto, ossia “Al Mulino” di proprietà̀ della famiglia Del Curto.