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Salvatore Vignola : FW1920

Siamo nel Mezzogiorno del 1861, mentre la guerra risorgimentale combattuta dal Regno di Sardegna per l’unificazione italiana giunge a termine. Divampa nel meridione una forma di rivolta popolare che prende il nome di brigantaggio: gruppi di insurrezionalisti si battono per ristabilire la propria giustizia e le vecchie tradizioni, l’ordine precostituito, che seppur miserevole va difeso per mancanza di una valida alternativa.
Il movimento genera un vasto consenso tra la popolazione non solo maschile: giovani donne, madri, mogli, mosse dalla passione e dal desiderio di rivalsa sociale, si uniscono alla causa partecipando alle battaglie che si tengono tra Campania, Basilicata, Calabria e Molise, e soprattutto nel Regno di Napoli (dubbio, il regno delle due sicilie comprendeva proprio questi territori, forse si intende solo napoli?). Donne abili, capaci sia di imbracciare le armi, che di prendersi cura dei propri uomini curandoli e rifocillandoli, lottando senza timore.
Battagliera, coraggiosa, temeraria: BRIGANTESSA 2.0 è l’essenza femminile dei giorni nostri, una donna autonomy e contemporanea, evoluzione tecnologica di uno spirito rivoluzionario proiettato verso il futuro, con grande rispetto per il passato. Perfettamente al passo con i tempi, la brigantessa della nostra epoca lotta ogni giorno per ciò in cui crede, fedele ai suoi ideali e mossa dalla volontà di cambiare la realtà che la circonda. Una celebrazione della donna nella sua forma più potente, vigorosa, combattiva.
La collezione si compone di quattro famiglie: nella prima, chiamata “Pelle”, guaine e sottovesti avvolgono l’essenza della brigantessa, quasi a difesa del suo Io più profondo. Body, tutine e abitini aderenti in tulle color carne con finiture giallo fluo di piping la sostengono, proteggendo il suo animo. Reginalda prende il nome da Reginalda Cariello, nota brigantessa cilentana, ispirandosi all’abbigliamento tradizionale dell’epoca riletto in chiave casual: corsetti, gonne a ruota e foulard vengono realizzati con tessuti acetati, in colori ripresi dalla vegetazione.
 La linea Strato si sviluppa a partire dalla mantella, estendendosi a capi sartoriali come cappotti destrutturati, realizzati in tessuti classici come fresco di lana e seta, in tonalità neutre tra cui dominano i grigi.
Freddo Inverno fa riferimento all’abbigliamento sportivo da montagna: giacche da sci imbottite e pantaloni in tessuto tecnico in diverse tonalità di grigio e beige sono resi inaspettati da dettagli di piping fluorescente, fil rouge che unisce tutta la collezione.
Copricapi artigianali dall’ispirazione onirica ci trasportano in una dimensione sospesa nel tempo e nello spazio, scaturita dall’incontro tra due menti sognatrici: nasce n la collaborazione con Ilariusss di Ilaria Soncini, che vede – tra gli altri – la rivisitazione del suo iconico modello Torero. Cuffie in Swarovski, cappelli a tesa larga dalle proporzioni esagerate e fedora dalle estremità irregolari come fiamme conferiscono un tocco magico, a cavallo tra i nostri giorni e un tempo passato.
Si ringrazia Paolo Farcic, Vittoria De Franchis, Carolina Amoretti, Jonatah Tosi, Tiziana Argiolas, Roberta Argiolas, Terra Dei Re Cantine del Vulture e il Museo del Lupo per il gentile supporto.