Secondo i dati Santandrea, elaborati dall’ufficio Studi Gabetti, nel corso del primo semestre del 2018, il mercato degli immobili di pregio a Milano e Roma ha confermato la ripresa osservata nel 2017.
COMPRAVENDITA LOCAZIONE
In particolare, è il segmento della compravendita a Milano ad aver mostrato la maggiore dinamicità con una domanda in crescita soprattutto nelle zone del Centro Storico, Brera e Magenta, mentre nelle zone del Quadrilatero e Palestro-Duse la situazione risulta meno dinamica. A Roma, la domanda di acquisto risulta in aumento con l’eccezione della zona Flaminio e SalarioTrieste. Nonostante il ritorno di interesse da parte dei potenziali acquirenti, l’offerta di immobili rimane esigua con l’eccezione della zona del Centro Storico, in cui il numero di compravendite è risultato in aumento, proseguendo il trend del 2017. I tempi medi di vendita a Milano, si confermano intorno ai 5-6 mesi, mentre, a Roma, le tempistiche necessarie a concludere una trattativa si attestano a 7 mesi, in crescita rispetto al secondo semestre del 2017 (6,3). A Milano lo sconto medio è diminuito, seppur di poco, fino al 10,0%, mentre a Roma la situazione appare invariata con uno sconto medio intorno al 13-14%. I prezzi si sono confermati sostanzialmente stabili, rispetto al semestre precedente in entrambe le città: in particolare hanno mostrato ancora una lieve crescita per Milano (+0,2%), con una ripresa per la zona Brera, mentre a Roma si è registrata una lieve flessione (-0,2%), imputabile principalmente alla zona Flaminio.
Il mercato della locazione di pregio a Milano e Roma ha mostrato andamenti divergenti. A Milano la domanda è risultata in crescita soprattutto nelle zone del Centro Storico e Brera dove la disponibilità di abitazioni è ampia e, pertanto, il numero di contratti conclusi è risultato in aumento. A Roma la situazione appare pressoché invariata rispetto al secondo semestre 2017 con una domanda stabile, ad eccezione di un calo per la zona Salario-Trieste. I tempi medi di locazione riflettono il mercato degli ultimi anni con una parziale contrazione sia a Milano che a Roma in entrambi i casi, poco al di sotto dei 3 mesi. A Milano lo sconto medio tra canone richiesto e canone effettivo è intorno al 9-10%, mentre a Roma si è ridotto fino al 7-8%. I canoni medi, infine, continuano a ridursi sia a Roma (-0,6%) che a Milano (-1%).
Per la seconda parte del 2018 si prevede un aumento del numero di compravendite sia a Roma che Milano al netto di una sostanziale stabilità dei prezzi. Per quanto riguarda, invece, il mercato della locazione, a Milano si prevede una crescita del numero di contratti sostenuta da una domanda in ripresa. Al contrario, a Roma, il mercato della locazione risulterà stabile con canoni in diminuzione.
«Quello delle residenze di pregio è sempre più un mercato a sé, che segue delle dinamiche differenti rispetto al residenziale classico» specifica Fabio Guglielmi, amministratore delegato Santandrea Luxury Houses. «L’immobile di lusso non è più quello che semplicemente costa tanto, ma è un bene al top per diversi elementi che vanno dalla sua posizione, dalla vicinanza ai servizi come scuole e negozi, ai mezzi pubblici, dalla sicurezza che può garantire ai suoi inquilini. È un tipo di casa che conserva ancora il significato di bene rifugio, di investimento e che ha una tipologia di clientela che cerca un ambiente in grado si esprimere la sua personalità, il suo standing elevato. Il cliente tipo di un immobile di pregio non compra solo una casa, compra una storia, un simbolo, ormai anche una firma se pensiamo soprattutto ai grandi progetti architettonici milanesi».
MILANO
Nel corso del primo semestre del 2018, il mercato delle compravendite di Milano, ha mostrato andamenti differenti a seconda delle zone di riferimento.
La zona Brera si conferma tra le più dinamiche con una domanda in costante crescita. A seguire, il Centro Storico e la zona Magenta – Pagano – Castello si confermano ambiti con elevata richiesta. Maggiore staticità per Palestro – Duse, mentre nella zona del Quadrilatero si è rilevata una stabilità dell’interesse in acquisto, dovuta principalmente alla distanza tra venditori e acquirenti circa il valore degli immobili, con conseguente spostamento degli immobili in vendita verso il mercato della locazione.
Per quanto riguarda l’offerta, in tutte le zone, ad eccezione della zona Palestro-Duse, la disponibilità di abitazioni è in crescita, ma non sempre la qualità degli edifici e degli interni è allineata alle aspettative dei possibili acquirenti.
La zona con i prezzi più elevati risulta ancora una volta il Quadrilatero, sia sul mercato delle compravendite che su quello delle locazioni. Seguono le zone di Palestro-Duse Brera (tra gli 8000 e 9000 al mq). A scendere si trovano le altre localizzazioni fino alle quotazioni delle abitazioni usate nella zona Magenta – Pagano – Castello stabili sui 6.000 €/mq in media.
Il mercato delle locazioni di Milano presenta una domanda stabile nella zona del Quadrilatero e Palestro Duse, mentre risulta in crescita in zona Magenta – Pagano – Castello, Brera e Centro Storico. L’offerta in locazione continua ad aumentare nel Centro Storico, Quadrilatero e in zona Brera. In generale, continua a crescere il fenomeno dello short rent gestito direttamente da proprietari o da società di servizi, che negli ultimi anni ha fortemente ridotto l’offerta di immobili in locazione di medio-lungo termine.
ROMA
Per quanto riguarda il mercato delle compravendite a Roma, nel corso dei ultimi sei mesi del 2018 la domanda è risultata in crescita in tutte le zone con l’eccezione della zona Flaminio e Salario – Trieste dove la situazione è invariata. L’offerta in vendita, invece, si conferma stabile, con un’ulteriore flessione nella zona Trastevere e, al contrario, una crescita nelle zone Prati e SalarioTrieste. Soprattutto il Centro Storico conferma le performance positive osservate nel 2017 per quanto riguarda il numero delle compravendite.
Le differenze di prezzo nella città di Roma risultano ancora marcate data l’eterogeneità delle zone considerate e delle caratteristiche degli edifici. Il Centro Storico si conferma la zona con prezzi più elevati (in media 10.500 €/mq per il nuovo/ristrutturato e 8.500 €/mq per l’usato), seguita da Aventino e Trastevere. Nelle restanti localizzazioni i prezzi medi delle abitazioni nuove/ristrutturate oscillano tra i 6.800 €/mq nella zona Prati e i 5.100 €/mq della zona Flaminio mentre i valori delle abitazioni usate sono risultati meno dinamici e compresi tra i 4.500 €/mq della zona Parioli e i 4.900 €/mq della zona Prati.
Il mercato delle locazioni di Roma è risultato stabile in termini di domanda nelle zone del Centro Storico, Aventino, Prati e Trastevere, Parioli, Pinciano-Veneto, mentre in zona Salario – Trieste è calata ulteriormente. L’offerta in locazione ha visto un aumento della disponibilità di residenze in affitto in zona Parioli, mentre è diminuita in centro storico; stabile in tutte le restanti zone. L’attività contrattuale è risultata stabile in tutte le zone ad eccezione della zona del Centro Storico e Salario-Trieste in cui si è registrata una flessione sul semestre. I canoni di locazione sono risultati stabili ad eccezione del calo registrato nelle zone Salario – Trieste e Parioli.
ANALISI QUALITATIVA
Doxa e Santandrea hanno realizzato un’indagine qualitativa che si propone di identificare i bisogni e le esigenze della domanda degli immobili di pregio, grazie alla raccolta di dati e informazioni attinte direttamente dai protagonisti del mercato stesso, ovvero i clienti e gli stakeholder (operatori professionali).
Gli immobili di lusso costituiscono un mercato a sé, dove tutti gli elementi che ruotano intorno alla casa sono al top di gamma, estremizzati, o presentano peculiarità. Per lusso non si intende semplicemente costoso ma si declina come esclusività accessibile a pochi. Va al di là del semplice criterio di bellezza e qualità, non è neppure una semplice affermazione di status. Lusso è il piacere pieno dell’abitare come leisure, entertainment, wellness. Nelle case di pregio la componente emozionale va ad arricchire e completare il benessere psico-fisico di chi abita questi spazi.
Le interviste hanno delineato un segmento del lusso che presenta importanti peculiarità all’interno del mercato e che sembra offrire opportunità interessanti rispetto al comparto immobiliare pesantemente segnato dalla crisi. Emerge tra gli operatori l’impressione di una crescente polarizzazione dl mercato tra abitazione “normali” e abitazioni “di pregio” dove però queste ultime possono diventare trainanti per l’intero settore. La casa di lusso è ancora considerata un investimento e il lusso di nuova costruzione sta spingendo la riqualificazione anche dell’usato. Inoltre l’edilizia di pregio stimola il policentrismo urbano e rappresenta un volano per il recupero di interi quartieri.