Design

Il fascino misterioso della Calamina

La Calamina, ottenuta attraverso la laminazione a caldo dell’acciaio, è proposta da Planium in un’ottica di forte fascinazione estetica che deriva in gran parte dal suo colore ineffabile. Le striature che si vanno formando non sono volute, il differente grado di colorazione e di contrasto che si forma nella pavimentazione è del tutto casuale. Le sfumature gli conferiscono un cromatismo indefinito, quasi misterioso, e in questo risiede il suo fascino, unitamente alla colorazione scura che mantiene però un carattere “freddo” nell’insieme: può variare su diverse tonalità, fino a raggiungere quella dell’antracite, che è il colore che la caratterizza maggiormente. A dominare le striature è l’ Avio, gradazione di azzurro non vivace, a base grigia.

Il blu freddo senza ceratura, tra il Jazz e il Polar
A dominare talvolta è il blu notte, quel colore freddo che per Johannes Itten “si chiude in sé, è introverso […] ha la forza tenace della natura invernale che germoglia e si sviluppa di nascosto, nel buio e nella quiete” ed è “un nulla inafferrabile, presente tuttavia come un’atmosfera cristallina.” Il blu del Jazz malinconico (non a caso Kind of Blue è uno degli album più famosi di Miles Davis) e del Polar, un genere del cinema francese dove scientemente i direttori della fotografia optavano per desaturare e ottenere attraverso il blu una tonalità notturna, quasi fatalista.