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Kangaroo Island, oltre il 50% dell’isola non ha riportato danni negli incendi

Con una superficie di oltre 2.500 km2 ancora intatta e 150 operatori pronti ad accogliere i visitatori, l’isola-santuario della biodiversità a Sud-Ovest di Adelaide continua ad offrire irresistibili esperienze a contatto con la natura più selvaggia. Il turismo è una risorsa chiave per finanziare la ricostruzione delle aree danneggiate: tante le iniziative a sostegno e buona la risposta del mercato italiano.

I leoni marini di Seal Bay, una delle attrazioni principali dell’isola che ha recentemente riaperto al pubblico
A due settimane dalle immagini che hanno inevitabilmente fatto il giro del mondo, Kangaroo Island è nuovamente accessibile e pronta ad accogliere i visitatori: il Country Fire Service (CFS) ha classificato la situazione degli incendi sull’isola come “contained” ovvero contenuta, sotto controllo. 
Le aree colpite dal fuoco continueranno ad essere presidiate con attenzione e i visitatori sono ancora invitati ad informarsi e monitorare la situazione prima di pianificare i propri spostamenti, ma si tratta di una evoluzione positiva che, insieme al ritorno delle navi da crociera sulle coste, parla di ritorno alla normalità della vita sull’isola.

“Oltre il 50% dell’isola è ancora incontaminato e non è stato toccato dalle fiamme” ha dichiarato Rodney Harrex, Chief Executive della South Australian Tourism Commission. Un’evidenza che mitiga i toni allarmistici delle ultime settimane, quando era ancora troppo presto per tracciare un bilancio chiaro della situazione, che parlavano di un’isola completamente distrutta dalle fiamme: l’isola sta bene ed è nuovamente accessibile a tutti.

Il flusso dei visitatori non si è mai completamente fermato e la maggior parte degli esercizi turistici di Kangaroo Island ha continuato ad accogliere visitatori provenienti da tutte le parti del mondo, sia con tour organizzati sia con itinerari self-drive. Già a partire dalla scorsa settimana gli operatori hanno registrato un nuovo aumento delle visite, delle prenotazioni e delle richieste di informazioni.

Le aree interessate dagli incendi

Se circa metà della superficie di Kangaroo Island è stata colpita dal fuoco, è altrettanto vero che si tratta di un’isola molto grande – la terza per dimensioni sulle coste australiane – e che la maggior parte delle attività e attrazioni turistiche non ha riportato danni significativi.

La fonte ufficiale dove reperire informazioni in tempo reale sulla situazione dell’isola è il portale della South Australian Tourism Commission (SATC) per il trade. Qui è possibile scaricare la mappa aggiornata che mostra i siti di interesse turistico accessibili e quelli ancora chiusi al pubblico, le strade interrotte e le aree dove circolare con maggiore cautela.

E’ nuovamente aperta al pubblico dopo qualche giorno di stop Seal Bay, dove è possibile vivere una delle esperienze più amate a Kangaroo island: l’incontro ravvicinato con i leoni marini che popolano la sua spiaggia bianca. Rimane invece per il momento chiusa in via precauzionale la zona adiacente al Flinders Chase National Park, ma gli ultimi sopralluoghi hanno confermato che il Faro di Cape du Codieuc e la passerella in legno che conduce all’Admirals Arch, una delle formazioni rocciose naturali più spettacolari dell’isola, non hanno riportato danni.

Il risveglio della natura sull’isola “santuario” della biodiversità

Ad eccezione delle aree non ancora accessibili, concentrate soprattutto nella zona Sud-Ovest, il resto dell’isola continua ad offrire intatta l’essenza dell’esperienza di Kangaroo Island, che nell’immaginario collettivo racchiude tutto ciò che si può trovare in Australia: una immersione totale nella natura incontaminata che regala panorami mozzafiato, foreste e spiagge di sabbia bianca e infinite opportunità di incontro con le specie endemiche che popolano l’isola. 

Nelle zone più colpite dalle fiamme la natura sta con grande tenacia riprendendo il proprio corso, anche dove le fiamme hanno lasciato le tracce più pesanti. I boccioli degli eucalipti, le orme dei canguri e i wallaby che riprendono confidenza con il territorio e la pioggia di semi provenienti dalle capsule legnose dischiuse dal fuoco sono i primi segnali di questo potente e ineluttabile risveglio della flora locale.

Anche la fauna, che include alcuni animali unici al mondo, sta lentamente riappropriandosi del proprio ambiente naturale. Sostenuto da enti benefici e dall’esercito, e con il supporto di tutta la comunità locale, lo staff del Kangaroo Island Wildlife Park sta coordinando i soccorsi degli altri animali colpiti dagli incendi. Adeguatamente nutriti e portati in salvo in ambienti ospitali, i koala e tanti altri piccoli abitanti dell’isola stanno ritornando alle loro abitudini quotidiane. 

Il sostegno alle attività turistiche di Kangaroo Island

Il turismo è uno dei principali motori dell’economia di Kangaroo Island, nonché fonte di impiego per la metà della popolazione attiva che vive sull’isola: gli effetti della cattiva informazione possono solo arrecare un danno ancora maggiore all’isola che oggi più che mai conta su una delle sue risorse principali per riprendersi.

A questo scopo, la SATC ha lanciato negli scorsi giorni “Help them out, book them out”, una campagna domestica finalizzata a supportare la ripresa dell’economia di Kangaroo Island attraverso il turismo. 
Ed è proprio dalla comunità locale che stanno arrivando i primi aiuti per la ricostruzione. Oltre al lavoro incessante dei volontari, dell’esercito e dei veterani impegnati a mettere strade e abitazioni in sicurezza, non hanno tardato ad arrivare gli aiuti economici di due dei principali attori dell’economia locale: i proprietari del Southern Ocean Lodge – che nell’incendio ha perso tutte  le camere disponibili – hanno donato mezzo milione di dollari alla comunità per finanziare la ricostruzione mentre Kangaroo Island Spirit, il principale produttore di gin dell’isola, devolverà alla causa 10 dollari provenienti dalla vendita di ciascuna bottiglia.

Le iniziative dall’Italia

La staffetta della solidarietà è partita anche dall’Italia e più precisamente da Milano dove i reparti booking di importanti Tour Operator del nostro Paese si sono uniti per realizzare una raccolta fondi il cui ricavato verrà devoluto ai vigili del fuoco impegnati sul territorio.

Pochissime invece le cancellazioni di viaggi già programmati dall’Italia: emblematico in questo senso l’arrivo a Kangaroo island il prossimo 29 e 30 gennaio di un gruppo di 30 visitatori italiani nell’ambito del tour “Panorama Australia” proposto da diversi TO e agenzie: una conferma della fiducia che operatori e viaggiatori italiani ripongono nella destinazione, e della voglia di sostenerla in modo concreto.

Per maggiori  informazioni e per monitorare la situazione in tempo reale: https://trade.southaustralia.com/