Ai XXXI Giochi Nazionali Invernali Special Olympics la storia di Rebecca Maestroni è un esempio
Ai XXXI Giochi Nazionali Invernali Special Olympics
la storia di Rebecca Maestroni è un esempio
Gare in corso a Sappada per dimostrare capacità e talenti e per vincere stereotipi e pregiudizi. Domani la Festa di chiusura.
Sappada, 5 Febbraio, 2020 – Da oggi si è entrati nel vivo dei XXXI Giochi Nazionali Invernali Special Olympics in corso a Sappada fino a venerdì 7 febbraio. Questa mattina sono iniziate le gare ufficiali e le prime premiazioni: oltre 500 atleti, provenienti da tutta Italia, sono scesi in pista per dare il meglio di sè nelle seguenti discipline sportive: sci alpino, sci nordico, corsa con le racchette da neve e snowboard.
Si tratta di un evento la cui grandezza risiede non soltanto nell’opportunità offerta alle persone con disabilità intellettiva di ogni età di mettere in luce le proprie capacità attraverso lo sport, ma anche in quella, rivolta alla comunità intera, di abbattere stereotipi e pregiudizi che ancora troppo spesso persistono nella vita di tutti i giorni.
Lo sa bene la giovanissima atleta Rebecca Maestroni impegnata nello sci alpino, che a soli 12 anni ha dato prova di grande determinazione e coraggio. Non da meno è stata la sua famiglia, i suoi genitori e le sue due sorelle, che hanno creduto fermamente nelle sue potenzialità.
“Dopo il momento buio della diagnosi di Sindrome rara, al cromosoma 18, Inizialmente siamo stati curati noi, non Rebecca – raccontano i genitori – ci hanno aiutati a capire che, come per ogni altro bambino, dovevamo rimboccarci le maniche e mettere Rebecca nella condizione di raggiungere il suo potenziale, qualunque esso fosse stato, pretendendo in realtà da lei di piu di quello che normalmente si chiede agli altri figli. Quando abbiamo compreso questo, non abbiamo fatto altro che dare a Rebecca tutti gli strumenti di cui aveva bisogno, a partire dallo sport”.
Così mentre ogni atleta in gara è in sfida diretta con i propri limiti, chiunque abbia l’opportunità di ammirarlo ha la possibilità di abbattere i suoi, diventando agente attivo di un cambiamento di prospettiva, una rivoluzione culturale a favore dell’inclusione. E’ da sempre questo il traguardo più importante e ambizioso che il Movimento Special Olympics si prefigge: quello culturale. Il valore della medaglia sul podio è importante per ciascun atleta, per questo viene sempre messo nelle condizioni di poter vincere a prescindere dal grado di abilità che possiede, ma certamente il suo valore va oltre il momento sportivo per diffondersi sulla comunità intera.
Lo Sport Unificato è da sempre per Special Olympics, in questo senso, lo strumento ideale per generare rispetto ed inclusione. Anche in occasione di questa edizione dei Giochi Nazionali Invernali, atleti con e senza disabilità intellettive hanno l’opportunità di gareggiare insieme, nella stessa squadra, in particolare nella corsa con le racchette da neve e nello sci di fondo.
In occasione di questo evento, parallelamente alle gare, Special Olympics Italia offre agli atleti, per la prima volta nella stagione invernale, la possibilità di sottoporsi a screening gratuiti da parte di specialisti volontari altamente qualificati; podologi (Fit Feet ) e nutrizionisti (Health Promotion).
Domani, al Col dei Mughi di Sappada, alle ore 21.00, si svolgerà la Festa di Chiusura. L’indomani mattina, venerdì 7 Febbraio, le ultime gare e le premiazioni finali.
I XXXI Giochi Nazionali Invernali sono realizzati grazie al sostegno di Mitsubishi Electric.
Il Torch Run è stato sostenuto da: BCC Staranzano e Villesse, Civibank.
Si ringrazia: la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Sappada, lo Sci Club2 ed i Comuni coinvolti nel Torch Run: Trieste, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Gradisca, Gorizia, Nova Goriza, Udine, Cividale, Tolmezzo e Ovaro.