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Ai XXXI Giochi Nazionali Invernali Special Olympics l’atleta Elisa Trucchi rinasce grazie allo sport

Ai XXXI Giochi Nazionali Invernali Special Olympics
l’atleta Elisa Trucchi rinasce grazie allo sport

Nell’ultimo giorno di gare a Sappada una storia che dimostra una forza ed un coraggio senza eguali.

Sappada, 7 Febbraio 2020 –
Oggi terzo e ultimo giorno di gare e premiazioni ai XXXI Giochi Nazionali Invernali Special Olympics a Sappada. 523 atleti hanno dato prova di capacità e determinazione nelle seguenti discipline: sci alpino, sci nordico, corsa con le racchette da neve e snowboard.

Nello sci alpino. gareggia Elisa Trucchi che, grazie allo sport, è tornata a vivere.

“Elisa Margherita Trucchi è nata a Novi Ligure (AL) il 2 Agosto 1995, è una piccola,bellissima neonata di poco più di 2 kg, la sentenza senza appello è che è affetta dalla Sindrome di Down – racconta la mamma Enrica. I medici dicono che avrà difficoltà di apprendimento, di espressione vocale,che avrà una maggiore predisposizione alle malattie, croniche e non, che avrà un invecchiamento precoce,che la sua vita è segnata irreparabilmente.
Alla mamma comunicano che “i Down non succhiano” e quindi le tolgono il latte materno.
Ma da subito Elisa dimostra di voler vivere, e di voler rendere felice chi le sta attorno: sorride a tutti, a 9 mesi nuota, a 14 mesi cammina, a 2 anni corre per casa e fuori, è gioiosa ed affettuosa. Non ha patologie cardiache,nè altri evidenti lacune.
Poi, nell’autunno del ‘97, comincia a mostrare un’inaspettata stanchezza, una serie di ecchimosi agli arti inferiori, una febbricola persistente. Grazie alla testardaggine dei suoi genitori, che non riconoscevano più la loro Elisa,nonostante ben due pediatri consultati dicessero che non era nulla di grave, senza fare i dovuti esami,Elisa viene portata all’Ospedaletto di Alessandria, dove le viene riscontrata una Leucemia Mieloide Acuta e viene trasferita d’urgenza all’ospedale San Gerardo di Monza.
Lì, finalmente, nonostante sia quasi in fin di vita,con 100000 globuli bianchi,la diagnosi è certa, e le cure sollecite del Professor Masera e del Dott. M.Jankovich riescono a salvarle la Vita, nonostante una previsione di sopravvivenza del 30%.

Dopo la chemioterapia, unica terapia per lei possibile, a 4 anni può cominciare la scuola materna, anche se per dichiararla guarita bisogna aspettare il trascorrere di 5 lunghi anni.

La Scuola, con alti e bassi, gli alti di Elisa e di un paio di insegnanti di sostegno, e i bassi.. che inevitabilmente segnano ogni momento delle nostre vite, trascorrono con grande impegno, e , a pensarci adesso, anche troppo velocemente.
Inclusione non era una parola ancora usata, i compagni di scuola spesso indifferenti, tranne UNO, unico, meraviglioso e grande!

Dall’ultimo anno della scuola materna, sino alla sua scomparsa, Elisa ha un amico vero, Andrea Chaves, un ragazzo dotato, oltre che di grande intelligenza, anche di grande sensibilità, proprio esattamente quello di cui Elisa aveva bisogno.
Sempre presente con i suoi splendidi genitori, sempre pronto ad aiutarla e sostenerla, a intervenire se c’era un problema in classe.
Nasce un’amicizia profonda,quasi inspiegabile per molti,Andrea è un ragazzo sportivo, studioso, che eccelle in tutto, senza farsene un vanto.
Elisa e Andrea crescono, ognuno fa il proprio percorso scolastico alle superiori.
Andrea va all’Università e ottiene sempre il massimo dei voti ma quando torna a Novi non gli manca il tempo per portare fuori Elisa, per una pizza, per un teatro, o semplicemente per giocare con lei e aiutarla ad organizzare la sua festa di compleanno ad Agosto.
Poi un’altra prova aspettava Elisa nel Settembre del 2017,Andrea muore, in un incidente in montagna, era, fra le altre cose, un provetto scalatore.
La prima cosa che Elisa ricordo ci abbia detto è stata:”Adesso, basta piangere, dobbiamo pensare a Yonny e Patrizia, i suoi genitori.” Non era la prima volta che Elisa spiazzava tutti, e non sarebbe stata l’ultima.

Grazie alla famiglia Perrone,l’anno scorso siamo venuti a conoscenza di Special Olympics.
È stata per noi genitori una fantastica scoperta. Elisa ha così partecipato ai Giochi Nazionali Invernali a Bardonecchia per lo Sci Alpino.
Complici sono state 1 Medaglia d’oro e 2 d’argento, per vederla di nuovo sorridere.
Elisa scia dall’età di 8 anni, il suo papà Oreste è stato il suo primo “maestro”.
Si era allenata anche 8 anni nel nuoto, a livello amatoriale, e pratica danza moderna e contemporanea dall’età di 19 anni.
I risultati delle Special Olympics le hanno dato una notorietà a livello locale, abbiamo una pila di giornali di articoli e foto sulla sua “impresa”.
Ora per strada molti la riconoscono, la complimentano, la salutano!

In occasione della Festa della donna, lo scorso 8 Marzo, il Sindaco di allora le ha conferito il “Gianduiotto Dorato”, come miglior atleta Novese donna dell’anno di Novi Ligure.
Elisa ha voluto dedicare questo riconoscimento ad Andrea, che è sempre presente nel suo pensiero e nel suo cuore, che la sprona a fare meglio, a fare “ sul serio”, come faceva lui.
Le medaglie la gratificano, ma soprattutto per lei sono state più di questo, sono state un nuovo ritorno alla vita.

I XXXI Giochi Nazionali Invernali sono realizzati grazie al sostegno di Mitsubishi Electric.
Il Torch Run è stato sostenuto da: BCC Staranzano e Villesse, Civibank.

Si ringrazia: la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Sappada, lo Sci Club2.