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Che anno è, che giorno è… cantava Battisti

Che anno è, che giorno è… cantava Battisti

e se anche voi avete perso il conto dei giorni, fatto il backup al pc, eliminato le email di troppo (comprese le nostre), igienizzato l’igienizzabile, programmato cose da fare da qui al 2025, sperimentato le ricette culinarie della trisavola Maria, con risultati accettabili, guardato le serie Netflix che non avevate avuto il tempo di vedere e ora non sapete cosa fare, vi suggeriamo di fermarmi, rallentare e leggere una bella poesia.

Non abbiamo la pretesa di suggerirvi cosa fare, ma semplicemente vogliamo condividere con voi una delle nostre poesie preferite, che possa essere uno spunto di riflessione sulle piccole gioie che quotidianamente ci vengono regalate e un augurio a tornare presto alla normalità ed essere felici.

Ti auguro
di Pam Brown
Ti auguro la gioia di avere sempre qualcuno
con cui dividere ogni cosa…
Ti auguro di avere dei bei ricordi
cui ritornare col pensiero nei brutti momenti…
Ti auguro una tra le migliori piccole gioie quotidiane:
aprire un libro che ricordi bene,
lasciarne le pagine,
leggere le prime parole familiari
Ti auguro la primavera e la meraviglia di constatare
che è sempre migliore di quanto avevi osato sperare.
Ti auguro la felicità di un regalo da un bambino:
un mazzo di denti di leone appassiti,
una caramella succhiata a metà
una rana,
un bacio
Ti auguro che tu possa, anche se solo una volta nella vita,
vedere qualcosa di infinitamente raro, strano e bello.
Ti auguro la malinconia di un giardino in inverno e,
dopo mesi d’attesa, i piccoli, verdi vegetali della primavera.
Ti auguro di rimanere affascinato dall’infinita varietà della vita animale
Ti auguro la fiducia di una creatura selvatica, conquistata con pazienza e amore.
Ti auguro che tu possa non dover comprare l’amore al prezzo dell’umiliazione.
Ti auguro che tu possa sempre trovare le parole giuste per mantenere al loro posto gli spacconi
e avere abbastanza forza nelle ginocchia per camminare con dignità.
Ti auguro che tu possa avere un cuore pieno d’amore e giudizi accorti.
Ti auguro la gioia di essere desiderato, e di trovare il regalo perfetto,
sentire il profumo della terra, dal prato aperto.
Ti auguro lettere con una calligrafia che riconosci immediatamente,
con una calligrafia che non vedevi da anni.
Ti auguro lettere piene di elogi, piene di incoraggiamenti
lettere di gratitudine e di amore.
Ti auguro lettere sciupate, macchiate di inchiostro, scritte tutte storte coperte di baci.
Ti auguro la felicità di dimenticare il passato e di trovare nuovi inizi.
Ti auguro la felicità delle idee, l’eccitamento della ragione,
il trionfo della conoscenza, lo schiarirsi della vista, l’acuirsi dell’udito,
il protendersi verso nuove scoperte, il trarre piacere dal passato così come dal presente.
Ti auguro la gioia della creatività.
Ti auguro felicità…
ma non la felicità che si ottiene chiudendo fuori il mondo.
Nemmeno quella di rinnegare il tuo sogno per amor di agiatezza.
Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi.
Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di dare, di correre il rischio d’amare.
Tratta la felicità con gentilezza:
è un prestito.

Nicola e Nicoletta
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