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Il Decreto Rilancio accelera la giustizia sportiva: un unico grado di giudizio davanti al Collegio di Garanzia dello sport presso il CONI

Il Decreto Rilancio accelera la giustizia sportiva: un unico grado di giudizio davanti al Collegio di Garanzia dello sport presso il CONI

Avvocato Del Re: “Un provvedimento storico, che mi auspico verrà codificato all’interno dei Codici di Giustizia, snellendo l’iter giudiziario nel mondo dello sport, un settore che vale 30 mld, che arrivano a 60 mld se teniamo conto dell’indotto”.

Tra le novità contenute nel Decreto Rilancio, quello che dovrebbe regolare la ripresa dell’economia italiana, ci sono anche interessanti novità che riguardano il mondo dello sport. In particolare, l’articolo 211 bis, rubricato “Disposizioni processuali eccezionali per i provvedimenti relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici”, va a modificare l’attuale iter della giustizia sportiva.

Fino ad oggi, la competenza era in capo ai vari gradi dei Tribunali Federali, che richiedevano diverso tempo per poter analizzare le pratiche e valutarne i giudizi. Anche in ambito sportivo, dunque, la giustizia in Italia risultava essere lenta e con un eccesso di burocrazia. Il nuovo Decreto, invece, la concentrerà in unico grado innanzi al Collegio di Garanzia dello sport presso il CONI, mediante ricorso da depositare entro sette giorni dalla pubblicazione dell’atto, sul quale si deciderà entro quindici giorni dal deposito. La decisione potrà successivamente essere impugnata innanzi al TAR Lazio entro 15 giorni dalla sua pubblicazione.

“Nel mondo dello sport, soprattutto quello professionista, la tempestività gioca un ruolo molto importante. Gli atleti hanno bisogno di avere comunicazioni celeri circa la possibilità di disputare le gare, in quanto necessitano di una specifica preparazione fisica. Non dimentichiamo, poi, che ci sono molteplici business collegati al settore, come i diritti tv, gli sponsor e così via. Secondo le stime del Coni, lo sport pesa sul PIL italiano per l’1,7%, che equivale a 30 miliardi di euro, che raddoppiano arrivando a 60 miliardi se teniamo conto dell’indotto collegato. – Ha commentato l’Avvocato Guido Del Re, esperto in diritto sportivo – Credo che questo sarà un provvedimento storico e di grande importanza, che mi auspico verrà codificato all’interno dei Codici di Giustizia Sportiva, snellendo non poco l’iter giudiziario precedente. Viene concesso alle Federazioni sportive nazionali la possibilità di adottare, anche in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento sportivo, provvedimenti su annullamento/prosecuzione e conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici, quindi anche la definizione delle classifiche finali, per la stagione sportiva corrente.”