Eventi

Milano Design Week. L’installazione di Sara Ricciardi.

Ottobre.

Riaccendiamo il forno per i biscotti e prepariamo il camino per le castagne.
Design week a Milano.

E oggi vi raccontiamo di uno spazio speciale di questa design week, in attesa che i biscotti caldi e le castagne siano pronte…

Sara Ricciardi e la sua installazione. Una grande opera.

Ma intanto, chi è Sara Ricciardi?
Il suo sito è : http://www.sararicciardi.org

Una designer italiana, ambiziosa e competente.
Originaria di Benevento, si occupa di arte, design e lavora come art director per progetti, come questo della Milano design week della quale vi parliamo oggi.

Andando sul suo profilo instagram : @sara__ricciardi , vi potete imbattere nel suo approfondimento riguardo la sua opera e installazione, dal distretto 5VIE , il tutto a proposito del “digital vs reale “.

Come riporta l’artista :

“Necessità di iperconnessione e necessità di sfuggirle.
E più siamo obiqui e reperibili, smaterializziamo il nostro corpo per apparire in ogni formato di schermo, tanto più sentiamo un richiamo a voler tornare alle molecole della carne.
Il t’odio e t’amo catulliano oggi scorre nella fiaba internet.
In questo momento storico ho voluto immaginare che le persone potessero avere un’opzione di irripetibilità, che si armassero tramite app di scudi per sfuggire dalle coordinate del sistema. Possiamo ripararci dai grandi occhi dell’onnipotente controllo?
Saranno guerre di marketing e vendita dati.
Per il distretto 5VIE, all’interno del cortile del San Siam in via Santa Marta 18, arriva una nube violacea di interferenza di sistema per far sparire dai radar satellitari porzioni geografiche, individui e luoghi.
Due filtri instagram, NO SIGNAL FACE e NO SIGNAL SPACE, che attivano uno schermo, una protezione dal grande occhio, per noi stessi come persone e per interi spazi.
Dalle metaforiche architetture fluide per ripararsi, nubi di salvezza attivate tramite click instagram dai nostri smartphone.
[…]
Una riflessione sul nostro rapporto con la grande, meravigliosa e terrificante tecnologia.”

Per tutti i “design addict”, consigliamo una delle opere più belle e significative di questa design week 2020.

www.gglam.it