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La psicologa Elisa Caponetti analizza Temptation Island

La psicologa Elisa Caponetti analizza Temptation Island

Lei in qualità di psicoterapeuta segue anche la terapia di coppia. Chi si rivolge a lei?

 La terapia di coppia serve ad apportare un cambiamento in una relazione che è diventata non più appagante e funzionale. Può capitare che si rivolgono a me sia coppie che chiedono un aiuto per poter superare i momenti critici che incontrano nel loro percorso e che vogliono quindi ritrovarsi, sia coppie che da sole non riescono a lasciarsi e pertanto necessitano di un professionista che li accompagni in questo doloroso e traumatico momento. C’è poi chi chiede aiuto perché vive un rapporto altamente conflittuale e vuole  tutelare i figli laddove presenti. Nella maggior parte dei casi, le persone ne traggono beneficio. Quando fallisce è perché il conflitto genera comunque un legame, seppur patologico. A volte alcune persone preferiscono mantenere un contatto con l’altro, anche se disfunzionale, piuttosto che risolverlo e confrontarsi con il vuoto e con l’assenza dell’altro. 

Cosa ne pensa del fortunato e seguitissimo format televisivo Temptation Island?

Il grande successo di Temptation Island sta proprio nel riuscire a rappresentare i problemi che molte coppie spesso prima o poi si trovano a dover affrontare. Sono storie comuni in cui molte coppie possono rispecchiarcisi. L’amore poi, nelle sue tante sfaccettature appassiona sempre tanto ed ha un grande impatto sulle persone.

Secondo lei che tipologie di coppie entra in questo reality?

Le coppie che partecipano a questo reality in comune hanno il fatto che stanno tutte vivendo un punto nodale del proprio rapporto, che da soli, per mille differenti motivi, non vogliono o non riescono ad affrontare. Catapultati in una diversa realtà, tolti dalla routine e dagli impegni quotidiani, si è obbligati a fare un viaggio dentro i propri sentimenti e giorno dopo giorno diviene più difficile non raccontare a se stessi e all’altro, cosa si prova e si vuole veramente e così smettono di raccontarsi bugie o nascondersi dietro una inappagante quotidianità.

Si arriva alla fine a risolvere veramente il problema dopo un’esperienza del genere, dove la tentazione è veramente dietro l’angolo?

Nel momento in cui si decide di voler partecipare ad un programma di questo tipo, si vuole dare uno scossone alla propria vita (in una direzione o in un’altra). Il punto non è però tanto e solo la tentazione. Oggigiorno, ognuno di noi può essere sottoposto a tentazioni continue. A meno che non si è di fronte ad un “traditore seriale” chi si lascia tentare, sta segnalando un sintomo di un proprio malessere ed una propria insoddisfazione. Se il legame è solido resiste oltre le seduzioni. Partecipare ad un reality così, rappresenta però soltanto un primo passo. Attenzioni alle facili soluzioni! Può però rappresentare una leva importante per iniziare ad intraprendere una reale trasformazione trovando anche la forza di rivolgersi ad un professionista per riuscire a realizzare un cambiamento vero e duraturo e non soltanto momentaneo scatenato da una reazione istintiva data dal momento. Temptation può essere un’esperienza molto forte che costringe a vedere la realtà per come è veramente anche se per lungo tempo, pur conoscendola si è finto di non volerla cogliere. Spesso però se ne esce devastati. Bisogna inoltre considerare che la verità viene sbattuta violentemente in faccia di fronte a milioni di telespettatori, a se stessi, ai propri familiari e ai propri amici. Rivolgersi ad un professionista, aiuta ad acquisire una reale consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri vissuti e ad attivare il vero cambiamento non dettato soltanto da un impulso generato da quanto vissuto nei giorni del reality.

Che dinamiche scatena il tradimento all’interno della coppia?

Il tradimento è un sintomo di un malessere di coppia e nasce sempre da un rapporto diventato insoddisfacente, nel quale si avvertono delle mancanze. In tale contesto, si può insinuare facilmente, l’altro. Se la coppia è solida non c’è spazio per guardarsi all’esterno. Spesso, quando avviene, possono esserci responsabilità, seppur di livello diverse, in entrambi i partner. Può segnare la fine di una relazione ormai insoddisfacente o può rappresentare, invece, un modo per prendere atto di criticità presenti all’interno della coppia ed attivare una reciproca volontà nel risolvere i propri problemi, scegliendo di volersi ritrovare. Per evitare tutto ciò, bisogna tutelare la propria relazione investendo quotidianamente nel rapporto, senza mai dare niente per scontato. E’ necessario inoltre sapersi mettere in discussione, ma anche fidarsi e allo stesso tempo affidarsi all’altro. Ovvio che in tutto ciò deve esserci reciprocità.

FONTE
Lo staff Lombardi press office