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Special Olympics Italia celebra l’arrivo sulla Luna

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Special Olympics Italia celebra l’arrivo sulla Luna

L’iniziativa ha permesso a migliaia di persone con disabilità intellettive

di praticare attività fisica e di favorire le relazioni sociali

Quando Neil Armstrong, il 21 luglio del 1969, mise per la prima volta piede sulla Luna si ebbe la netta percezione che la frontiera dello Spazio era aperta, la specie umana poteva realmente esplorare l’Universo. Se le missioni Apollo ci hanno permesso di cambiare la prospettiva con cui vediamo il nostro pianeta, l’iniziativa “To the Moon and Back” promossa da Special Olympics Italia, ha fatto luce sulle nuove prospettive, a tutela di migliaia di persone con disabilità intellettive in Italia e dei loro familiari, di praticare attività fisica reagendo con forza al lockdown prima e successivamente al ridimensionamento delle consuete attività, imposte dall’emergenza sanitaria legata al Covid19. Una sfida, iniziata il primo luglio scorso, che, seppur metaforicamente, nell’arrivare alla Luna non solo ha permesso a migliaia di persone con disabilità intellettive di tenersi allenati, ma di essere parte di un progetto capace di andare oltre ed in grado di “riabbracciare”, nonostante le distanze, dinamiche sociali e relazionali: evidenziando quanto lo sport rappresenti, in questo senso, un potente mezzo di inclusione.

L’iniziativa ha dunque aperto, per migliaia di famiglie, ad una nuova prospettiva attraverso cui guardare alle difficoltà dovute dall’isolamento e dalle restrizioni che hanno messo, ancor di più, a dura prova le persone con disabilità intellettive. Una sfida vinta grazie al sostegno ed all’impegno di tutti: a partire dalle Istituzioni, non solo sportive, che hanno definito l’impegno di Special Olympics, in questo delicato momento storico, una vera e propria ancora di salvezza: la capacità di saper reagire alle difficoltà, per non lasciare nessuno ai margini. Coinvolta nell’iniziativa anche l’Agenzia Spaziale Europea con in prima linea l’Astronauta Luca Parmitano così come numerosi testimonial e personaggi noti dello sport, della cultura e dello spettacolo. Sono stati 384.403 i km percorsi, lungo un viaggio virtuale che è partito dagli atleti Special Olympics ma che pian piano ha coinvolto sempre più persone al fine di promuovere, attraverso camminata, corsa, bicicletta, tapis roulant, l’attività fisica e sportiva ma soprattutto un forte messaggio culturale.

FONTE : UFFICIO STAMPA Special Olympics Italia