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Zona gialla? Apri il Museo! Le prossime date di apertura del Museo ebraico di Venezia e le prossime iniziative

NATALE E CAPODANNO GOURMET: LE PROPOSTE DI AFF PER FESTEGGIARE

Abbiamo il piacere di comunicare che il Museo Ebraico di Venezia nella sua sede temporanea vuole subito per dare un segno di speranza aprendo al pubblico due giorni nelle prossime settimane:

giovedì 4 e 11 febbraio dalle 11,00 alle 18,30;
venerdì 5 e 12 febbraio dalle 10,00 alle 15,30;

Attualmente, come noto causa restauri, il Museo ebraico di Venezia è stato riallestito in un Museo Temporaneo che offre una significativa scelta della straordinaria collezione di antichi oggetti rituali, un percorso dedicato alla storia del ghetto di Venezia e alla possibilità di conoscere i fondamentali momenti della vita ebraica come la nascita e il matrimonio, il ciclo delle maggiori festività ebraiche e la possibilità di seguire diversi audiovisivi di approfondimento.
Nel costo del biglietto di 10 euro l’intero, 8 il ridotto, (7 euro per i veneziani) è compresa la visita condotta da personale specializzato in ebraismo all’imponente e scenografica sinagoga Spagnola e al piccolo midrash Cohanim situato nello stesso edificio, accompagnati da personale, nel rispetto della distanza fisica tra le persone.
Previa prenotazione, tutti i giorni in cui la legge lo permette, saranno attivabili le seguenti visite guidate:

Visita al museo e alle sinagoghe Spagnola e Cohanim
Visita alla sinagoga Italiana;
Visita al giardino segreto della scola Spagnola,
Visita all’antico cimitero ebraico (fine XIV secolo) e al nuovo (XVII secolo) dove riposano importanti personaggi della Venezia ebraica di un tempo, quali il famoso rabbino Leon da Modena o la poetessa Sara Copio Sullam
Per scoprire tutte le iniziative, le offerte di visita, le modalità di prenotazione e i costi anche per visite a museo chiuso vi invitiamo a visitare il sito www.museoebraico.it oppure www.coopculture.it scrivere a prenotazioni.mev@coopculture.it o a chiamare il numero 371 169 5880 (solo in orario d’apertura del museo).
Per il piano di rientro il MEV ha scelto come consulente la società GAe Engineering, punto di riferimento per i servizi di Safety in Italia, per redigere un protocollo per l’attuazione di misure e procedure dei piani di riapertura e fruizione, teso all’ottenimento della certificazione virus free and safe.

Incontri a distanza giovedì 18 febbraio ore 18.00 Festival Viktor Ullmann 2020/21
dedicato alla musica Degenerata, Concentrazionaria e dell’Esilio:

ANTICHE PRESENZE EBRAICHE NEL TERRITORIO AQUILEIESE

Anche quest’anno il Museo Ebraico di Venezia è sede, sebbene non in presenza, di uno degli importanti appuntamenti del Festival Viktor Ullmann di cui è partner. Il Festival è nato nel 2014 per dedicarsi ai compositori, ebrei e non, che sono stati perseguitati dal regime fascista e da quello nazista per il loro impegno culturale e alla loro attività artistica che fu etichettata come “degenerata” perché non corrispondente ai canoni estetici della “purezza ariana”.
Molti di questi musicisti si sono salvati trovando rifugio nell’esilio, fuori dall’Europa, ma tanti sono stati catturati dai nazisti, imprigionati e deportati nei campi di concentramento e di sterminio dove morirono. Pochissimi di loro sono invece sopravvissuti.

Il Festival si svolge durante tutto l’anno in varie città d’Italia e all’estero con concerti, conferenze e convegni, per parlare di musica, ma anche offrendo la possibilità di conoscere le millenarie radici culturali ebraiche in Italia e in Europa.

Quest’anno il MEV, che da sempre collabora alla realizzazione del Festival con grande entusiasmo, propone di indagare sulla antica presenza ebraica nella vicina Aquileia, grazie all’archeologo Massimo Lavarone che, analizzando i materiali epigrafici ed archeologici attualmente a disposizione, prospetterà le diverse ipotesi riguardanti l’esistenza di una sinagoga in questa bellissima città in epoca romana.

Il dott. Massimo Lavarone (friulano laureatosi all’Università di Trieste) svolge la professione di archeologo libero professionista. Dopo una lunga stagione lavorativa e professionale nell’ambito delle ricerche e scavi nel territorio del Friuli Venezia Giulia per i principali enti pubblici ed accademici del settore, attualmente svolge principalmente l’opera di divulgatore e project manager per la Società Friulana di Archeologia-ODV di Udine, organizzando in particolare campus didattici e formativi per giovani ed adulti sia nel territorio del FVG sia in altre regioni italiane. Promuove e sostiene progetti di volontariato per la condivisione e la valorizzazione del Patrimonio dei Beni Culturali del FVG.

FONTE : FG COMUNICAZIONE