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CAOSCREO : Skylight…Nuove luci su Parigi

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Chi guarda nelle profondità di Parigi ha le vertigini. Niente di più fantastico, niente di più tragico, niente di più superbo.
Victor Hugo

Da una creazione di Alessandro Giust, Terenzi Srl realizza Skylight che ricava le sagome delle città icone d’Europa, rendendo facilmente riconoscibile quanto accompagna la nostra vista cittadina.
Con tecnologica e millimetrica precisione è possibile concretizzare idee partendo da una lastra in acciaio calamina, ricavando la sagoma di Parigi attraverso il taglio laser e la piega e proponendo lo Skyline della storica città illuminata da lampioni che mettono in risalto il suo profilo tramite due LED.
La luce LED viene alimentata tramite ingresso USB; per la sagoma di una città come Parigi l’illuminazione simboleggia il romanticismo di un clima da Belle Époque, ma anche “l’età dei Lumi” che, ispirata dalla Francia, ha dato via al pensiero “moderno”; i due lampioni posti alle estremità della sagoma, caratteristica comune a tutti gli Skylight, ricordano che la capitale francese si è munita di questo sistema di illuminazione già dal giugno del 1825… caratteristica di Skylight Paris è far convergere diverse fasi della Storia di Francia e del mondo in una sagoma prêt-à-porter che sia una sequenza storica in cui rientrano dissimili modi di intendere l’eleganza, l’architettura, l’urbanesimo stesso.
Parigi è una città che ha attraversato diverse epoche e che da diverse epoche è stata attraversata; non ha un solo carattere ma molteplici, perché ha rappresentato il potere in ambito politico, ma è stata anche capitale culturale per secoli e rimane, nell’età contemporanea, un archetipo del fulgore sentimentale e di un certo romanticismo. Grandi personalità l’hanno abitata e rappresentata, da Luigi XIV a Napoleone Bonaparte, fino a Charles De Gaulle. Per questo anche Skylight segue un iter in crescendo che è trasversale, ha diversi stili e tempi differenti, mescola tra loro testimonianze di grandezze passate, tenendo vicini la Basilica del Sacro Cuore del mitico quartiere Montmartre, fulcro bohemienne nella Belle Époque, e Notre Dame, la cattedrale gotica europea per antonomasia immortalata da Victor Hugo nel romanzo omonimo; per “staccare” frappone un intermezzo “contemporaneista”, con la Tour Montparnasse divenuta simbolo del quartiere, una torre che offre una invidiabile vista dall’alto e vanta uno degli ascensori più veloci d’Europa; due opere quindi che rimandano all’Egitto, l’obélisque de Louxor regalato da Ali Pasha a Luigi Filippo d’Orleans e la Pyramide conclusa nel 1989 davanti al Louvre, commissionata da Mitterand, testimoniano dell’internazionalismo di Parigi, della sua vocazione universalistica. La Tour Eiffel costruita in ferro battuto per l’Expo parigino del 1889, ormai l’edificio contemporaneo più noto; l’Arc de triomphe fatto edificare da Napoleone dopo Austerlitz (battaglia spartiacque nella storia d’Europa) che si ispira a quelli romani; chiude Skylight con una Parigi attuale, con alte torri del quartiere La Défense: la Tours Société Générale, ideato a fine ’90 per ospitare grandi gruppi bancari, e il grattacielo Tour First.
FONTE
PRESS LOFT