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“Studio legale” può essere sinonimo di innovazione. La scommessa (vinta) di due avvocati trentenni.

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“Studio legale” può essere sinonimo di innovazione. La scommessa (vinta) di due avvocati trentenni.

Innovazione, tecnologia e sostenibilità. Questi gli ingredienti dello Studio Legale Funaro, Sonnino & Partner, fondato e guidato da due giovani avvocati.

Si può essere innovativi e legati alla tradizione allo stesso tempo. Questa l’essenza dello Studio legale Funaro, Sonnino & Partners, nato nell’ottobre 2014, grazie all’intuizione dei due soci, gli Avvocati Bruno Funaro ed Angelo Sonnino, con lo scopo di creare una vera e propria start up legale, orientata all’innovazione, sia degli strumenti, sia nelle strategie operative, con un’impostazione sempre proattiva e decisamente dinamica.

Forte di un team di collaboratori, tutti under 40 e altamente qualificati, lo studio si è presto affermato come punto di riferimento nel diritto della navigazione aerea e del real estate, gestendo clienti importanti, puntando poi anche al settore ESG (Environmental, Social & Governance). Oggi lo studio Funaro, Sonnino & Partners si pone l’obiettivo di dare una risposta concreta alle grandi sfide che aspettano le aziende, i professionisti e tutta l’economia del nostro paese, anticipandone le esigenze.

Conosciamo meglio questo innovativo Studio legale con i suoi due soci fondatori, gli Avvocati Bruno Funaro ed Angelo Sonnino.

Gli studi legali vengono spesso percepiti come qualcosa di classico, immutato nel tempo e fortemente legato alla tradizione. Voi, al contrario, ponete al centro del vostro lavoro l’innovazione. In cosa siete diversi dagli altri?

La decisione di porre attenzione all’innovazione è la conseguenza della percezione di un cambiamento. Lo scopo della legge – al contrario di quanto percepito – è quello di recepire e regolamentare tutti gli aspetti della società ed allo stesso modo il nostro studio legale si pone l’obiettivo di intercettare questi cambiamenti al fine di renderli fruibili ai nostri clienti. Il presupposto per fare ciò è raggiungere la consapevolezza che il cambiamento non nasce a livello legislativo ma direttamente nelle esigenze dei cittadini. Fatte, dunque, tali premesse, possiamo rispondere che quello che serve, lo facciamo prima e lo facciamo meglio.

La pandemia ha colpito duramente molti settori, compresi alcuni studi legali in cui le soluzioni tecnologiche erano ancora poco usate. Quale è stato l’impatto sul vostro lavoro?

Gli Studi legali privi di soluzioni tecnologiche hanno sicuramente subito in maggior misura le conseguenze negative derivanti dalla pandemia, ma ciò che è accaduto ha solo evidenziato delle carenze presenti anche in precedenza. Il nostro lavoro, invece, sin dal principio è stato preordinato alla digitalizzazione ed all’innovazione, e per questo è proseguito senza troppe difficoltà, e la prova ne è stata la continua assistenza ai nostri clienti anche in pieno lock-down. Ogni sistema, per quanto pianificato e perfetto su carta, ha bisogno di un riscontro concreto, e a tutt’oggi possiamo dire che il nostro modello costituisce una soluzione efficiente.

Tra gli obiettivi del vostro studio c’è quello di puntare sul settore ESG (Environmental, Social & Governance). In cosa consiste la vostra “assistenza legale green”?

La vision dello Studio non può prescindere da quella dei nostri clienti. La nostra decisione di puntare sull’ESG deriva dunque da un’esigenza primaria di Imprese e investitori, i quali hanno da tempo compreso l’evoluzione che tutto il Sistema Paese deve affrontare. In tale contesto, lo Studio è in grado di assicurare un costante aggiornamento del quadro normativo, da cui deriva la possibilità di accedere a bandi specifici su tematiche ambientali, ovvero di estendere le classiche attività di due diligence e consulenza societaria per il conseguimento degli obiettivi ESG, fino alla possibilità di partecipare direttamente a progetti di sviluppo da cui deriva la generazione dei crediti di carbonio. Si tratta di operazioni sostenibili, in grado di coniugare finalità prettamente economiche con obiettivi di natura etica.

Perché per un’azienda è importante certificare la propria carbon footprint?

La Carbon Footprint è l’impronta carbonica di un prodotto o di un servizio e permette, quindi, di valutare il loro impatto ambientale. In termini astratti, non vi è alcun soggetto che non concordi nel ridurre le emissioni derivanti dall’attività industriale, ma tale attività non può effettivamente esercitarsi senza la consapevolezza in ordine al nostro impatto ambientale. Dobbiamo dunque evidenziare come per un’azienda non sia solo importante, ma essenziale, anticipare le valutazioni sulla propria carbon footprint posto che gli obiettivi posti a livello internazionale trovano la loro naturale conseguenza nell’aggiornamento della normativa di settore, con la quale verrà richiesto a tali aziende di uniformarsi agli standard internazionali.

Il vostro studio si impegna concretamente nella realizzazione di un mondo più sostenibile, al punto da essersi fissato 5 obiettivi sostenibili da raggiungere. Di cosa si tratta?

Crediamo fortemente che la credibilità di uno Studio professionale sia direttamente proporzionale all’impegno dei suoi componenti ad essere coerenti con il tipo di assistenza fornita. Impegno, preparazione e tempestività ne sono caratteri essenziali, ma non sufficienti a garantire alcun privilegio. La coerenza invece non può essere misurata in livelli intermedi: c’è o non c’è. I nostri clienti percepiscono di essersi affidati a chi per primo ha raggiunto i loro stessi traguardi, ponendosi quello ulteriore di farlo raggiungere anche a loro. Per fare questo noi stessi abbiamo fissato i nostri 5 obiettivi da raggiungere entro la fine del 2021:

saremo il primo Studio Legale in Italia completamente carbon neutral;

lo Studio supporterà un progetto di riabilitazione della foresta di Ben Shemen in Medio Oriente, devastata da un incendio nel 2019, causando danni diffusi e senza precedenti su oltre 528 acri di terreno;

parità di genere: presenza di entrambi i generi nelle attività lavorative, per garantirne una rappresentazione paritaria;

almeno 30 procedimenti giudiziari pro bono saranno gestiti ogni anno dallo Studio;

partecipare a progetti contro ogni forma di discriminazione (sessuale, razziale, religiosa, etc.).

FONTE
ALESSANDRO MAOLA COMUNICAZIONE