RPM PROGET DI ROMA FIRMA LA PROGETTAZIONE DELLA BOTTEGA DEL SANDALO-GIOIELLO A CAPRI
RPM PROGET DI ROMA FIRMA LA PROGETTAZIONE DELLA BOTTEGA DEL SANDALO-GIOIELLO A CAPRI
Al numero 81 di via Camerelle, nel cuore di Capri, si trova un negozio davvero speciale. In realtà, è qualcosa di più e di diverso da un negozio ‘tradizionale’. E’ piuttosto un negozio-laboratorio, una bottega a cielo aperto, certamente un luogo di grande creatività, una fucina di artigianalità e di antichi saperi, dove nasce un prodotto prezioso ed esclusivo.
Si chiama ‘Emanuela Caruso Capri’. Altri punti vendita ‘Emanuela Caruso’ si trovano a Dubai e a Forte dei Marmi. Il negozio di Capri – che ha aperto lo scorso 28 maggio – è stato progettato dallo Studio RPM Proget, azienda di architettura e design con sede a Roma, che ha saputo comprenderne e interpretarne al meglio le particolarità e le ha tradotte in un progetto dal linguaggio autentico e misurato, ideale per far risaltare al meglio il prodotto.
L’architetto Roberto Antobenedetto di RPM Proget spiega come è nato e si è sviluppato questo lavoro in ambito retail: “Emanuela Caruso è la titolare del negozio di Capri che crea sandali-gioiello. Un prodotto coerente con lo stile caprese che è diventato sinonimo di sandalo di grande prestigio e qualità, legato a un concetto di lusso per un utilizzo che richiama la vacanza e il mare. La sfida di RPM Proget è stata quella di seguire la progettazione di un retail particolarissimo”.
Emanuela Caruso spiega il concept che ispira la sua attività: “Ho sviluppato in modo più moderno il classico sandalo caprese che si rivolge a una clientela senza età. La nuova location, in via Camerelle, è particolarmente efficace, in quanto il negozio è posizionato vicino ai marchi di riferimento del fashion e si trova nella zona dei grandi alberghi. E’ un negozio easy che però riesce a trasmettere l’importanza del prodotto. Pur essendo molto semplice, la scelta del legno, del cotone, dei coralli e della sabbia nell’allestimento, dà un senso di bello.”
“Non è un negozio tradizionale – ribadisce l’architetto – è piuttoso un negozio-laboratorio di 60 metri quadrati compresa una zona di servizio. Il prodotto possiede un suo valore intrinseco determinato dall’artigianalità e dal fatto di essere su misura. Il locale ha due postazioni-lavoro e letteralmente il sandalo viene realizzato da un artigiano sotto gli occhi del cliente e in poco tempo. Il cliente può scegliere la suola, il tacco e gli elementi decorativi per avere qualcosa di unico e personale. I sandali sono molto particolari, sono dei veri gioielli, per questo non servivà un’ambientazione tradizionale. Qui, i sandali non sono appoggiati su mensole ma sulla sabbia, ovvero le mensole sono scavate nella sabbia che viene arricchita con coralli marini bianchi. Posizionato sul color sabbia naturale, il sandalo risalta al massimo, perché è già impreziosito con perle, vetri e gemme colorate. Fuori dal locale, due grandissime bouganville catturano lo sguardo di chi passa con la loro macchia esuberante di colore”.
Se è vero che l’incontro e un buon grado di intesa fra il committente e l’architetto è sempre importante per la buona riuscita di un progetto, in questo caso è stato fondamentale.
Dice Emanuela Caruso: “Per noi era importante affacciarsi su una delle piazze più famose e frequentate del mondo e farlo con un marchio emergente e particolare. L’architetto ha capito subito che volevo un negozio semplice ma attrativo, dove la gente non avesse timore a varcare la soglia e che restasse – come nel primo negozio che ho aperto sull’isola dieci anni fa – un luogo dove la gente si sentisse libera di entrare. Per questo abbiamo messo dei divani, abbiamo creato un’atmosfera da salotto. C’è tanto verde, ci sono due grandi banani dentro e due banani fuori e poi c’è il bianco, che qui è fondamentale come colore”.
“Il legno è trattato con una cementina e dipinto di bianco – spiega l’architetto. L’elemento di legno è nella parete di fondo che fa da punto focale per chi passa nella passeggiata che è la più frequentata di Capri. E’ una parete di legno molto particolare perché è fatta tutta di canne di bambù. La cosa particolare che abbiamo fatto, è aver portato il negozio sotto il portico: fuori dal locale troviamo una bellissima panca con cuscini molto colorati e accanto c’è l’artigiano che lavora. La gente è incuriosita. Le persone si fermano e restano lì a guardare come nasce un sandalo-gioiello. Questo è parte del gioco ed è un momento importante. Abbiamo creato uno spazio dinamico, dove l’artigiano-artista crea. Un movimento che genera curiosità. E’ qualcosa che va oltre la griffe, qualcosa che nasce lì ed è viva”.
ABOUT RPM PROGET
Lo studio RPM Proget nasce nel 2003 e riporta nella ragione sociale le iniziali dei nomi dei tre soci che formano il nucleo storico: l’architetto Roberto Antobenedetto, l’interior designer Patrizia Pozzi e l’architetto Michelangelo Pepé, tre professionisti in piena sintonia e complementari tra loro. Con particolare focus sul restyling di locali nel settore della ristorazione, lo studio arriva a progettare spazi di strutture alberghiere, entrando nel mondo dell’ospitalità, sempre con creatività e dinamismo combinati a un’attenzione particolare per illuminazione, acustica e sostenibilità, in ambito nazionale e internazionale.
fonte
OGS PR & Communication