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FOOD FOR CHANGE 2021: RELAIS & CHÂTEAUX E SLOW FOOD INSIEME PER TUTELARE LA BIODIVERSITA’

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FOOD FOR CHANGE 2021: RELAIS & CHÂTEAUX E SLOW FOOD INSIEME PER TUTELARE LA BIODIVERSITA’
FOOD FOR CHANGE 2021: RELAIS & CHÂTEAUX E SLOW FOOD INSIEME PER TUTELARE LA BIODIVERSITA’
Gli chef di Relais & Châteaux cercano nuovi passeggeri per l’Arca del Gusto, il progetto di Slow Food che salva i cibi a rischio di estinzione in tutto il mondo.

Daniel Boulud (Daniel), César Troisgros (Troisgros) e Gaetano Trovato (Arnolfo) hanno già nominato un prodotto portato sull’Arca del Gusto

Per la prima volta nella sua storia Relais & Châteaux si impegna a far salire nuovi prodotti locali in via di estinzione sull’Arca del Gusto di Slow Food, per preservare le tradizioni dei territori e garantire la conservazione del patrimonio culinario.

Creata nel 1996, l’Arca del Gusto di Slow Food è un catalogo online di oltre 5500 prodotti che appartengono alla cultura, alla storia e alle tradizioni di tutto il pianeta. Un patrimonio straordinario di frutta, verdura, razze animali, formaggi, pani, dolci, salumi: l’Arca del Gusto segnala l’esistenza di questi prodotti e denuncia il rischio che possano scomparire.

A oggi Slow Food ha già approvato 39 prodotti segnalati da Relais & Châteaux in 21 paesi, con l’obiettivo di raggiungere 99 nuove candidature entro ottobre, quando questo traguardo sarà celebrato con la campagna Food for Change (7-10 ottobre 2021). Le candidature sono sottoposte a un rigoroso processo di valutazione da parte delle commissioni tecniche nazionali, dell’Hub contenuti e Progetti di Slow Food e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, prima di essere inserite nell’Arca del Gusto.

Il Pollo nero del Valdarno è uno dei 39 prodotti approvati e saliti a bordo dell’Arca del Gusto. Nominato dallo Chef Gaetano Trovato del ristorante Relais & Châteaux Arnolfo (2 stelle Michelin a Colle di Val d’Elsa), questo pollo locale del Chianti è originario del Valdarno, nella pianura pisana, ed era raro già nei primi decenni del 1900. Oggi le sue caratteristiche sono altrettanto uniche, ha un piumaggio nero intenso e deciso con riflessi verdi. Nonostante sia una razza ovaiola, la sua carne è particolarmente adatta ai piatti della tradizione locale come il pollo al sedano e i piatti in umido. Non è adatto all’allevamento intensivo, e c’è bisogno di molti allevatori di piccola scala per preservare la sopravvivenza della specie. “Come Lara Peri, con cui collaboro da diversi anni – spiega chef Gaetano Trovato. Nella sua azienda agricola a Montevarchi alleva i polli in 5 ettari di bosco recintato. Insieme abbiamo intrapreso un percorso di valorizzazione di questo prodotto di qualità che è nel DNA del nostro territorio: buono, ben bilanciato dal punto di vista nutrizionale, oltre alla cucina casalinga trova una sua perfetta collocazione anche nell’alta gastronomia.

Oltre al Pollo nero del Valdarno, altri sei prodotti della tradizione italiana salgono sull’Arca del Gusto grazie alla segnalazione degli chef di Relais & Châteaux. Si tratta del Cece rugoso maremmano, un legume coltivato nella “terra dei tufi” tra Sovana, Sorano e Pitigliano in Maremma, e del Vaciarin valsesiano, un formaggio fresco a base di latte vaccino originario della Valsesia, nominati da Fabrizio Reffo del Gallia Palace Beach Golf Spa Resort di Punta Ala; il Farro della Garfagnana, cereale prodotto nell’omonima regione in provincia di Lucca, nominato da chef Luca Landi di Lunasia, il ristorante 1 stella Michelin dell’Hotel Plaza e de Russie a Viareggio; la Mascherpa d’alpeggio, una ricotta prodotta in estate negli alpeggi valtellinesi con aggiunta di latte di capra orobica, nominata da Alessandro Negrini e Fabio Pisani del ristorante Il Luogo di Aimo e Nadia (2 stelle Michelin) di Milano; e infine la Carruba di Ragusa, un frutto dal sapore simile al cacao con note di miele e caramello un tempo destinato solo all’alimentazione degli animali, nominato da Vincenzo Candiano di Locanda don Serafino (1 stella Michelin) a Ragusa, e lo Zotolo, una seppia di piccole dimensioni particolarmente gustosa scelta da Loris Indri dell’Hotel Londra Palace di Venezia.

La campagna Food for Change 2021

Per proteggere e preservare questi prodotti dell’Arca del Gusto, molti devono essere riscoperti e rimessi in tavola, i produttori devono essere sostenuti e le loro storie raccontate. Così, dal 7 al 10 ottobre, gli chef Relais & Châteaux faranno conoscere ai loro ospiti gli alimenti in via di estinzione che hanno nominato e spiegheranno perché la biodiversità e il patrimonio culinario sono importanti e come proteggere e cucinare gli ingredienti. D’altra parte, alcuni prodotti dell’Arca del Gusto sono specie selvatiche in pericolo, il cui consumo deve essere ridotto per permettere alle specie di riposare e rigenerarsi. In generale, l’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza in tutti noi.

La biodiversità agricola e i sistemi di produzione alimentare su piccola scala e a conduzione familiare sono in pericolo in tutto il mondo a causa dell’industrializzazione, dell’erosione genetica, del cambiamento dei modelli di consumo, del cambiamento climatico, dell’abbandono delle aree rurali, delle migrazioni e dei conflitti. Attraverso le nostre scelte alimentari possiamo influenzare collettivamente il modo in cui il cibo viene coltivato, prodotto e distribuito, e cambiare il mondo di conseguenza. Le dimore associate a Relais & Châteaux, molte delle quali situate in campagne e lontano dalle rotte del turismo di massa, hanno firmato all’UNESCO nel 2014 un Manifesto con cui si sono impegnate a rendere il mondo migliore attraverso la cucina e l’ospitalità. Cucinando prodotti locali e stagionali (<50km / 30mi), aumentando la domanda di varietà locali, eliminando la carne di produzione industriale e concentrandosi su un approccio vegetale, gli chef riducono significativamente l’impronta di carbonio di ogni piatto e sostengono gli agricoltori che allevano razze e usano prodotti locali. Attraverso Food for Change, Relais & Châteaux e Slow Food vogliono aumentare la consapevolezza dell’impatto del nostro sistema alimentare, responsabile del 30% delle emissioni di gas serra.

“La biodiversità non è solo genetica, ma anche culturale, proviene e appartiene al patrimonio e alle tradizioni dell’intero pianeta”, commenta il Presidente di Slow Food Carlo Petrini. “Con l’industrializzazione del nostro sistema alimentare rischiamo di perdere sia le centinaia di varietà di mais che il savoir-faire del produttore di formaggio di un piccolo villaggio”.

Per Olivier Roellinger, Vicepresidente di Relais & Châteaux, “Che senso ha mangiare lo stesso cibo o bere lo stesso vino in ogni paese del mondo? Le dimore Relais & Châteaux valorizzano la diversità delle cucine locali; sono custodi della biodiversità, e condividono con i loro ospiti tutto ciò che è buono e bello in questo mondo”.

Questa iniziativa riflette la partnership in corso – giunta al 5° anno – tra Relais & Châteaux e Slow Food, che culminerà nella 4° campagna annuale Food for Change dal 7 al 10 ottobre 2021.

Ecco le prime 39 nomination:

  1. Algarroba, ARGENTINA
    Nominato da Chef Léo Bramajo del Relais & Châteaux El Colibrì
  2. Ulluco, Jujuy, ARGENTINA
    Nominato da Chef Diego Fernandez del Relais & Châteaux House of Jasmines
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/ulluco/
  3. Merluzzo dei fiumi Murray-Darling, AUSTRALIA
    Nominato da Chef Josep Espuga del ristorante Relais & Châteaux Laura at Pt Leo Estate
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/merluzzo-dei-fiumi-murray-darling/
  4. Erbe salate tradizionali, CANADA
    Nominato da Chef Alex Bouchard del Relais & Châteaux Auberge Saint-Antoine
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/herbe-salate-tradizionali/
  5. Miele Jicote Barcino, COSTA RICA
    Nominato da Chef Nicolás Di Paolo del Relais & Châteaux El Silencio Lodge & Spa
  6. Malanga, COSTA RICA
    Nominato da Chef Quentin Villers del Relais & Châteaux Nayara Springs
  7. Chontaduro, cachipay, jijirre, bobi, cachipaes, pichuguao, pijuayo, pupunha, supa, tembé, ECUADOR
    Nominato da Chef Christian Puente G. del Relais & Châteaux Pikaia Lodge
  8. Chaource a latte crudo, FRANCIA
    Nominato da Chef Philippe Mille del Relais & Châteaux Domaine Les Crayères
  9. Pisello biondo della planèze, FRANCIA
    Nominato da Chef César Troisgros del Relais & Châteaux Troisgros
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/pisello-biondo-della-planeze/
  10. Cardamomo di Ixcan, GUATEMALA
    Nominato da Chef Alvari Perera del Relais & Châteaux Casa Palopó
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/cardamomo-di-ixcan/
  11. Kumatiya, Rajasthan, INDIA
    Nominato dalla Maitresse de Maison Megha Verma del Relais & Châteaux The SUJÁN Jawai
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/kumatiya/
  12. Seeraga Samba, INDIA
    Nominato da Chef Kannan Sridhar del Relais & Châteaux Svatma, Thanjavur
  13. Razza Dexter iralndese, IRLANDA
    Nominato da Chef Stephen Hayes del Relais & Châteaux Cashel Palace
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/razza-dexter-irlandese/
  14. Cece Rugoso Maremmano, ITALIA
    Nominato da Chef Fabrizio Reffo del Relais & Châteaux Gallia Palace Beach Hotel
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/il-cece-rugoso-maremmano/
  15. Pollo nero del Valdarno, ITALIA
    Nominato da Chef Gaetano Trovato del ristorante Relais & Châteaux Arnolfo
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/pollo-nero-del-valdarno/
  16. Zotolo, ITALIA
    Nominato da Chef Loris Indri del Relais & Châteaux Hôtel Londra Palace
  17. Vaciarin Valsesiano, ITALIA
    Nominato da Chef Fabrizio Reffo del Relais & Châteaux Gallia Palace Beach – Golf – Spa – Resort
  18. Farro della Garfagnana, ITALIA
    Nominato da Chef Luca Landi del Relais & Châteaux Hotel Plaza e de Russie (Lunasia Ristorante)
  19. Mascherpa d’alpeggio, ITALIA
    Nominato dagli Chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani del ristorante Relais & Châteaux Il Luogo di Aimo e Nadia
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/mascherpa-dalpeggio/
  20. Carruba di Ragusa, ITALY
    Nominato da Chef Vincenzo Candiano del Relais & Châteaux Locanda Don Serafino
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/carrubo-di-ragusa/
  21. Miele degli alveari di Inzerki, MAROCCO
    Nominato da Chef Jean-Claude Orly di Relais & Châteaux Villa des Orangers
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/miele-degli-alveari-di-inzerki/
  22. Maiale Wessex Saddleback, NUOVA ZELANDA
    Nominato da Chef Jimmy McIntyre del Relais & Châteaux Otahuna Lodge
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/maiale-wessex-saddleback/
  23. Galinha Preta Lusitânica, PORTUGAL
    Nominato da Chef Ricardo Costa del Relais & Châteaux The Yeatman
  24. Alentejo breed, PORTUGAL
    Nominato da Chef Rodrigo Madeira del Relais & Châteaux Herdade da Malhadinha Nova
  25. Aglio Copălău,­­ ROMANIA
    Nominato da Chef Bogdan Alexandrescu del Relais & Châteaux Epoque Hotel
  26. Razza ovina Maellana, SPAGNA
    Nominato da Chef Rubén Catalan del Relais & Châteaux La Torre del Visco
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/razza-ovina-maellana/
  27. Pita Pinta Asturiana, SPAGNA
    Nominato da Chef Ignacio Garcìa Canellada del Relais & Châteaux Palacio de Luces
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/pita-pinta-asturiana/
  28. Maiale iberico – Cerdo Ibérico, SPAGNA
    Nominato da Chef Toño Perez del Relais & Châteaux Atrio Restaurante Hotel
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/maiale-iberico-puro-alimentato-a-ghiande/
  29. Pomodoro rosa di Albesa, SPAGNA
    Nominato da Chef Alain Guiard del Relais & Châteaux Hotel Neri
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/pomodoro-rosa-di-albesa/
  30. Buchu, SUDAFRICA
    Nominato da Chef Peter Tempelhoff del Relais & Châteaux Ellerman House
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/buchu/
  31. Radice di loto, SRI LANKA
    Nominato da chef Susantha Medagedara del Relais & Châteaux Wild Coast Tented Lodge
  32. Grano saraceno grigio del Brabante, PAESI BASSI
    Nominato da Chef Robert Levels del Relais & Châteaux Chateau Neercanne
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/brabantse-grijze-boekweit-grano-saraceno-grigio/
  33. Fire shrimp (velvet shrimp), TAIWAN
    Nominato da Chef Jackie Chou del Relais & Châteaux Volando Urai Spring Spa & Resort
  34. Pecora di montagan del Galles Badger Face, REGNO UNITO
    Nominato da Chef Gareth Stevenson del Relais & Châteaux Palé Hall
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/pecora-di-montagna-del-galles/
  35. Zucca Candy Roaster, North Carolina, USA
    Nominato da Chef Jake Schmidt del Relais & Châteaux The Swag
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/zucca-candy-roaster/
  36. Sommaco americano, Northeastern, USA
    Nominato da Chef Daniel Boulud del ristorante Relais & Châteaux Daniel
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/sommaco-americano/
  37. Aglio selvatico americano, Northeastern, USA
    Nominato da Chef Matt Voskuil del Relais & Châteaux Ocean House
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/porre-selvatiche-americane/
  38. Peperone Jimmy Nardello’s Sweet Italian, California, USA
    Nominato da Chef Robert Curry del Relais & Châteaux Auberge du Soleil
    https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/peperone-jimmy-nardellos-sweet-italian/
  39. Mela Gravenstein, California, USA
    Nominato da Chef Kyle Connaughton del Relais & Châteaux SingleThread Farm Restaurant Inn

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