Design

CASA CASATI : Marmo, la “magnifica ossessione”

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L’arredamento, naturalmente. Ma anche i capi e gli accessori più trendy delle nuove collezioni moda. Fino alle auto e alle cover dei cellulari. Dopo i fasti del passato, il marmo sta conoscendo una nuova stagione di gloria. Declinata in ogni possibile versione.

Sasso coffee table in Breccia Medicea.
La Breccia Medicea proviene dalle cave di Seravezza, in Toscana.

Si dice “duro come il marmo”. Ma in realtà questo materiale sembra essere diventato uno dei più duttili. Forse perché in questo strano periodo governato dai capricci della pandemia abbiamo tutti bisogno di un po’ di solidità. Siamo alla ricerca di basi su cui ricostruire le nostre vite e i nostri sogni. Abbiamo messo da parte la leggerezza e puntiamo su elementi più stabili.

Il marmo, allora. Che fa il suo ingresso trionfale nell’arredamento, nella moda, nel design. Il marmo, che riesce a essere nello stesso tempo sontuoso e semplicissimo, minimalista e decorativo. Eterno e ogni volta diverso per colori, disegni, effetti. È lui il principe dei materiali.

La Fontana del Nettuno a Firenze, in piazza della Signoria.

Nell’home decor la tendenza a puntare sul marmo sta coinvolgendo tutte le tipologie di arredo: non più solo pavimenti, caminetti e bagni, ma anche tavoli, complementi, accessori. Architetti e designer si sbizzarriscono nella ricerca delle lastre con le venature più originali. Si va a caccia delle brecce che hanno segnato le tappe della storia dell’arte: come quelle policrome che nel ‘500 presero il nome di “Medicee”.

Fu sotto Cosimo I dei Medici, infatti, che nel Rinascimento il marmo variegato proveniente dalle cave di Seravezza, in Toscana, divenne uno dei simboli del potere ducale. Le caratteristiche lastre dalle sfumature viola, gialle, rosse e grigie andarono a ornare alcuni tra i più bei monumenti di Firenze: dal coro del Duomo a Palazzo Pitti, dalla fontana del Nettuno alle Tombe Medicee.

Si tratta di quello stesso marmo che oggi come allora, lavorato dalle mani di abili artigiani, si trasforma nei sofisticati oggetti di arredo proposti da Casa Casati, brand milanese che trova uno dei punti di forza nell’unicità dei suoi pezzi. Come la gamma dei tavoli Sasso, con le lastre scelte una per una in base al colore e al disegno delle venature. O il vassoio Trayano, che già nel nome evoca i fasti della Roma imperiale, e abdica al suo compito funzionale per diventare una sorta di cornice per gli oggetti che contiene.

E a proposito di cornici, ecco quella in marmo onice pensata da Contardi e battezzata Uffizi. Un oggetto di decorazione prezioso, ma anche un vero e proprio apparecchio di illuminazione che funziona grazie a uno speciale profilo LED realizzato su misura. Marmo anche per la lampada Snoopy di Flos, disegnata da Achille e Piergiacomo Castiglioni. Un divertissement datato 1967, che è diventato un pezzo iconico e oggi è più gettonato che mai.

Lampade effetto marmo:
Uffizi di Contardi (a sinistra) e Snoopy di Flos.

Già, perché al marmo si addice in fondo anche la dimensione ludica. Di più: proprio la sua autorevolezza gli permette di indulgere al gioco senza rischiare sottovalutazioni. E si diverte infatti Stella McCartney, che nelle sue collezioni propone un tailleur effetto marmorizzato (oltre ai jeans e alle T-shirt). La segue a ruota Maria Grachvogel, trendissima stilista londinese (tra le sue clienti Emma Thomson e Scarlett Johansson), che addirittura fa posare le sue modelle come fossero statue da Partenone. A ribadire che il marmo va ben oltre il look.

Marmo superstar nelle collezioni di Maria Grachvogel e Stella McCartney.

Dall’abbigliamento agli accessori. Ecco allora Valextra che lancia MarVles, un’edizione limitata delle sue borse Iside realizzata con manici e chiusure in marmo. A firmarle nientemeno che la designer Patricia Urquiola, chiamata a progettare alcuni pezzi unici in collaborazione con Budri, una delle aziende italiane leader nel settore dei marmi. Obiettivo: rendere omaggio a Milano e alla tradizione degli splendidi ingressi dei suoi palazzi storici.

La borsa MarVles di Valextra è stata realizzata da Patricia Urquiola.

Già, perché Milano a partire dagli ’20 ha visto all’opera su questo tema alcuni tra gli architetti più famosi. Per la sua casa di famiglia, in via Morozzo della Rocca, l’architetto Piero Portaluppi aveva progettato un particolarissimo ingresso con scale e pareti in marmo verde Malachite. E in via Dezza 49 Gio Ponti, insieme ad Antonio Fornaroli e Alberto Rosselli, si era divertito a creare una scalinata di accesso giocata su marmi di tre colori diversi.

Sono passati gli anni, ma non la voglia di creare effetti speciali con questo nobile materiale. Che addirittura si è conquistato su Pinterest qualcosa come 1,3 milioni di followers alla voce “Marble Obsessed”. E forse di vera ossessione è lecito parlare, quando si scopre che anche le cover per i nuovi iPhone sono state contagiate dalla tendenza. E che per personalizzare la supercar, c’è persino chi la riveste con wrap effetto marmo.

Anche le nuove cover per iPhone
giocano sull’effetto marmo (a sinistra).
A destra una pellicola che riprende le venature del marmo di Carrara
per questa supercar personalizzata.

FONTE
CASA CASATI PR