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Online il video di “ACIDO”, il nuovo singolo di ZIC che è stato accompagnato anche dalla pubblicazione del brano “TOSSICI”, come lato A e lato B di un 45 giri.

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ZIC
Online il video di
“ACIDO”
il nuovo singolo che è stato accompagnato anche dall’uscita di
“TOSSICI”
https://youtu.be/xG5gBUsRqZ8

Come se fossero il lato A e il lato B di un vecchio 45 giri, i brani rappresentano due facce della stessa medaglia, che in maniera complementare svelano le varie sfaccettature di Zic.

È online il video di “ACIDO” il nuovo singolo di ZIC, che è stato accompagnato anche dall’uscita del brano “TOSSICI” (distribuzione Ada Music Italy – https://ada.lnk.to/ACIDO).

Il videoclip è disponibile al seguente link: https://youtu.be/xG5gBUsRqZ8.

«Questo video è una vera e propria discesa allʼinterno della mia psiche. Ogni scena è stata pensata per veicolare lʼemozionalità del pezzo e per renderne più facile la comprensione. Il video si svolge in quattro “atti”; durante il primo ci si scontra con una scena malata, allʼinsegna dellʼeccesso, piena di sofferenza fisica che si conclude con lo svenimento del protagonista; in quellʼistante inizia il vero trip. Nel secondo atto infatti ci si allontana da quella che è la realtà per lasciare spazio alla visione – afferma Zic – Ci si addentra in un mondo oscuro e perverso, a tratti mostruoso per poi riemergere nel terzo atto circondati dallʼacqua. Qua si rinasce per poi bruciare nel quarto ed ultimo capitolo di questo percorso visivo. Ci tengo a ringraziare il mio appassionatissimo team video. Peter Pieraccini, Niccolò Berni e Caterina Pavarelli tre ragazzi pronti a seguirmi nelle imprese più assurde senza dire mai “non si può fare”».

I brani, scritti da Zic e composti e prodotti dall’artista con Pio Stefanini, rappresentano un nuovo tassello nella nuova avventura discografica di Zic. Questa sorta di doppia release è ispirata alla vecchia scuola della discografia, in cui il supporto fisico e in particolare vinili e cassette venivano incisi su entrambi i lati. Come se fossero il lato A e il lato B di un vecchio 45 giri, “Acido” e “Tossici” rappresentano due facce della stessa medaglia, che in maniera complementare svelano le varie sfaccettature di Zic.

«È risaputo che in musica con i termini lato A e lato B si indicano le opposte superfici registrate di un vinile o di una cassetta. Questa distinzione con la modernità e la graduale scomparsa del “fisico” è andata praticamente perduta ma il termine lato B, è ancora utilizzato in senso figurato per riferirsi a canzoni di umore differente che talvolta possono accompagnare, integrando con ulteriori spunti e sensazioni, il singolo di un artista – racconta Zic – Nel mio caso specifico, “Acido” è il lato A e “Tossici” il lato B. Questi due pezzi viaggeranno a braccetto non per analogie di genere, ma per solidarietà; un rapporto di amicizia, di fiducia, un vero e proprio cameratismo musicale che spero possa accompagnare l’ascoltatore in un vortice emozionale rotondo. Uno spettacolo complesso, dove bene e male, violenza e amore, mancanza e pienezza, discutono, litigano, si accarezzano, fanno l’amore e alla fine di tutto, semplicemente si osservano e si accettano. Penso sia un bel modo di vivere la musica e forse l’unico per vivere la vita».

Zic, 24 anni, toscano, è un cantautore che nelle sue canzoni racconta le diverse sfaccettature dell’animo umano. Dopo anni di ricerca, di introspezione e di duro lavoro, affiancato dal produttore Pio Stefanini, ha creato il suo pop psichedelico. Scrivere per Zic è esattamente come guardarsi allo specchio; come entrare dentro se stesso, guardarsi intorno, capire cosa succede, per poi uscire di nuovo e raccontarlo, per questo definisce la sua musica umorale. I suoi migliori amici sono i sintetizzatori anni ’70, registratori a bobine, chitarre elettriche e drum machines. La musica di Zic è una versatile convivenza tra passato e presente, in un mondo tanto giovane e fresco, quanto complesso e sfaccettato. Non si può definire la musica di Zic all’interno di un solo genere, il suo universo è un puzzle di sonorità eterogenee. “Amo la decadenza di fine secolo, il taglio di capelli di Mononoke, il berretto di Tom Morello, il sangue di Fight Club, i colori di Wes Anderson, lo charme di Mastroianni e gli occhi della Vitti. Mi piace suonare gli strumenti che hanno una storia da raccontare e mi piace la pioggia perché sa esattamente quando cadere”. Esordisce nel 2017 con il singolo “Il fantasma del sabato sera”, nel 2018 pubblica l’album “Faceva caldo”, che contiene la hit “Capodanno”, per poi pubblicare i singoli “Rotelle”, “Zarro Night” e nel 2020 il disco “Smarties”, che include i brani “Top level” e “Over the top”. Nel 2021 inaugura un nuovo progetto discografico, con il brano “Poeta di corte”, a cui fanno seguito “Cuore quadro”, “Acido” e “Tossici”. Nei prossimi mesi usciranno altri inediti, che andranno tutti a comporre il nuovo album del cantautore.

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Silvia Santoriello Ufficio Stampa