Intervista a ALBERTO PATELLI
“Romano ma residente a Mentana”, mi precisa lui, “dalle porte di Roma”…
ONE DAY FOOTBALLER – UNA FINESTRA SUL PRATO
di Alberto Patelli
Una storia di calcio, amore e guerra
L’intervista a ….
D Più scrittore o attore?
R Io ho cominciato scrivendo da giovane, scrivevo degli sketch. da cabaret e da lì con Pietro De Silva e Patrizia Loreti.
Ma le sue cose per me sono nate insieme.
Ho cominciato con il teatro, ho continuato nel mentre l’attività di autore.
Nel 1995 mi sono rimesso nella scena quella importante per la televisione poi fui chiamato da Simona Tartaglia per un ruolo importante ne “Il maresciallo rocca” con Gigi Proietti, lui che per me è stato un compagno di lavoro importante. Ho avuto fin da subito il piacere di apprezzarne le qualità umane.
Film, fiction televisive molto altro da Carabinieri a Don Matteo, confrontandomi con diversi registi.
Tra la scrittura e la scena …
D Quali sono stati i tuoi studi per svolgere questa carriera?
R Ho iniziato studiando economia e commercio e sono laureato in scienze motorie. Sono un vero appassionato di sport.
Non ho fatto studi canonici ma esperienze di vita.
Ho fatto la scuola artistica al “Teatro la scaletta” di Roma, ma me la sono sempre cavato con l’esperienza sul campo. Tutto questo ha fatto parte di un bagaglio che il mio valore aggiunto formativo fosse proprio l’esperienza.
Nella vita ci vuole la pratica e la teoria in egual misura!
D Ci racconti l’incontro con Proietti?
R Capitani mi contattò per un ruolo ne Il Maresciallo Rocca per un ruolo molto curioso, in una scena con Proietti. Io non lo avevo mai incontrato prima. Ma fare l’attore, con un partner come Proietti mi emozionava!
Attendevo la macchina della produzione per andare al film ma questa macchina non arrivava mai così feci tardi a farvi trovare sul set, l’autista aveva sbagliato la destinazione.
Proietti tutto pronto che aspettava un “perfetto sconosciuto”, ma lui si dimostrò comprensivo, un gran signore e mi disse : ” Come sta? “, come se nulla fosse accaduto.
Fu una bellissima esperienza.
Questo mi portò anche molta fortuna per i lavori successivi.
D Chi ricordi con piacere oltre Gigi Proietti?
R Tante persone, Massimo Dapporto, ma anche tanti altri. Colui che mi ha insegnato di più, Capitani, su tutti. Un regista importante per la televisione italiana.
D Quali consigli daresti ad un giovane che ha l’entusiasmo che hai tu per entrare in questo mondo professionale?
R Questa è una bella domanda.
La prima cosa che mi viene da dire è, evitare l’egocentricità. Bisogna dare la precedenza a “ciò che si deve fare”.
Studiare e leggere poi, di tutto.
Bisogna allargare la mente.
Una curiosità, due figli, l’orgoglio di papà!
Ce lo ha raccontato nel pieno dell’intervista 🙂
Una famiglia, figlia dell’arte!
D L’evento di presentazione del tuo libro, ONE DAY FOOTBALL?
R E’ andato benissimo!
D -“One day footballer, una finestra sul prato”, un romanzo di calcio, amore e guerra. Il calcio prende una parte importante della mia vita, l’ho praticato a livello agonistico e lo seguo tutt’ora con un interesse che va anche oltre il lato meramente sportivo. Ora, calcio, amore e guerra in questo periodo? uno sport importante e perché? lo seguo tutt’ora-… che squadra tifi?
R La mia passione per il calcio parte da piccolino, giocavo nell’oratorio del quartiere e poi ho giocato nelle giovanili della Roma con una buona tecnica, mi fu fatale un 4 in latino e mio padre non mi portò più a giocare e ad allenarmi.
Ho fatto società minori e ho giocato fino ai 21 anni.
Per me il calcio rappresenta molto, sono uno sportivo e tifo per la Roma. Con uno zio lazialissimo che mi voleva far “convertire” alla Lazio ma lui si dovette rassegnare.
Io credo che nel calcio, come in politica, bisognerebbe imparare ad essere sempre più sportivi.
D Come e quando nasce il tuo romanzo?
R il romanzo nasce tre anni fa, io nel romanzo parlo della guerra di Spagna e di un giovane che svolge la sua carriera tra il 1925 e il ’39, durante la guerra di Spagna.
Una carriera rallentata dal destino, parlo anche di diritti, del sociale e dell’amore con una ragazza in un momento storico difficile.
Una storia di fantasia in un contesto realistico.
Io scrivo per immagini e avevo in mente questo bambino inglese che giocava con un pallone sgonfio, sul prato, tra la nebbia.
Sapevo poi che prima o poi avrei scritto di calcio.
Nella storia è poi presente anche molta psicologia, la figura di questo ragazzo è di rilievo, un ragazzo in grado di farsi carico delle responsabilità, capace anche di mettere in secondo piano le sue ambizioni.
Una figura affascinante!
Uno stralcio della storia…..
“Un bambino con un vecchio pallone, un prato, la nebbia… da qui è partita l’idea che poi, nell’indispensabile studio del periodo nel quale ho fatto vivere il racconto, si è arricchita progressivamente come se avesse vita propria, appassionandomi mentre facevo scorrere la penna.
D Quando hai iniziato a scriverlo
R Ho impiegato ben otto mesi per scrivere questo mio libro. L’ho iniziato a dicembre 2018 e finito nel luglio 2019. Ho impiegato ben otto mesi!
D Lo sport più hobby, passione o lavoro?
R “Io non riesco a stare fermo! ( ride )”, per me lo sport è sia lavoro che passione e spero di conservare questo pensiero il più a lungo possibile.
D Dove possiamo trovare il tuo libro?
R Il libro arriva in tutte le librerie e online su qualunque sito!
D I tuoi prossimi impegni Alberto?
R Il 16 agosto presenterò di nuovo il libro a Roccaraso, un posto che amo molto!
D Una curiosità : è vero che tra i tuoi sport preferiti oltre il calcio abbiamo il tennis, lo sci, il ciclismo, al mountain bike e il nuoto ?
R Guarda ti direi che li ho praticati davvero tutti! (( ride ) amo la natura e il ciclo-turismo, amo scoprire i posti del mondo in bicicletta e mi piace essere in contatto con le persone! Vivere una bella vita-LENTA.
A PROPOSITO DEL LIBRO….
“Leggete il mio libro, il protagonista va ammirato, è un uomo responsabile, un vero esempio per migliorare la società . C’è una grande storia d’amore e di calcio! Tutto ciò che è nel libro, è pensato e vissuto in prima persona da me! Un libro molto attuale e d’insegnamento.”
https://www.facebook.com/alberto.patelli.9
D Scriverai altri libri?
R Chissà…. io scrivo quando ho qualcosa da dire ( con tono ironico, romano e pieno di simpatia ).
Bravo,Alberto!
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