Qualità e genuinità: la ricetta vincente dell’enogastronomia livignasca
QUALITÀ E GENUINITÀ: LA RICETTA VINCENTE
DELL’ENOGASTRONOMIA LIVIGNASCA
La cultura enogastronomica di Livigno vuole valorizzare i prodotti tipici valtellinesi, tramandando le ricette
tradizionali di generazione in generazione, ma sempre con un occhio attento all’innovazione.
Livigno è una destinazione turistica che accontenta ogni tipo di viaggiatore: gli sportivi alla ricerca di attività active e
outdoor, le famiglie con bambini di tutte le età, i fashion (e shopping) addicted… ma anche tutti i food lover!
Il Piccolo Tibet, infatti, offre un’ampia selezione di bar e ristoranti che animano le vie del centro pedonale, ma anche di
malghe e ristori alpini che invece sono localizzati nella valle circostante. Il fil rouge della proposta enogastronomica
livignasca è la qualità dei prodotti e la genuinità delle materie prime, minuziosamente scelte dagli chef e poi utilizzate
per creare piatti unici, in grado di raccontare la storia e le tradizioni di Livigno.
Da pranzo fino a cena, ognuno può soddisfare le proprie esigenze e desideri culinari, assaporando sia la tradizione
locale che delle proposte innovative o internazionali.
Per pranzo, chi è alla ricerca dei sapori della tradizione gastronomica montana può scegliere una delle malghe, dei
ristori alpini o degli agriturismi presenti nelle valli che abbracciano Livigno, come per esempio la Valle delle Mine e la
Val Federia. Qui è possibile vivere un’esperienza autentica in grado di unire gusto e natura, assaggiando le tipiche
ricette valtellinesi realizzate con prodotti a km0: dagli sciatt ai pizzoccheri, ai taroz, fino alla bresaola o alla carne alla
griglia, abbinata alla polenta.
Se si vuole proseguire la scoperta enogastronomica con uno snack dopo una giornata scandita da attività all’aria
aperta, il Piccolo Tibet propone la Latteria di Livigno, nata dall’idea di 25 medi e piccoli produttori di latte riuniti in
una cooperativa. Accanto alla lavorazione dei prodotti lattiero-caseari di alta qualità, questa struttura offre sia la
possibilità di visitare i laboratori e il museo dedicato alle attrezzature agricole d’epoca, ma anche di degustare i
prodotti mentre si gode della vista della valle dalla terrazza all’aperto del ristorante.
In alternativa, per gli amanti della birra è presente il birrificio più alto d’Europa, il 1816. Oltre alla scoperta e alla
degustazione di birre artigianali, è possibile anche prenotare un tour guidato con il Biersommelier, che svelerà tutti i
segreti del luppolo, insegnando anche come descrivere e come abbinare le diverse birre.
Nelle proposte beverage è presente anche il Gin Contrabbando, gin che racchiude in se la vera essenza del territorio
livignasco, realizzato localmente a partire dalla raccolta delle bacche di ginepro.
Non mancano anche le proposte gourmet, perfette per concludere la giornata con una cena rilassante e dai sapori
ricercati. Le vie del centro, ma anche le zone limitrofe comodamente raggiungibili a piedi o a pochi minuti di macchina,
accolgono ristoranti di alto livello che propongono piatti innovativi, ma sempre realizzati con materie prime genuine e
locali, offrendo così agli ospiti un’esperienza enogastronomica indimenticabile.
I turisti di tutto il mondo potranno continuare a replicare i piatti provati in loco anche una volta tornati a casa, grazie
al libro fotografico bilingue “Leina da Saor”, creato dall’Associazione Cuochi e Pasticceri e edito da Mondadori, che
contiene 100 ricette tradizionali, 37 rivisitate e oltre 250 fotografie.
UFFICIO STAMPA: PR&GOUP COMMUNICATION PARTNERS
Inoltre, gli amanti del buon cibo e della cucina gourmet non potranno perdersi la
6a edizione di Sentiero Gourmet, l’evento itinerante che si snoda lungo un
percorso di 5km nella Valle del Vago. Per la prima volta, le sei portate gourmand
del pranzo saranno preparate da chef stellati del nord Italia, ognuno dei quali
renderà omaggio al proprio legame con la tradizione gastronomica valtellinese.
Il 15 luglio, giorno dell’evento, tutti i partecipanti – suddivisi in gruppi di circa 30 persone – si sposteranno tra sei
postazioni dedicate e allestite lungo il percorso dove ciascuno chef proporrà una selezione di finger food gourmet che
interpretano in chiave moderna gli ingredienti, le tradizioni e i piatti tipici della cucina valtellinese, accompagnati da
una selezione di vini “local”.