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Il festival LA VALIGIA DELL’ATTORE, in programma dal 26 al 30 luglio sull’isola di La Maddalena (SS)

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Il festival LA VALIGIA DELL’ATTORE, in programma dal 26 al 30 luglio sull’isola di La Maddalena (SS) presenta, per la sua XIX edizione, un eccezionale documento, inedito per l’Italia, realizzato durante le riprese di Cristo si è fermato a Eboli (1979), il celebre film diretto da Francesco Rosi e interpretato da Gian Maria Volonté. Una perfetta occasione per celebrare il regista, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, e il protagonista, al quale la manifestazione è dedicata. Il breve documentario Rosi about Eboli, girato in Lucania nel backstage del film dai registi svedesi Björn Blixt e Peter Englesson, contiene anche un’intervista inedita a Volonté. In due momenti, il 26 luglio alle ore 21.15 presso la Fortezza I Colmi e il 28 luglio alle ore 11.00 presso gli ex Magazzini Ilva di Cala Gavetta, l’opera verrà illustrata da Björn Blixt e dalla ricercatrice Giulia Longo, mediatrice culturale tra Italia e Danimarca. Insieme a loro ci saranno Giovanna Gravina Volonté, direttrice de LA VALIGIA DELL’ATTORE, e Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino.

“Vivere sul set del film di Francesco Rosi Cristo si è fermato a Eboli è stato per me un privilegio impensabile: ero un giovane svedese uscito da poco dalla Scuola del Cinema di Stoccolma, e diretto a Roma con una borsa di studio – racconta il regista Björn Blixt. Visitare il Sud Italia con la mia cinepresa in spalla, facendo domande a registi e attori capendo molto poco di quello che mi rispondevano in italiano, è stata un’esperienza senza eguali. Francesco Rosi era un uomo coltissimo e dirigeva il suo set con autorità ma anche in maniera estremamente umana. Gian Maria Volonté aveva un timbro di voce magnifico ed emanava un fascino molto speciale: girava ovunque con il suo cappello Borsalino, e tutto intorno si irradiava il suo carisma così particolare”.

“Vedere per la prima volta questo lavoro di più di quarant’anni fa e ascoltare i racconti di mio padre, che generalmente era schivo dal concedere interviste, mi ha particolarmente emozionata – afferma Giovanna Gravina, che di quel set ha tanti ricordi di fanciulla – Il paese in cui furono girate le scene del film si chiama Craco ed io me lo ricordo bene. Gian Maria aveva instaurato uno strettissimo rapporto con gli ultimi abitanti di quei luoghi oggi abbandonati, vivendo in simbiosi con loro per affrontare il suo ruolo. Ritengo che questo “ritrovamento” rappresenti un documento dall’inequivocabile valore affettivo e storico e sviluppare una sinergia col Museo Nazionale del Cinema di Torino che conserva, oltre al Fondo Volonté, gli archivi dei registi fondamentali della sua carriera, da Rosi a Petri, mi è sembrata una perfetta opportunità per ridare luce ad un frammento rilevante della nostra memoria cinematografica”.

Il Museo Nazionale del Cinema riproporrà in autunno una proiezione speciale del documentario, all’interno di un omaggio dedicato a Francesco Rosi in occasione dei 100 anni dalla nascita, e che prevede una tre giorni di proiezioni al Cinema Massimo e un’esposizione alla Mole Antonelliana dal 15 novembre 2022 (giorno del suo compleanno) al 23 febbraio 2023.

“Ritrovare un documento così importante è sempre un’emozione molto forte – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino – che permette di ricostruire momenti fondamentali del lavoro di uno dei grandi registi della storia del cinema. Grazie a occasioni come queste, si creano sinergie culturali importanti che contribuiscono a valorizzare il patrimonio cinematografico del nostro Paese. Quest’anno ricorrono i 100 anni dalla nascita di Francesco Rosi, le cui pellicole hanno raccontato alcune delle pagine più rilevanti della storia italiana. Il Museo Nazionale del Cinema renderà omaggio a Rosi inaugurando una mostra curata insieme alla figlia Carolina Rosi e una retrospettiva al Cinema Massimo”.

L’ingresso al festival LA VALIGIA DELL’ATTORE è gratuito fino ad esaurimento posti.

Le serate sono presentate e gli incontri sono curati da Boris Sollazzo, Fabio Ferzetti, Fabrizio Deriu.

LA VALIGIA DELL’ATTORE 2022 – Il programma

Martedì 26 luglio

Fortezza I Colmi (Strada panoramica)

Ore 21:00

L’immagine e la memoria

Björn Blixt e Giulia Longo presentano

Intervista inedita a Gian Maria Volonté (1979) 10’

estratta da Rosi about Eboli di Björn Blixt e Peter Englesson

A seguire

Ennio (2021) 150’

regia di Giuseppe Tornatore

con Ennio Morricone, Giuseppe Tornatore e vari testimoni

Mercoledì 27 luglio

Fortezza I Colmi (Strada panoramica)

Ore 21:00

Omaggio a Francesco Origo

tratto da Sipario sul mare (2015) 4’

regia di Francesco Piras

A seguire

Andrea Arcangeli, Fiorenzo Mattu, Andrea Nicolò Staffa

introducono la proiezione del film

Il muto di Gallura (2021) 103’

regia di Matteo Fresi

con Andrea Arcangeli, Syama Rayner, Fiorenzo Mattu, Andrea Nicolò Staffa, Noemi Medas

Giovedì 28 luglio

Ex Magazzini Ilva (Cala Gavetta)

Ore 11:00

Omaggio a Francesco Rosi e Gian Maria Volonté

Björn Blixt e Giulia Longo

presentano in anteprima nazionale

Rosi about Eboli (2020) 20’

Regia di Björn Blixt, Peter Englesson

A seguire

Incontro con

Bjorn Blix

Domenico De Gaetano

Direttore del Museo Nazionale del Cinema, Torino

Claudia Bozzone

Responsabile della diffusione e promozione mostre del Museo Nazionale del Cinema, Torino


Fortezza I Colmi (Strada panoramica)

Ore 21:00

Incontro con

Alba Rohrwacher

Consegna del Premio “Gian Maria Volonté”

all’eccellenza artistica di

Alba Rohrwacher

A seguire

I cieli di Alice (2020) 92’

regia di Chloé Mazlo

con Alba Rohrwacher, Wajdi Mouawad

Venerdì 29 luglio

Ex Magazzini Ilva (Cala Gavetta)

Ore 11:00

Incontro con regista e interpreti del film Il muto di Galllura

Matteo Fresi, Andrea Arcangeli, Fiorenzo Mattu, Andrea Nicolò Staffa

con contributi audiovisivi


Fortezza I Colmi (Strada panoramica)

Ore 21:00

Incontro con

Pierfrancesco Diliberto aka Pif,

A seguire

E noi come stronzi rimanemmo a guardare (2021) 108’

regia di Pierfrancesco Diliberto aka Pif

con Fabio De Luigi, Ilenia Pastorelli, Pierfrancesco Diliberto

Sabato 30 luglio

Fortezza I Colmi (Strada panoramica)

Ore 21:00

Presentazione delle allieve e degli allievi del Valigialab 2022

condotto da Renato Carpentieri

con la collaborazione di Fabrizio Deriu

A seguire

Consegna del Premio “Gian Maria Volonté”

all’eccellenza artistica di

Renato Carpentieri

A seguire

regia di Roberto Andò

con Renato Carpentieri, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassmann

Partecipano inoltre alla manifestazione Ferruccio Marotti, Andrea Micciché, Angelica Ippolito, Licia Maglietta, Francesco Piras


Sito Web Ufficiale:

www.lavaligiadellattore.com/

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

Per la sua XIX edizione, il festival LA VALIGIA DELL’ATTORE presenta un breve documentario inedito su Rosi e Volonté durante la lavorazione di “Cristo si è fermato a Eboli”

Il festival LA VALIGIA DELL’ATTORE, in programma dal 26 al 30 luglio sull’isola di La Maddalena (SS) presenta, per la sua XIX edizione, un eccezionale documento, inedito per l’Italia, realizzato durante le riprese di Cristo si è fermato a Eboli (1979), il celebre film diretto da Francesco Rosi e interpretato da Gian Maria Volonté. Una perfetta occasione per celebrare il regista, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, e il protagonista, al quale la manifestazione è dedicata. Il breve documentario Rosi about Eboli, girato in Lucania nel backstage del film dai registi svedesi Björn Blixt e Peter Englesson, contiene anche un’intervista inedita a Volonté. In due momenti, il 26 luglio alle ore 21.15 presso la Fortezza I Colmi e il 28 luglio alle ore 11.00 presso gli ex Magazzini Ilva di Cala Gavetta, l’opera verrà illustrata da Björn Blixt e dalla ricercatrice Giulia Longo, mediatrice culturale tra Italia e Danimarca. Insieme a loro ci saranno Giovanna Gravina Volonté, direttrice de LA VALIGIA DELL’ATTORE, e Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino.

“Vivere sul set del film di Francesco Rosi Cristo si è fermato a Eboli è stato per me un privilegio impensabile: ero un giovane svedese uscito da poco dalla Scuola del Cinema di Stoccolma, e diretto a Roma con una borsa di studio – racconta il regista Björn Blixt. Visitare il Sud Italia con la mia cinepresa in spalla, facendo domande a registi e attori capendo molto poco di quello che mi rispondevano in italiano, è stata un’esperienza senza eguali. Francesco Rosi era un uomo coltissimo e dirigeva il suo set con autorità ma anche in maniera estremamente umana. Gian Maria Volonté aveva un timbro di voce magnifico ed emanava un fascino molto speciale: girava ovunque con il suo cappello Borsalino, e tutto intorno si irradiava il suo carisma così particolare”.

“Vedere per la prima volta questo lavoro di più di quarant’anni fa e ascoltare i racconti di mio padre, che generalmente era schivo dal concedere interviste, mi ha particolarmente emozionata – afferma Giovanna Gravina, che di quel set ha tanti ricordi di fanciulla – Il paese in cui furono girate le scene del film si chiama Craco ed io me lo ricordo bene. Gian Maria aveva instaurato uno strettissimo rapporto con gli ultimi abitanti di quei luoghi oggi abbandonati, vivendo in simbiosi con loro per affrontare il suo ruolo. Ritengo che questo “ritrovamento” rappresenti un documento dall’inequivocabile valore affettivo e storico e sviluppare una sinergia col Museo Nazionale del Cinema di Torino che conserva, oltre al Fondo Volonté, gli archivi dei registi fondamentali della sua carriera, da Rosi a Petri, mi è sembrata una perfetta opportunità per ridare luce ad un frammento rilevante della nostra memoria cinematografica”.

Il Museo Nazionale del Cinema riproporrà in autunno una proiezione speciale del documentario, all’interno di un omaggio dedicato a Francesco Rosi in occasione dei 100 anni dalla nascita, e che prevede una tre giorni di proiezioni al Cinema Massimo e un’esposizione alla Mole Antonelliana dal 15 novembre 2022 (giorno del suo compleanno) al 23 febbraio 2023.

“Ritrovare un documento così importante è sempre un’emozione molto forte – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino – che permette di ricostruire momenti fondamentali del lavoro di uno dei grandi registi della storia del cinema. Grazie a occasioni come queste, si creano sinergie culturali importanti che contribuiscono a valorizzare il patrimonio cinematografico del nostro Paese. Quest’anno ricorrono i 100 anni dalla nascita di Francesco Rosi, le cui pellicole hanno raccontato alcune delle pagine più rilevanti della storia italiana. Il Museo Nazionale del Cinema renderà omaggio a Rosi inaugurando una mostra curata insieme alla figlia Carolina Rosi e una retrospettiva al Cinema Massimo”.

L’ingresso al festival LA VALIGIA DELL’ATTORE è gratuito fino ad esaurimento posti.

Le serate sono presentate e gli incontri sono curati da Boris Sollazzo, Fabio Ferzetti, Fabrizio Deriu.

IL PROGRAMMA COMPLETO DE “LA VALIGIA DELL’ATTORE” E’ VISIBILE DA OGGI SUL SITO

Sito Web Ufficiale:

www.lavaligiadellattore.com/
elisabetta castiglioni