“SCIARANUOVA FESTIVAL” FESTEGGIA LA SESTA EDIZIONE DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA AL TEATRO IN VIGNA DI PLANETA
“SCIARANUOVA FESTIVAL” FESTEGGIA LA SESTA EDIZIONE
DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA AL
TEATRO IN VIGNA DI PLANETA
Il cannocchiale capovolto
Dopo due anni di sosta forzata PLANETA riavvolge il filo rosso del teatro con l’iniziativa culturale più originale e d’impatto del territorio etneo: la rassegna di teatro in vigna “Sciaranuova festival”, appuntamento con il teatro di prosa nell’arena naturale della tenuta Sciaranuova, a Passopisciaro, Catania.
Intitolato quest’anno “Il Cannocchiale Capovolto” – in omaggio alla capacità del teatro di capovolgere il punto di vista e lo sguardo sul mondo portando lo spettatore a contatto, al contempo, con l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande – il ciclo di eventi prevede due appuntamenti:
sabato 23 luglio “Intimità” di Amor Vacui: la compagnia teatrale padovana indaga e scandaglia il concetto di intimità nelle relazioni interpersonali con le voci di Riccardo Bucci, Lorenzo Maragoni, Eleonora Panizzo
sabato 30 luglio “De revolutionibus”: partendo dalle Operette Morali di Giacomo Leopardi “Il Copernico” e “Galantuomo e Mondo”, Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi esplorano la miseria e la nullità del genere umano e la rivoluzione che il teatro può apportare.
A curare la rassegna teatrale c’è Ottavia Casagrande, regista e scrittrice di formazione internazionale, alla sua seconda direzione a Sciaranuova: “Il Cannocchiale capovolto era il titolo che avevamo scelto per l’edizione 2020 di Sciaranuova Festival, mai andata in scena. Due anni di iato, in cui la prospettiva si è sconquassata, il mondo rovesciato. Eppure, l’idea originaria del teatro in vigna ci pare ancora fertile: immaginare che nel minuscolo perimetro del nostro palcoscenico, ai piedi del grande vulcano, possano approdare le rivoluzioni copernicane dell’infinito di Leopardi e i tortuosi labirinti del cuore. Che nello spazio di una sera, l’infinitamente piccolo e vicino arrivi a circoscrivere l’infinitamente grande e lontano è virtù e paradosso del teatro. Il paradosso, appunto, del cannocchiale capovolto”.
In “Intimità” lo spettatore viene trasportano nel nucleo centrale e incandescente di ogni relazione umana – l’intimità appunto. Intimità è un discorso, un’analisi, uno spettacolo, intorno alla nostra tendenza a ripetere, nelle relazioni, gli stessi schemi di comportamento. I tre protagonisti cercano di parlarne, in modo a un tempo pubblico e privato. Attori e spettatori non sanno niente gli uni degli altri eppure sono entrambi lì, a cercare con determinazione e amore di costruire una relazione di reciproco ascolto che ci accompagni anche e soprattutto fuori dal teatro, che entri in risonanza con le relazioni con le persone importanti per noi, con i nostri amici, con le nostre famiglie, con le nostre comunità di riferimento. Questo spettacolo, attraverso una storia forse d’amore tra attori e pubblico, vuole esplorare la ricerca di un equilibrio tra le reciproche disponibilità a lasciarsi comprendere, sorprendere, ascoltare. Vuole essere un contesto sperimentale in cui confrontarci con la nostra disponibilità a essere o non essere, in intimità.
In “De revolutionibus” – sulla miseria del genere umano, Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi ci proiettano sideralmente lontani – a tu per tu con il sole. Rivoluzione e miseria sono parole che riempiamo d’una natura ambigua e paradossale, nell’unica certezza di volerci aggrappare al teatro, fatto di piccole e povere cose, ma capace di grandissime riflessioni sul potere dell’uomo di ribellarsi e dunque ritrovarsi. Passeggiando con il Maestro della più amara e saggia ironia, ci disperdiamo giocando con scenari che danno largo all’immaginazione, sperando di far scivolare il pubblico nella finestra di questo “oltre” che ancora in vita ci rimane e che può, con i suoi scherzi, renderci partecipi rivoluzionari del Sentimento del Sublime.
“Sciaranuova Festival è uno degli appuntamenti che amiamo di più nell’ambito del palinsesto “Cultura per il territorio” di PLANETA. Per noi fare impresa in Sicilia è prima di tutto un fatto culturale: il vino è un veicolo di profondi significati e valori positivi legati alla terra e alla nostra famiglia; affiancare il teatro è un modo per condividere la nostra passione per la cultura e l’arte con il pubblico siciliano e non solo”, commenta Vito Planeta, socio dell’azienda.
“La bellezza e la cultura sono, per noi, parte integrante del concetto di ospitalità: il piacere e l’arricchimento che il teatro offre rendono l’esperienza PLANETA indimenticabile. Progettiamo attività culturali in tutte le nostre tenute cercando di esplorare – attraverso canoni diversi quali arte contemporanea, teatro, musica, letteratura – le infinite possibilità espressive che il vino offre” afferma Francesca Planeta, socia e responsabile delle attività immobiliari e dell’ospitalità.
PROGRAMMA
SCIARANUOVA FESTIVAL 2022
Sabato 23 luglio 2022
Intimità
di Amor Vacui
Scritto da Lorenzo Maragoni, Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo,
Andrea Tonin, Michele Ruol
Ideazione e regia Lorenzo Maragoni
con Riccardo Bucci, Lorenzo Maragoni, Eleonora Panizzo
Sabato 30 Luglio 2022
De revolutionibus
– sulla miseria del genere umano –
dalle Operette Morali di Giacomo Leopardi
“Il Copernico” e “Galantuomo e Mondo”
Diretto e interpretato da Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi
Compagnia Carullo – Minasi
Aperitivo in vigna dalle 19:30 | Spettacoli alle 21:00
Cantina Planeta Sciaranuova, Passopisciaro, [CT]
Acquisto biglietti https://link.dice.fm/planeta22
Email: eventi@planeta.it
Website: https://planeta.it/news/sciaranuovafestival2022/
Sciaranuova Festival
Un teatro naturale nel cuore dei vigneti, nei luoghi dove nascono i vini del Vulcano, per coniugare il mondo del vino e quello dello spettacolo: per la prima volta in Sicilia, viene trasformata la vigna in Teatro, ricavando un proscenio tra quelli che un tempo erano i terrazzamenti per la coltivazione della vite e sfruttando come quinte le montagne, la lava e i pini secolari.
Il teatro nasce tra i vigneti di Sciaranuova e il vecchio palmento, filologicamente restaurato e adibito a sala degustazione, dove dal 2015 si ospita “Sciaranuova Festival”. L’idea di recuperare questo anfiteatro naturale e di investire autonomamente nella programmazione teatrale consente un dialogo con un’altra forma d’arte, e di realizzare anche sull’Etna uno specifico progetto di valorizzazione e produzione culturale per lo sviluppo del territorio.
Ottavia Casagrande
Nata a Chicago e cresciuta in Italia, Ottavia Casagrande ha conseguito un BA in Drama and Theatre Art presso il Goldsmiths College, University of London, Una gioventù errabonda trascorsa nei teatri francesi, inglesi, italiani e russi. Con Feltrinelli ha pubblicato “Mi toccherà ballare” (2014) e “Quando si spense la notte” (2018, vincitore del Premio Matteotti 2019), entrambi dedicati alla figura leggendaria del nonno materno Raimondo Lanza di Trabia. Scrive per Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera e Il Foglio. Dal 2019 dirige la rassegna teatrale Sciaranuova Festival sulle pendici dell’Etna.
PLANETA
Planeta è un’azienda agricola con una storia di diciassette generazioni e tra le più importanti in Sicilia: 394 ettari di vigneto e sei cantine dislocate in cinque territori (Menfi, Vittoria, Noto, Etna e Capo Milazzo); 151 ettari di oliveto con un frantoio posto proprio al centro della proprietà; altre coltivazioni quali mandorlo e grano duro, tutte in regime biologico. Con l’obiettivo di valorizzare singolarmente ogni territorio attraverso un grande lavoro di ricerca, spaziando dall’adattabilità delle varietà internazionali ai vitigni autoctoni fino alle cosiddette “varietà reliquia” quasi scomparse dal patrimonio ampelografico dell’isola, Planeta è tra le prime realtà in Sicilia e in Italia a essersi dedicata all’enoturismo di eccellenza: visite e degustazioni di vini, insieme a esperienze naturalistiche e culturali ritagliate sul territorio di ciascuna cantina, sono l’espressione della ricchezza culturale e della convivialità che il vino offre.
Oltre alla produzione agricola, PLANETA è attiva nell’ospitalità con una proposta variegata che abbraccia tutte le tenute dell’azienda, tra offerta residenziale e wine tour. La Foresteria Planeta di Menfi, con le sue 14 camere circondate da un incantevole giardino mediterraneo e il ristorante, da poco insignito del prestigioso riconoscimento dei “tre cappelli” dalla Guida “I ristoranti e i vini d’Italia” de L’’Espresso che propone le antiche ricette della tradizione famigliare rivisitate in chiave contemporanea ed esprime la più genuina essenza e lo stile unico dell’ospitalità PLANETA. Palazzo Planeta, nel centro di Palermo, si compone di sette confortevoli appartamenti, interamente ristrutturati e allestiti per ricreare una raffinata atmosfera casalinga che racconta lo spirito del buon vivere siciliano. Completa il quadro una dimora d’artista a Sambuca di Sicilia, “Casa Panitteri”, all’interno dell’omonimo museo archeologico.
Le attività culturali sono raccolte in “Cultura per il territorio”, un ricchissimo palinsesto che spazia dalla musica al teatro, all’arte contemporanea, alla letteratura. Ormai celebre è “Viaggio in Sicilia”, un progetto di residenza nomade d’artista che vede ogni anno impegnati talenti italiani e stranieri in un viaggio nell’isola alla ricerca di luoghi, storie e atmosfere sconosciute al grande pubblico e perfino ai siciliani stessi, cui segue una mostra che raccoglie le opere frutto delle suggestioni del viaggio.
PLANETA offre un corpus coerente di attività culturali e di ospitalità volte a trasmettere, a partire dal vino, i valori positivi che animano l’azienda: etica della produzione e cura maniacale per la qualità; rispetto del paesaggio e della cultura di ogni luogo con cantine e strutture perfettamente integrate nel territorio, amore per la Sicilia e passione secolare per l’agricoltura.
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