Eventi

Grande successo per Amore Postatomico al Giffoni Film Festival

NATALE E CAPODANNO GOURMET: LE PROPOSTE DI AFF PER FESTEGGIARE

“Amore Postatomico”

La gogna mediatica ai tempi dei social network

di Vincenzo Caiazzo

TRAILER

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KIT FOTOGRAFICO
https://we.tl/t-sAt5KPrRUw

Produzione: EWC 2001 S. r. l.
in collaborazione con RAI CINEMA
con il contibuto della Regione Campania
sostegno della Film Commission della Regione Campania

Cast: Virginia Apicella, Ludovico Girardello,Yoon C Yoice,Titti Nuzzolese Davide

Marotta, Sabrina Corti, Carlo Di Maro
Genere: Drammatico /Fantasy
Durata: 106 minuti

Il Film

Tra finzione e realtà, tra presente e immaginario, le vicende della giovane Titti si
mescolano a quelle di Mileva, l’eroina del fumetto che sta disegnando. Persone e
personaggi si muovono nelle giornate e animano le tavole di Amore Postatomico
cercando di arginare da una parte l’aridità dei sentimenti dall’altra e la sterilità di una
terra che non dà più frutti. Su entrambi i piani si combattono guerre contro il controllo,
la sopraffazione, la logica del più forte alla ricerca di una giustizia che spesso tarda ad
arrivare, ma che quando lo fa è pronta a rimettere tutto in discussione.

Sinossi

Titti è una ragazza piena di talento. Orfana di padre, vive a Napoli con la madre
apicultrice. Disegnatrice nella casa editrice diretta da Maurizio sta lavorando insieme
allo sceneggiatore Loris a un fumetto dal titolo “Amore Post-Atomico” la cui
protagonista, Mileva, abita in un futuro post apocalittico e lotta per salvare l’ultima ape
rimasta in vita.
La vita di Titti scorre spensierata come quella di chi ha tutta la vita davanti e un
lavoro che ama. Ha un’amica del cuore, colleghi simpatici e un ragazzo che le piace.
Dopo una serata trascorsa in discoteca, lei e la sua amica Gloria seguono i tre
ragazzi con i quali sono uscite a casa di uno di loro. Con lui Titti si apparta fino all’alba.
Ma quella che doveva essere solo una serata allegra per Titti si trasforma in un vero e
proprio incubo. Dopo pochi giorni, infatti, il ragazzo diffonde in rete un filmato hard che
la riguarda e inizia per lei un vero e proprio calvario fatto di ingiurie e discriminazioni,
una vera e propria gogna alla quale Titti cercherà in ogni modo di sottrarsi.
In parallelo alle vicende di Titti si dipana la storia di Mileva, una giovane donna
che, in un futuro distopico dove la natura è stata distrutta, cerca disperatamente di
coltivare alcune piante e tenere in vita un’ape regina. Il mondo di Mileva è dominato da
persone senza scrupoli che controllano i sopravvissuti affinché continuino ad essere
dipendenti dal sistema malato che hanno creato. Un mondo arido e disadorno che ha
rinnegato la natura e che nonostante tutto continua a sfruttare il lavoro degli uomini
costretti a condizioni disumane per estrarre il coltan.
Ma c’è un modo per attraversare il deserto che sembra aver circondato Titti e
Mileva, un modo che spesso è a solo un passo da noi…

I temi principali del film

Cyberbullismo
Quando si parla di Cyberbullismo, ossia l’umiliazione e la discriminazione di un
soggetto più debole, tramite l’uso dei canali web, si parla di 1 suicidio per ogni 10 casi.
La percentuale è altissima, se si pensa che si tratta di fenomeni sempre più frequenti, e
in ogni parte del mondo.
Oltre ad essere una problematica, universalmente, condivisa, è anche molto
trasversale per cio che riguarda l’età dei soggetti coinvolti: se è vero che la maggior
parte delle vittime sono adolescenti o giovanissimi, è anche vero che il restante
appartiene a fasce d’età differenti. In un’epoca senza confini, in cui le distanze si
misurano in giga e il tempo in una botta di click, il tema della Gogna mediatica, allo
stesso modo, non possiede limiti di appartenenza e di proliferazione. Strettamente
collegato all’uso improprio delle nuove tecnologie da parte dei giovanissimi, il
cyberbullismo potrebbe trovare una valida resistenza grazie ai centri di supporto per la
disintossicazione da smartphone, nati negli Stati Uniti e presenti, attualmente, in quasi
in tutto il mondo. Questo è uno dei punti cruciali: la presa di coscienza. Assorti nel
nostro mondo virtuale, nella frenesia delle giornate lavorative sempre più lunghe e nella
fluorescenza dei neon dei supermercati, non ci siamo resi conto della “formazione” che
i nostri figli stanno ricevendo: immagini, video e titoli ad effetto sono tutte componenti
di una Forma Mentis che non sa più trovare i propri paradigmi.
Revenge porn
Il fenomeno del revenge porn, definito anche «pornografia non consensuale», è
considerato abuso sessuale mediante immagini o filmati intimi condivisi on line o off line
senza il permesso della persona interessata. La legge sul revenge porn è stata approvata
con il Codice Rosso nell’agosto del 2019. In poco più di un anno per il reato di revenge
porn in Italia sono state avviate 1.083 indagini.
L’estinzione delle api
La morte delle api è un fenomeno sempre più in crescita,nel 2019 gli alveari si
sono ridotti del 40%. L’estinzione delle api causerebbe un vero e proprio disastro
ambientale con l’insorgere di carestie e malnutrizione. Un terzo del nostro cibo infatti è
dipendente dal processo di impollinazione compiuto dalle api.
Con la scomparsa delle api sparirebbero oltre 4.000 specie di piante di consumo
comune, gli insetti impollinatori come le api infatti fanno parte integrante di ogni
ecosistema sano la cui scomparsa porterebbe all’estinzione di molte specie sia vegetali
che animali con conseguenze sia sociali che economiche. Si pensi che l’80% della frutta
e della verdura che arriva sulle nostre tavole dipende strettamente dall’impollinazione
di questi insetti, salvare le api significa preservare la biodiversità del nostro Pianeta.
Nella lista della IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) sono state
valutate a rischio di estinzione ben 58 delle 130 specie di api esistenti. A sopravvivere
oggi sono solo le colonie di Apis mellifera allevate mentre si assiste ad una diminuzione
sempre maggiore degli alveari naturali con una conseguente forte diminuzione del
patrimonio genetico.
Una larga parte della responsabilità è da attribuire all’inquinamento,
all’industrializzazione agricola intensiva, all’uso massiccio di pesticidi e non per ultimi i
cambiamenti climatici che creano modifiche anche sostanziali ai periodi di fioritura con
conseguenti squilibri nei comportamenti delle colonie degli insetti impollinatori come le
api e di conseguenza l’estinzione di specie vegetali e riduzione dei mieli.

IL REGISTA

Vincenzo Caiazzo
Napoli – 26/03/1979
Regista/Dop/Montatore/Sceneggiatore
https://www.imdb.com/name/nm3046758/
https://www.ewc2001.it

Bio-filmogra fia
Nel 1998 partecipa al corso di Tecnico del Suono per il Cinema, presso il C.P.M (Centro
Professione Musica) di Milano, ottenendo l’Attestato di Fonico di presa diretta.
Nel 2001 si trasferisce a Bologna e nel 2005 consegue la Laurea in Discipline dell’Arte e
dello Spettacolo all’Università DAMS, indirizzo Cinema.
Nel 2004 vince il concorso (10 posti per 820 iscritti) per accedere al progetto Fandango che
consisteva in un Laboratorio di regia e produzione tenuto dal produttore Domenico Procacci,
a cui partecipano i registi Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Guido Chiesa, Emanuele Crialese,
Daniele Vicari, lo scrittore Alessandro Baricco, e i produttori Nicola Giuliano e Gianluca
Arcopinto.
Alla fine del 2005 realizza “La Fondue”, primo cortometraggio prodotto dalla Fandango, in
collaborazione con Sky; storia in chiave grottesca di un gruppo di uomini di potere che,
difronte a succulenti pezzi di carne, decidono il destino dell’umanità. Il corto vede come
protagonista l’attrice, allora ancora sconosciuta, Cristiana Capotondi, oltre che a Remo Remotti,
Domenico Balsamo, Giulio Adinolfi. “La Fondue” viene acquistato da Sky Cinema Autore
che lo manderà in onda successivamente per molti mesi.
Pianista e musicista, nel 2005 compone la colonna sonora del documentario “Nichi” di Gianluca
Arcopinto distribuito al cinema, Premio Libero Bizzarri – DOC Film Festival Primo Premio
Migliore Documentario Italiano e vincitore del Premio Napoli Cultural Classic come migliore
colonna sonora. Alcuni brani della colonna sonora verranno utilizzati successivamente in altri
cortometraggi e documentari.
Nel 2006 produce per Fandango Srl, nella figura di organizzatore generale, il cortometraggio
“Due Sigarette” di Serena Alfieri. Durante i provini convince la sua amica regista a scegliere
come attrice protagonista la allora sconosciuta Alessandra Mastronardi.
Dopo aver vissuto a Roma, nel 2009 ritorna a Napoli, lavorando come insegnante del corso di
riprese audio per il cinema presso l’Ente di Formazione Professionale Spazio Musica di
Pomigliano d’Arco. Lo stesso anno fonda l’Associazione Culturale EWC (EyesWideCiak),
producendo principalmente videoclip musicali e cortometraggi.

Successivamente cura la regia di “Rum & Coca, la miscela del generale”, il primo
cortometraggio in pellicola prodotto da EWC in collaborazione con Filmon production.
Nel 2010 realizza il mediometraggio “La città della pioggia ”, con cui partecipa a numerosi
festival in Italia (Visioni Italiane 2011 a Bologna, Il Niff di Roma, Etnaci Film Festival, Festival
del Cinema di Lecce e vince il premio speciale Cineclub Fiori di Fuoco, festival del cinema
indipendente, Lecce 2010).
Nel 2012 dirige il corto “Specchi ri flessi” con Domenico Balsamo, presentato in anteprima al
Festival Visioni Italiane 2013 e vincitore del Premio Arci Bologna per film che trattino
tematiche legate all’esclusione sociale, alle migrazioni, al diritto di cittadinanza: “per l’abilità nel
mettere in scena personaggi non convenzionali sullo sfondo del difficile tema dell’integrazione
sociale, e per la caratterizzazione dei ruoli minori e la cura dell’ambientazione.”

Dal 2012 al 2016 realizza oltre 40 videoclip musicali di molti altri artisti del panorama
napoletano come i rapper Dope One Mc, Dj Uncino, Paura, Almamegretta, il cantante
Pasqualino Maione, il cantautore Massimo De Vita e altri; nonchè numerosi spot pubblicitari
per aziende e società tra cui San Pellegrino, la SINCH (Società Italiana di Neurochirurgia),
la Società Sportiva Napoli C5, il Centro di Biotecnologie dell’Ospedale Cardarelli di Napoli.
Nel 2016 produce e dirige il cortometraggio “Dogs-Naso di cane”, film che vede protagonisti
i cani. Presentato al Crowfounding Day (il film è realizzato attraverso il crowfounding)
nell’ambito del Giffoni Film Festival, partecipa in anteprima all’Ischia Film Festival e altri
eventi anche internazionali (Barcelona Planet FF, Los Angeles CineFest, Hollywood
screenings Film Festival, Industryboost Competition, Grand IndieWise Convention).
Nel 2019 esce al Cinema la sua opera prima “Il diario di Carmela”.
Trama
Il Film racconta la vita di una ragazza di 15 anni, alla periferia di Napoli, costretta a lavorare per
la piazza di spaccio della sua famiglia. Carmela percepisce la sua adolescenza come una
prigionia, costretta a vivere da reclusa. La madre, Maria, la obbliga a spacciare droga insieme
al fratello maggiore, Ciro. Carmela è costretta a rinunciare a tutto, anche ad una delle cose che
le piace fare di più, andare a scuola. Impotente di fronte alle circostanze che la traghettano
verso un destino fatto di paure, di rinunce, di convivenza con la criminalità, Carmela cerca di
evadere confidando tutto al suo migliore amico, il suo diario.

Produzione e Distribuzione
Il lungometraggio è prodotto e distribuito da EWC2001 Srl, società di produzione
indipendente che realizza opere a tematica sociale, con particolare attenzione a disagio
giovanile, devianza, emarginazione, condizione femminile.

“Il Diario di Carmela” è presentato in anteprima al MIC (Museo Interattivo del Cinema) nel
dicembre 2018 in concorso al Festival Rivelazioni. La pellicola esce nelle sale cinematografiche
il 17 maggio 2019.

Riconoscimenti :
• Premio “Ermanno Olmi” come Miglior film al 23° Gallio film festival 2019.
• Premio “Miglior Attrice” aMariasole Di Maio al 20o Festival di Lenola 2019
• Premio “Miglior Montaggio” a Vincenzo Caiazzo al 20o Festival di Lenola 2019
• Premio “Miglior attrice non protagonista” a Titti Nuzzolese al Villammare film festival 2019[
• Premio “Migliore Canzone” alla Band La Maschera al Villammare Film Festival 2019
• Menzione speciale “Premio Deana anima e immagine” al festival del cinema di
Montemiletto 2019

Vincenzo Caiazzo attualmente è impegnato nella post-produzione del suo secondo
lungometraggio “Amore Postatomico”, prodotto da EWC2001 Srl, in collaborazione con
Rai Cinema, finanziato da Regione Campania – Film Commission, MIC.

IL DISEGNATORE DEL FUMETTO
Daniele Bigliardo

Fiore all’occhiello del film le meravigliose tavole disegnate da Daniele Bigliardo,
illustratore della serie a fumetti Dylan Dog “porta” che mette in collegamento il mondo
di Titti con quello di Mileva.

Studio dei costumi nella caratterizzazione dei personaggi nel fumetto
I personaggi del film sono caratterizzati da uno stile “post-atomico”. La moda
post-atomica è nata nel 1981 da stilisti giapponesi che calcano per la prima volta le
passerelle di Parigi dando vita a una rivoluzione nella concezione occidentale del corpo
e dell’abbigliamento, utilizzando materiali insoliti e volumi inaspettati per abiti
destrutturati e disastrati dai colori scuri che nascondono e riorganizzano il corpo,
ignorando il sesso di chi li indossa, dando cosi la sensazione di una marcia funebre dopo
un disastro nucleare. Pionieri di questo movimento sono Yohji Yamamoto e Rei
Kawakubo, che tutt’oggi influenzano il mondo della moda in modo artistico e
anticonformista.
Per seguire questa visione, i costumi sono stati interamente realizzati con scarti
industriali grazie alla collaborazione dell’Atelier Remida Campania di San Giovanni a
Teduccio e di Barra. REMIDA Napoli nasce nel 1999 in convenzione con il Comune di
Reggio Emilia e Reggio Children, ed è un progetto culturale portatore di un messaggio
ecologico, etico, estetico, educativo ed economico che si fa promotore della cultura del
riuso creativo dei materiali di recupero.
Nel Centro si raccolgono, si espongono e si offrono prodotti imperfetti, materiali
alternativi e di recupero, ricavati dalle rimanenze e dagli avanzi della produzione
industriale, che verranno riutilizzati come dettagli, reinventando l’uso e il significato
per caratterizzare i personaggi in un modo post-atomico.

elena torre press