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A Milano, dal 7 al 20 ottobre, la mostra fotografica “Myanmar Spring Revolution”

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A Milano, dal 7 al 20 ottobre, la mostra fotografica

“Myanmar Spring Revolution”

La mostra di Ta Mwe è la prima testimonianza fotografica della rivolta nazionale contro il recente colpo di stato in Myanmar

The Warehouse

Via Settala, 41 – Milano

7-20 ottobre 2022

Si inaugura venerdì 7 ottobre presso lo spazio The Warehouse, in Via Settala 41 a Milano, la mostra fotografica Myanmar Spring Revolution. La mostra, a cura di Stefano Lotumolo, si inserisce nella programmazione della 17° edizione di Milano Photofestival, la più ricca e importante rassegna milanese dedicata alla fotografia d’autore. Partner del progetto, l’agenzia di comunicazione Theoria, che ha aderito all’iniziativa mettendo a disposizione lo spazio che ospiterà la mostra.

Myanmar Spring Revolution è il primo e unico reportage sociale che ci racconta una pagina di storia molto attuale ma quasi per nulla affrontata dalle cronache: la rivoluzione in Myanmar, iniziata nel febbraio 2021 quando l’esercito birmano ha compiuto un colpo di stato che ha deposto il governo democraticamente eletto, mandando in frantumi i sogni di un’apertura liberale. Il progetto fotografico di Ta Mwe, supportato dalla VII Fondazione e The Frontline Club, prende il nome da un movimento di protesta trasversale, la “Rivoluzione di Primavera”, che attraverso varie forme espressive si contrappone ai militari.

“È importante che il mondo sappia cosa sta accadendo in Myanmar, dobbiamo dare voce al popolo Birmano”, è l’appello di Stefano Lotumolo, curatore della mostra, fotografo e fondatore dell’associazione Radici Globali, che ha raccolto sul confine thailandese con il Myanmar le testimonianze drammatiche degli esuli birmani.

Durante la mostra sarà presentato anche il libro Lettere dal Myanmar dell’autore Mario Mari, che ha raccolto le testimonianze di Stefano Lotumolo e le ha raccontate, stando attento a non snaturarne la veridicità. “Tutto quello che leggerete sta accadendo adesso in Myanmar”, spiega Mari. Il testo è accompagnato da fotografie scattate in analogico da Ta Mwe, alias di un fotogiornalista del quale non riportiamo il vero nome per tutelare la sua famiglia ancora in Myanmar. Il libro è disponibile per l’acquisto sul sito sbamedizioni.com.

“Contribuire alla realizzazione di questo libro è un impegno morale, poiché quotidianamente il mio pensiero va al popolo sofferente del Myanmar e ai ragazzi che all’idea di un futuro in un Paese soggiogato dai militari, preferiscono morire combattendo per la libertà al grido di WE MUST WIN”, spiega Michele Bellamy Postiglione, Principe di Limbin della dinastia Konbaung. Michele ha curato la selezione di immagini e scritto l’introduzione di Lettere dal Myanmar e sui social partecipa alla rivoluzione con il progetto #FreeMyanmarSilentRevolution.

Myanmar Spring Revolution sarà aperta al pubblico dal 7 al 20 ottobre dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.30 e il sabato dalle 12.00 alle 19.30.

Altre informazioni sulla mostra sul sito di Milano Photofestival.

Chi è Ta Mwe

Ta Mwe è un fotografo documentario birmano con esperienza che copre una vasta gamma di storie politiche e sociali ed eventi in tutto il Myanmar. Dopo molti anni di lavoro per pubblicazioni e organizzazioni nazionali e internazionali come fotografo, videomaker e video editor, il recente lavoro di Ta Mwe si è concentrato sulla fotografia analogica, coprendo prima la crisi COVID-19 e poi le proteste anti-coup del paese. A causa della situazione politica in Myanmar il nome Ta Mwe è un alias e da questa biografia è stata rimossa qualsiasi informazione identificativa.

Chi è Stefano Lotumolo

Cambiare la propria esistenza comporta coraggio, dedizione e tanto amor proprio. Spesso è più semplice restare ancorati a ciò che non ci appartiene, continuando a vivere una vita priva di consapevolezza e rimandando la ricerca del nostro essere. Il 2 novembre 2015, Stefano ha scelto la strada “più difficile”, lasciando il suo porto sicuro per viaggiare, conoscere se stesso e il mondo. In questi anni, immerso in altre culture, il tempo gli ha donato molte risposte e Stefano ha iniziato a usare la fotografia per documentare il suo profondo viaggio nella diversità, toccando culture e luoghi solo apparentemente lontani. Libri e foto di Stefano si possono trovare su stefanolotumolo.com/

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