Fashion

I NOSTRI STILL-LIFE FW23-24

Bormio: la capitale dello sci alpino si prepara per la Coppa del Mondo e i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026

CETTINA BUCCA FW23-24

“SENTIERI INCANTATI”

Il bosco, figurazione allegorica della vita, luogo di esperienza ed insegnamento, di ostacoli e peripezie, necessitante di coraggio, è il setting ideale scelto da Cettina Bucca per la sua nuova FW23-24.

Quest’ultima è narrazione di un mondo inconscio e utopico, di fantasie infantili su giardini segreti e radure fatate, di avventure fiabesche, di aiutanti e antagonisti e di natura innocente.

Con la collezione FW23-24, Cettina Bucca vuole ricordare quanto sia facile, tra i tanti sentieri percorribili, perdersi, dimenticarsi del traguardo o abbandonarsi al pensiero dell’irrealizzabilità del tragitto e quanto, al contrario, sia importante, in quei momenti, guardarsi indietro per vedere fin dove si è arrivati e voltarsi avanti per osservare meglio la magnificenza che avvolge il bosco in cui si sta procedendo.

MILA SCHÖN FW23-24

                                  “L’ELEGANZA INTELLIGENTE”

Fasto e rigore. Abito e habitat. Progettualità e passione. Visionarietà e pragmatismo. Immaginazione e realismo. Autorialità e riservatezza. Sperimentazione e semplificazione.

L’idea di una moda come distillato di un pensiero che attraversa le pratiche artistiche o architettoniche più che quelle di una creatività volatile, condannata a un perenne cambiamento.

La collezione si sviluppa per elementi che definiscono un lessico vestimentario dove ogni singola creazione, stagione dopo stagione, diventa un nuovo lemma. Non è un caso che, per l’a-i 2023/24, uno dei progetti intorno a cui si condensa la filosofia del “nuovo” stile Schön sia una borsa – battezzata Shadow –  dalle linee purissime e calibrate, dove le proporzioni auree e la pianta a ovale affusolato inaugura un sistema di disegni organici. Sicuramente corroborato da abiti e mantelli in cashmere double dal tocco impalpabile, assolutamente moderni perché non riferibili a nessun genere specifico e quindi potenzialmente adatti a tutti.

 I grandi carré – anche loro double – si drappeggiano intorno al corpo secondo la millenaria scienza del drappeggio statuario, le giacche cardigan di varie lunghezze non hanno bottoni, e i capi dall’allure sportiva possono essere accostati in autonomia combinatoria con tutti gli altri.

«La semplicità è la sorella dell’intelligenza», dove per semplicità s’intende la conseguenza di un’attenta costruzione per un’estetica che vuole sottrarsi a un esasperato consumismo. Sono abiti e accessori che sono pensati per durare, richiamano una nuova arte del vivere che ci porta a una dimensione semplicemente contemporanea. Archetipi, mai stereotipi.

MONTEGALLO ALICE CATENA

CAPSULE MURÈ

Eleganza, charme e stile contraddistinguono la creatività dell’eclettica designer Alice Catena e per la Capsule Murè propone nuove emozioni con colori naturali e sofisticati abbinamenti cromatici.

In esclusiva per l’Hotel Murè, la capsule rappresenta la prima collection venduta in un corner dedicato all’interno di un hotel e ha l’ambizioso obbiettivo di sviluppare il progetto presso altre strutture.

L’Hotel Murè è situato in uno scenario unico, tra le acque cristalline di Numana, le spiagge nascoste dai sassi bianchi, le baie rocciose immerse nella natura e i panorami mozzafiato tra le mille sfumature del Monte Conero.

La Capsule propone cappelli in paglia naturale personalizzati con nastri in stampa floreale, abbinati a kimono in pura seta e pareo che riprendono i colori del mare.

Per la prima volta Montegallo approda anche nell’home design con i cuscini, le cui stampe richiamano quelle della capsule, creando armoniose combinazioni.

                        POMANDÈRE AUTUNNO- INVERNO 2023/24

                                                   “ATLANTICA”

La collezione Autunno Inverno 2023-24 di Pomandère è ispirata dalla suggestione del territorio travolto dagli impetuosi venti nordeuropei, bagnato dalle fredde acque dell’oceano e modellato dalle indisciplinate onde del Baltico: la regione Atlantica.

Le tonalità scelte per questa collezione richiamano tre cromie di colori, ispirate ai paesaggi suggestivi nordici e alla loro biodiversità.

Le inesplorate e sinistre profondità dell’oceano colorano la fredda palette dei blu, rappresentata dal blu notte della flanella a quadri che fodera il trench in twill giapponese di cotone e viscosa e dal nero della sofisticata sottoveste da sera in raso di viscosa. Le impetuose onde contro la roccia sono ricordate dall’ottanio, dal verde smeraldo e dal lavaggio carbone del denim usato per i pantaloni cargo.

Il grigio perla dell’alpaca in costa inglese usato per il twin-set rievocano il ghiaccio sulle scogliere.

La palette degli ocra e dei verdi rappresentano i toni delle campagne, ampie e sconfinate e delle loro incustodite e gelate distese d’erba della regione Atlantica.

I colori del cielo tiepido prima del calare del sole si condensano nel terzo gruppo cromatico, caratterizzato dall’arancio, il rame, il rosa, il ciclamino del mohair, amalgamati dai toni naturali.

ROMEO GIGLI “METAMORFOSI”

FW23-24

La collezione FW_23-24 prosegue il pregiato filone della narrazione: il team creativo ascolta il cuore che pulsa nel profondo dell’identità della maison Romeo Gigli per suggerire la direzione, la bussola puntata all’attitudine di condurre viaggi attratti da ricerche insolite e appassionate attraverso dimensioni inesplorate, per raccogliere storie che attraverso i capi si fanno rivelazioni, racconti del mondo intrisi dello stupore di sempre nuove visioni.

In un guizzo istintivo, trova nella ricchezza enigmatica dell’opera inedita di Franz Kafka artista, che s’aggiunge alla forza di scrittore, la complicità di affinità elettiva: s’addentra nei fogli affollati dei disegni kafkiani, pagine spontanee nate sparse tra gli anni giovanili e supporti improvvisati di diari, retro di cartoline e angoli di giornali, popolate d’innumerevoli figurine nere ineffabili e inafferrabili, che richiamano la curiosa dimensione surreale della celebre mutazione ne La Metamorfosi narrativa.

Teresa la fosca