Eventi

Cinema: dal 28 settembre al cinema “NON CREDO IN NIENTE” di A. Marzullo

Bormio: la capitale dello sci alpino si prepara per la Coppa del Mondo e i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026
presentanoNON CREDO IN NIENTEun film diAlessandro MarzulloconDEMETRA BELLINA, GIUSEPPE CRISTIANO, RENATA MALINCONICO, MARIO RUSSO, LORENZO LAZZARINI, GABRIEL MONTESI, ANTONIO ORLANDO, JUN ICHIKAWA DAL 28 SETTEMBRE AL CINEMA
TRAILER
Dopo essere stato presentato in anteprima alla 59. Mostra
Internazionale del Nuovo Cinema di PesaroNon credo in niente,
opera prima di Alessandro Marzullo uscirà al cinema il 28 settembre.
Il film, prodotto e distribuito da Daitona e Flickmates, è interpretato
da: Demetra Bellina (Comedians, Gabriele Salvatores, 2021), Giuseppe Cristiano (Io non ho paura, Gabriele Salvatores, 2003; Come Dio
Comanda, Gabriele Salvatores, 2008), Renata Malinconico (Ovunque
tu sarai, Roberto Capucci, 2017), Mario Russo (Calibro 9, Toni D’Angelo, 2018; Una femmina, Francesco Costabile, 2021), Lorenzo Lazzarini 
(Love in the Villa, Mark Steven Johnson, 2022), Gabriel Montesi 
(Esterno Notte, Marco Bellocchio, 2022; Siccità, Paolo Virzì, 2022),
 Antonio Orlando (Il Primo Re, Matteo Rovere, 2017; Il Traditore,
Marco Bellocchio, 2018) e Jun Ichikawa (Cantando dietro i paraventi,
Ermanno Olmi, 2003; House of Gucci, Ridley Scott, 2021).Non credo in
niente è un viaggio notturno nell’anima di quattro ragazzi alla soglia dei trent’anni che non vogliono rinunciare alle proprie passioni, nonostante il loro progetto di vita stia prendendo una direzione diversa da quella che speravano…Sullo sfondo di una Roma deteriorata e decadente, vediamo
una giovane donna dai numerosi talenti artistici che per vivere fa la
hostess; un aspirante attore che si rifugia nel sesso occasionale e una
coppia di giovani musicisti che per sopravvivere sono costretti a
lavorare in nero in un ristorante.Un racconto corale e frammentario che, attraverso un’estetica di contrasti, restituisce il disagio e la frustrazione
dei trentenni di oggi. Con un rapido montaggio alternato e un abile gioco musicale, fatto di dissonanze e distorsioni, Alessandro Marzullo mette in scena proprio quella “liquidità” della società anticipata da Bauman.
Email inviata a tania.guaida.tg@gmail.comDisiscriviti