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Quote rosa Serie A: solo 1 dipendente su 6 è donna

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Quote rosa Serie A: solo 1 dipendente su 6 è donna

Dagli impieghi dirigenziali a quelli amministrativi, la presenza delle quote rosa negli organigrammi societari di Serie A è un tema che merita di essere approfondito, anche alla luce del crescente successo delle nazionali in rosa e di un aumento di interesse verso il calcio al femminile.

Qual è, ad oggi, la percentuale di donne che ricoprono ruoli dirigenziali, dalla presidenza alla presenza nei Cda dei club di massima categoria? Quali sono le mansioni più rappresentate dalle donne all’interno delle società calcistiche? Quante sono, inoltre, le quote rosa nei divesri dipartimenti aziendali?

Per rispondere a queste domande, in occasione della Festa della Donna, la redazione di Affidabile.org – blog che realizza ricerche e approfondimenti su temi di attualità sportiva – ha realizzato uno studio per fare il punto sulla presenza femminile nelle strutture aziendali dei club di Serie A.

I dati provengono dai siti ufficiali dei club, ad eccezione di Roma, Fiorentina e Napoli: per queste squadre, non essendo reperibili sui siti, sono stati tratti da Wikipedia.

Le donne negli organigrammi sono il 16,8% del totale

In totale 88 donne ricoprono vari ruoli nelle diverse aree societarie, corrispondenti al 16,8% dei ruoli negli organigrammi considerati complessivamente (521 ruoli).

Tra questa rosa di 88 donne con una carriera nei club calcistici, 28 rivestono ruoli dirigenziali, in qualità di ‘chief’ o ‘director’, membri dei Cda, dei collegi sindacali e dei comitati.

L’attività ai vertici dirigenziali corrisponde pertanto a un dato significativo rispetto al totale: la percentuale è infatti del 31,8% sul totale delle donne inserite negli organigrammi, e del 5,3% sul totale complessivo.

Escludendo i ruoli di ‘chief’ e ‘director’, la macrocategoria dei Cda, dei comitati e dei collegi sindacali assorbe al suo interno il 26,1% degli impieghi femminili, con 23 presenze. La stessa percentuale è quella relativa alle aree della segreteria e dell’amministrazione, mentre si scende al 17% nei rami aziendali del marketing, ufficio stampa e comunicazione, con 15 addette.

L’area della logistica, degli store, dello stadio e della biglietteria accorpa il 9% delle presenze femminili, con 8 donne attive, mentre quella che comprende finance, acquisti, purchasing e contabilità si attesta al 5,6%, per un totale di 5 donne in organigramma.

Le rappresentanze più basse si hanno nei comparti HR e legal, rispettivamente con 4 e 3 donne inserite nell’organico, ovvero il 4,5% e il 3,4%.

Si specifica, inoltre, che il 7,9% degli impieghi in organigramma fanno riferimento alla voce aggiuntiva “Altro”, area che raggruppa diversi ruoli per cui non è stata evidenziata rilevanza statistica: questa situazione riguarda 7 donne sul totale di 88.

Roma e Bologna le squadre con più quote rosa

Se si entra nel dettaglio, dati alla mano, è evidente che alcune squadre hanno più donne inserite nell’organico societario: tra queste spiccano Bologna, Frosinone e Sassuolo.

Il riferimento è alla presenza totale di donne in organico, senza considerare la percentuale di rappresentanza rispetto agli organigrammi complessivi.

Con 21 donne su 59 ruoli, è il Bologna la capolista della classifica per presenze femminili in organigramma. La composizione della squadra di lavoro femminile è distribuita tra le varie aree aziendali: 2 donne all’ufficio acquisti, 7 con mansioni amministrative, 4 alla lavanderia/biglietteria, 2 al marketing, una alla gestione del personale. E ancora, una risorsa femminile alla “Kids area”, una alla “Sustainability area”, una “Sustainability manager”, una incaricata alla segreteria e una alla comunicazione sportiva.

Secondo club nella classifica delle squadre con maggior numero di donne in società in assoluto spetta al Sassuolo, con 9 presenze femminili su un organigramma composto di 31 unità. Nello specifico troviamo 2 incaricate al front office, una alla biglietteria, 3 distribuite all’interno dell’ufficio stampa e dell’area digital, una alla segreteria amministrativa, una alla segreteria di direzione e, ultima ma non meno importante, il vice Presidente Veronica Squinzi.

Il terzo posto di quote rosa in organigramma spetta al Frosinone, con 8 donne su un totale generale di 40 ruoli: nel dettaglio, 2 sono le addette al “Frosinone Store”, una è responsabile degli eventi, una è impiegata alla segreteria giovanile, una alla biglietteria, 2 alla segreteria acquisti, e una svolge la professione di medico del lavoro.

Si piazza bene, in questa speciale top list, l’Hellas Verona, con 6 donne che lavorano per la società a vario titolo, mentre alcuni club di prestigio, come Lazio, Milan e Inter hanno appena 4, 4 e 3 donne rispettivamente in organigramma.

La classifica di cui sopra si basa sulla presenza di donne nel team aziendale in termini assoluti: le percentuali relative appaiono diverse se si confronta il numero di donne relazionato all’organigramma nel suo insieme: il Bologna detiene comunque una buona posizione, con una percentuale del 35,6% (59 ruoli totali in organigramma), il Sassuolo è al quarto posto con il 29% (31 ruoli totali) e il Frosinone si piazza al 20% (40 sono i ruoli totali in organico).

Se si distingue la classifica per presenza di donne in termini assoluti da quella in termini percentuali, la situazione appare diversa.

A questo proposito una situazione particolare è quella della Roma: come si sa la squadra è stata tra le prime a includere delle donne ai vertici aziendali, da Flora Viola a Rosella Sensi. Ad oggi il 44,4% della forza lavorativa aziendale è composto da donne, 4 su 9 ruoli totali. Si precisa, tuttavia, che in questo caso l’organigramma è stato preso da Wikipedia, in quanto non reperibile sul sito ufficiale della squadra.

Solo 1 dirigente su 18 è donna

Non è solo il totale delle donne che lavorano nelle società calcistiche a parlare di inclusività e parità, ma anche il tipo di mansione ricoperta.

I ruoli dirigenziali, ovvero quelli di ‘chief’, ‘director’, nei Cda, nei comitati e nei collegi sindacali, sono affidati a 28 donne sul totale delle squadre di Serie A considerate: la percentuale è dunque del 31,8% delle donne in organigramma, ma si abbassa al 5,3% sul totale, dato comprensivo dei colleghi uomini.

Tra le donne ai vertici dei club, troviamo Jacqueline Baudit, vicepresidente del Napoli, e Veronica Squinzi, vicepresidente del Sassuolo, ma anche Rebecca Corsi, vicepresidente e amministratore delegato dell’Empoli.

Altri nomi di spicco sono quelli di Simona Gioè, direttore generale dell’Hellas Verona e Lina Souloukou, amministratore delegato della Roma.

CdA, segreteria ed amministrazione i settori territorio delle donne

Se la percentuale di donne impegnate in ruoli manageriali o dirigenziali nei club di Serie A non è ancora ai massimi livelli di rappresentanza, Cda e segreteria/amministrazione sono settori interni che vedono rispettivamente la presenza di 23 donne, e dunque una percentuale sul totale di donne pari al 26,1% (il 52,2%, accorpando il dato).

Tra queste, Daniela Gozzi è direttore operativo del Monza, mentre Laura Belli è direttore amministrativo del Napoli. Tra alcuni degli impieghi nei Cda, troviamo anche Silvia Carofalo, consigliere di amministrazione del Lecce, Silvia Venturini e Monica Squinto, entrambe nel Consiglio di sorveglianza della Lazio.

Ben tre, inoltre, sono le donne del Comitato nomine e remunerazioni della Roma: la presidente Benedetta Nava e i membri dello stesso comitato, Mirella Pellegrini e Ines Gandini, queste ultime ricoprono un ruolo anche nel Comitato per il controllo interno e la gestione dei rischi.

Tre sono anche le donne occupate in posizioni di rilievo all’interno dell’organico dell’Inter: Ying Ruohan è membro del Cda, mentre Maria Carlotta Moratti e Barbara Biggi sono rispettivamente presidente e consigliere di “Inter Futura”.

Se si allarga il campo ai ruoli di segreteria e dell’amministrativo, diverse sono le mansioni rivestite dalle donne nei vari club: si va dalla Segreteria acquisti, con Maria e Anna Fanfarillo nel Frosinone, fino alla Segreteria amministrativa, con Valentina Comparini e Patricia Marcantoni nell’Hellas Verona, passando per Chiara Zuppardo, Segretario sportivo del Torino.

Tre sono le donne dello staff amministrativo della Salernitana, ovvero Gabriella Borgia, Maria Vernieri e Paola Palmieri (Segreteria agonistica e Amministrazione biglietteria), mentre due sono le addette alle Segreterie di direzione e amministrativa del Sassuolo, ovvero, rispettivamente Alessandra Marnati e Rossana Nadini.

Sassuolo ed Empoli, quando l’amore per il calcio è una tradizione di famiglia

Restando al Sassuolo, la squadra rappresenta uno dei casi in cui la passione per il calcio viene tramandata di padre in figlia, insieme al passaggio di testimone di ruoli dirigenziali.

Ad oggi la vicepresidente della squadra è infatti Veronica Squinzi, figlia dell’ex patron Giorgio, alle redini del club dal 2002 fino al 2019, anno della morte. Con Squinzi il Sassuolo è passato dalla Serie C2 alla Serie A, qualificandosi anche per l’Europa League nel 2016. La stessa Squinzi, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, dichiara apertamente tutto il suo amore per la squadra e il proprio impegno verso ulteriori successi.

Anche l’Empoli ha come vicepresidente e amministratore delegato Rebecca Corsi, figlia di Fabrizio, storico presidente che ha portato la squadra in Serie B nel 1996, senza mai più scendere al di sotto di questo traguardo e, anzi, disputando anche 14 campionati di Serie A e una Coppa UEFA. La Corsi, oltre all’incarico dirigenziale, è consigliere della Lega Calcio, la prima a ricoprire questo ruolo, almeno dopo Rosella Sensi.

Non solo: il vicepresidente del Napoli è ad oggi la svizzera Jacqueline Baudit, moglie di Aurelio De Laurentiis, presidente della società sportiva dal 2004. I figli della coppia, Luigi ed Edoardo, sono rispettivamente membro del Cda e Team Manager della squadra, mentre la figlia Valentina ha deciso di non seguire le orme di famiglia.

Nell’area HR e Legal rispettivamente il 4,5% e il 3,4% di quote rosa

Ancora una curiosità che emerge dalla ricerca e dalla comparazione dei dati raccolti: tra le aree lavorative meno rappresentate dalle donne troviamo quella legale, che assorbe il 3,4% del totale delle risorse in organigramma. Francesca Miele è alla Direzione legale e contenziosi della Lazio, mentre Francesca Muttini è Legal Director del Milan e Elena Covelli è Direttrice degli Affari Legali della Fiorentina.

Anche l’area HR, connessa alla gestione delle risorse umane, vede solo 4 donne impiegate al suo interno, corrispondenti al 4,5% sul totale delle mansioni femminili in organigramma. Nel dettaglio, Agata Frigerio è HR Director del Milan, Daniela Fenu è Responsabile della Contabilità e del Personale nell’organico del Cagliari, Greta Bodino è Chief People, Culture & Sustainability Officer alla Juventus e Daniela Fortini riveste un incarico di gestione del personale nel Bologna Calcio.

Come abbiamo raccolto i dati

La metodologia di raccolta dei dati si è basata sugli organigrammi riportati sui siti ufficiali delle squadre e dunque include tutti i ruoli presenti, ad eccezione dello staff tecnico in quanto non rientrante negli obiettivi della ricerca.

Si specifica che i dati riguardanti Napoli, Fiorentina e Roma provengono dal sito di Wikipedia, in quanto nei siti ufficiali dei club non sono stati reperiti gli organigrammi di riferimento.

Fonte: https://affidabile.org/news/quote-rosa-negli-organigrammi-di-serie-a-solo-1-dipendente-su-6-e-donna/