[Studio] Tariffe dei traghetti in Europa: l’Italia è il 6° paese più caro d’Europa, con un aumento del +10%
Ecco i punti chiave evidenziati da questo studio a livello europeo:
- Le traversate in traghetto verso la Tunisia, la Lituania, la Lettonia, la Polonia e la Svezia presentano l’indice di prezzo più basso.
- Al contrario, le traversate in traghetto verso la Turchia, il Regno Unito e il Marocco presentano gli indici di prezzo più elevati.
- I collegamenti tra Grecia e Turchia e quelli tra Marocco e Spagna sono in proporzione i più costosi in Europa.
- I collegamenti tra Germania e Lituania o Lettonia sono i meno costosi in relazione alla distanza percorsa.
- Più la traversata è breve, più è costosa.
- In tutta Europa, i prezzi sono mediamente più alti da luglio a settembre. Sono anche leggermente più alti nei fine settimana.
E l’Italia?
- L’Italia è il 5° Paese più costoso in Europa per viaggiare in traghetto (6° nel 2023).
- Con un aumento del 10% dell’indice dei prezzi, è uno dei Paesi europei che ha registrato l’incremento maggiore.
- I collegamenti tra Italia e Malta e le rotte nazionali sono in media quelli con l’indice di prezzo più alto.
- Le rotte nazionali e quelle verso Tunisia, Marocco e Spagna hanno registrato i maggiori aumenti di prezzo nel corso dell’anno (tra il +3,9% e il +11%).
- La linea di traghetti da Santa Marina Salina a Rinella, sull’isola di Salina, è una delle più care in Italia.
- Le rotte che collegano Barcellona da Civitavecchia e Porto Torres sono le più economiche del Paese in relazione alla distanza percorsa.
- Per saperne di più e per accedere a tutti i risultati e ai grafici dello studio, visitate questa pagina:
- https://www.vivanoda.it/study-ferry/ferry-prices-europe-it-it.html
Informazioni su Vivanoda
Vivanoda è una piattaforma web che facilita la ricerca di biglietti per traghetti, treni, pullman e aerei per viaggiare in Europa. Lanciato nel 2013, il sito ha ricevuto riconoscimenti dalla Commissione Europea, dall’Unione Internazionale delle Ferrovie e dal gruppo assicurativo Groupama.
fonte
Nicolas PELLIER