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SERVATI, LA START UP DELLE SCARPE 3D RICICLABILI AVVIA LA FACTORY E LANCIA DUE NUOVI MODELLI

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SERVATI, LA START UP DELLE SCARPE 3D RICICLABILI OTTIENE 350 MILA EURO DI FINANZIAMENTO 

Due giovani di Lecce fondano la factory del futuro all’interno del distretto di Casarano: quindici stampanti 3D per un progetto circolare. A ottobre sul mercato due nuovi modelli in edizione limitata da cento pezzi l’uno. I due founder: “Proponiamo scarpe disassemblabili e riciclabili: usati solo gomma e poliestere, i materiali possono essere riutilizzati per produrre nuovi accessori”
 


Una scarpa riciclabile al 100%, realizzata con materiali che vengono poi riutilizzati per iniziare un nuovo ciclo di produzione. È questa l’idea che ha fatto nascere la start up “Servati” in provincia di Lecce, precisamente nell’ecosistema del distretto industriale di Casarano. I founder sono due giovani pugliesi, Matteo Di Paola, classe 1997 laureato in economia, che si occupa di amministrazione e gestione, e Marco Primiceri, classe 1998, laureato in design e comunicazione visiva, che segue il reparto stile e lo sviluppo dei prodotti. 
I due giovani imprenditori pugliesi hanno ideato un modello di economia circolare secondo cui le scarpe al termine dell’utilizzo, possono essere disassemblate: i componenti del vecchio paio di sneakers vengono riciclati per nuove produzioni. Merito di un brevetto depositato nel 2022 che tutela l’incastro tra suola e tomaia che permette alla scarpa di reggersi unita senza l’uso di colle o cuciture irreversibili. 
Il prodotto è dunque formato soltanto da due elementi che corrispondono ad altrettanti materiali: la gomma e il poliestere, totalmente riciclabili. Non si utilizzano colle, non si utilizzano solventi chimici, non si utilizzano termoadesivi. 
“Stiamo costruendo una factory del futuro, un ambiente dove la tecnologia supporta l’ingegno e la creatività delle persone”, spiegano i due founder. “La nostra struttura è equipaggiata con oltre 15 macchine di stampa 3D, potenziate da software di intelligenza artificiale che migliorano la qualità della produzione. Grazie a scanner 3D all’avanguardia, possiamo velocizzare i processi di reverse engineering, ingegnerizzando nuovi modelli a partire da prototipi fisici esistenti. L’uso di laser avanzati consente, inoltre, di offrire un servizio di personalizzazione su misura per i nostri clienti”. 

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