Un terzo degli italiani confessa di ignorare i termini di servizio di app e servizi online
Burnout da privacy: Troppo stanchi per proteggere la nostra vita online?
Un terzo degli italiani ammette di ignorare i termini di servizio di app e servizi online perché non vuole perdere tempo.
In occasione del Data Privacy Day, che si celebra il 28 gennaio, la società di cybersecurity NordVPN ha condiviso nuove informazioni sui rischi per la sicurezza derivanti da un uso poco attento delle app.
Secondo i dati del National Privacy Test (NPT), per tutto il 2024, il 28% degli italiani non ha prestato attenzione alle Informative sulla privacy presenti nelle app scaricate. Con un utente medio di smartphone che ha più di 80 app installate, il rischio di violazione dei dati diventa considerevole.
“Mentre online si continua a dibattere su cosa valga di più, se i dati, il petrolio o la terra, nel campo della cybersecurity la risposta è inequivocabile: i dati”, afferma Adrianus Warmenhoven, esperto di cybersecurity di NordVPN.
“A differenza dei beni fisici, i dati possono essere copiati, rubati, danneggiati o venduti senza lasciare tracce visibili, con gravi rischi finanziari e di reputazione. Le app sono spesso il canale principale attraverso il quale queste informazioni personali sensibili vengono perse, a causa di autorizzazioni ignorate, mancati aggiornamenti, software dannosi e condivisione non autorizzata dei dati”, spiega Warmenhoven.
Le app che ignori rappresentano un pericolo per i tuoi dati personali
La disponibilità di app sulle principali piattaforme è enorme. L’Apple Store conta attualmente circa 1,8 milioni di app, mentre il Google Play Store ne offre circa 3,3 milioni per il download. Con una tale varietà, è facile ignorare o sottovalutare i possibili rischi.
Purtroppo, lo studio ha rilevato che il 28% degli italiani non presta attenzione alle condizioni delle app o alle politiche dei servizi online perché non vuole perdere tempo con lunghe informazioni legali. Il 64% ignora le politiche di sicurezza dei dati, il 43% bypassa quelle sulla condivisione dei dati con terzi e il 56% non legge mai le politiche relative alla raccolta dei dati.
È interessante notare che i più giovani, di età compresa tra i 15 e i 29 anni, mostrano meno interesse nel leggere i termini e condizioni rispetto alle generazioni più anziane. Tuttavia, in tutte le fasce d’età, la percentuale più alta di individui è interessata alle politiche relative alla condivisione dei dati con soggetti di terze parti.
Al contrario, la situazione dei permessi delle app mostra una maggiore cautela. Solo il 6% degli italiani concede alle app l’accesso illimitato a funzioni come la posizione, il microfono e i contatti. La maggioranza, l’88%, consente solo l’accesso necessario per le funzionalità dell’app.
Inoltre, sebbene ritardare gli aggiornamenti di software o app possa sembrare una scelta innocua, non lo è: il 29% degli italiani li rimanda regolarmente, aumentando così il rischio di vulnerabilità. “Gli aggiornamenti software sono cruciali poiché risolvono le falle di sicurezza e proteggono i dati. Mantenendo il software aggiornato, non solo si tutela la sicurezza delle proprie informazioni, ma si proteggono anche i propri contatti da potenziali attacchi di phishing, che sfruttano le vulnerabilità delle app obsolete”, afferma Warmenhoven.
Consigli degli esperti su come proteggere la privacy nelle app
Secondo un altro studio di NordVPN, quasi l’87% delle app per Android e il 60% di quelle per iOS richiedono l’accesso a funzioni del dispositivo che non sono strettamente necessarie per il loro funzionamento.
“La maggior parte degli utenti concede queste autorizzazioni senza leggere i termini e condizioni, permettendo involontariamente alle app di monitorarli. Ciò può comportare violazioni dei dati e furti di informazioni personali, che potrebbero poi essere utilizzate a loro discapito”, spiega Warmenhoven.
Per proteggere la privacy all’interno delle app, Adrianus Warmenhoven suggerisce queste misure preventive:
- Scarica sempre le app dagli store ufficiali, poiché quelli non ufficiali potrebbero non garantire la sicurezza delle app prima della pubblicazione, aumentando il rischio di modifiche da parte di criminali.
- Familiarizza con le autorizzazioni per i dati richieste dalle app. Esamina e regola queste autorizzazioni se necessario, in particolare quelle sensibili come l’accesso alla fotocamera, al microfono, alla memoria, alla posizione e all’elenco contatti.
- Prima di scaricare un’app, leggi l’informativa sulla privacy per capire quali informazioni vengono tracciate e condivise con soggetti di terze parti. Se il livello di privacy non è soddisfacente, prendi in considerazione un’alternativa.
Esempi dall’Apple Store di app come Instagram e YouTube, che mostrano chiaramente quali dati vengono utilizzati da queste app per tracciare l’utente e quali informazioni vengono associate al suo profilo.
- Limita l’accesso alla posizione solo durante l’utilizzo dell’app ed evita di utilizzare gli account dei social media per accedere, perché ciò può consentire uno scambio di dati non necessario.
- Elimina le app inutilizzate per evitare che raccolgano dati in background.
Metodologia: Il National Privacy Test è un’indagine ad accesso libero, che consente a chiunque in tutto il mondo di sottoporsi al test e di confrontare i propri risultati con quelli globali. Nel 2024, 33.562 intervistati di 181 Paesi hanno risposto a 23 domande che valutavano le loro competenze e conoscenze in materia di privacy online.
SU NORDVPN
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