WORKSHOP A TENUTA DI ARTIMINO
INES PESCE- DARUMA STUDIO
PRESENTA
STORIA DI VILLA MEDICEA “LA FERDINANDA”
Aperta sui colli e sui vigneti del Montalbano, Villa Medicea “La Ferdinanda” fu costruita nel 1596 per volere del Granduca Ferdinando I de ‘Medici, su disegno di Bernando Buontalenti. La villa rappresentava un luogo dedicato all’otium umanistico delle arti e della poesia.
Ferdinando I de’ Medici, in seguito alla morte di Francesco, rinunciò al cardinalato e cercò di portare avanti la politica del fratello. A lui si devono grandi opere oltre che la commissione della Villa dei Cento Camini, così chiamata per i numerosi camini che sporgono dalla sommità dell’edificio e che la rendono unica. Non solo un vezzo artistico del Buontalenti per movimentare un po’ l’architettura austera dell’edificio, i camini avevano anche una loro ragione d’esistere: riscaldare.
Fin da subito la Villa non aveva giardino ma era lo stesso Barco Reale il parco della Villa, ovvero l’ampia bandita di caccia appartenente alla famiglia Medici, che nel 1626 venne chiusa e cinta da un muro lungo 32 miglia di cui ancora oggi sono visibili alcuni resti e una porta. Singolare è l’aspetto architettonico dell’edificio, con una componente militare che dona austerità e maestosità, alleggerita da elementi più eleganti come la sinuosa scalinata d’ingresso in pietra serena.
Nei secoli fra le mura de “La Ferdinanda” sono passati nomi illustri. Ad esempio nel 1608 Galileo Galilei venne invitato da Ferdinando I per istruire “nelle matematiche” il figlio Cosimo. Anche Leonardo da Vinci sembra che frequentasse la proprietà: e non è un caso se nell’antica cucina delle Cantine Granducali si può ancora oggi ammirare il girarrosto da lui disegnato. Nelle sale della Villa, nella loggia e nella deliziosa cappella sono ben conservati gli affreschi coevi alla struttura, realizzati da Domenico Cresti detto il Passignano e da Bernardino Poccetti.
VILLA “LA FERDINANDA” OGGI
La Villa dei Cento Camini è Patrimonio Unesco dal 2013, insieme alle altre Ville e Giardini medicei e mantiene intatto il suo fascino originale. Si accede dal portone principale, subito sotto lo stemma mediceo, che guarda verso la città di Firenze. I due torrioni della facciata sono tagliati a metà, terminando con due terrazze che davano alla famiglia dei Medici un privilegiato punto di controllo sui loro possedimenti. Le due sale al pian terreno erano gli alloggi dei Lanzi (dei guardiani) ma anche di ospiti e forestieri.
Al piano nobile, si possono ammirare quelle che furono le stanze del Granduca e della moglie Cristina di Lorena, nipote di Caterina de’ Medici. La Sala dell’Orso, così come viene chiamata oggi, è arricchita da tre eleganti raffigurazioni ad affresco al centro della volta. Sulla sinistra troviamo le stanze dell’appartamento della Granduchessa, ciascuna delle quali reca al soffitto un affresco del Passignano. Sull’altro lato della Villa troviamo invece la Sala del Leone, un tempo Salone delle Guerre: ha le pareti decorate da arazzi e ospita le copie delle lunette di Giusto Utens, raffiguranti le proprietà medicee.
L’ultimo piano – quello che ospita il Salone del Toro e l’Annunziata, oltre che oggi gli uffici – era destinato a principesse, personale di servizio, cugini del Granduca e ad altre figure della corte medicea. Degni di nota sono i camini, disseminati in tutta la struttura, disegnati da Bernardo Buontalenti e realizzati in preziosi materiali come marmi e pietra serena. La Villa è famosa anche per la sua bella scalinata a coda di rondine che dalla Loggia dei Paradisi posa soave sul giardino in direzione del borgo di Artimino.
IL MIO WORKSHOP A TENUTA DI ARTIMINO
Il panorama che si apre agli occhi posizione dalla Villa d’Artimino è da togliere il fiato. Si vede il borgo di Artimino, costruito nell’antica era etrusca e che oggi mantiene quasi intatto il suo impianto medievale. Ma anche la vallata, il lungo viale alberato, la pieve romanica di San Leonardo e le olivete a ricamare i dolci declivi. La bellezza del posto si coniuga con la ricchezza delle proposte, così da rendere ogni evento unico e indimenticabile. Realizzare il mio Workshop di Wedding Marketing nella Tenuta di Artimino è una perfetta sintesi fra i comfort di oggi e la bellezza senza tempo.