Teatro

MI SA CHE FUORI È PRIMAVERA: torna in scena lo spettacolo teatrale tratto dal libro di Concita De Gregorio

MI SA CHE FUORI È PRIMAVERA

Spettacolo tratto dall’omonimo libro di Concita De Gregorio

Progetto di Giorgio Barberio Corsetti e Gaia Saitta

Adattamento teatrale Gaia Saitta

Regia Giorgio Barberio Corsetti

Con Gaia Saitta

Scene Giuliana Rienzi

Video Igor Renzetti

Luci Marco Giusti

Suono Tom Daniels

Costumi Frédérick Denis

Staff Olimpia Nigris Cosattini

Paolo Monaci Freguglia

Stefania Capitani

Francesca Saracino

Margherita del Priore

Ottavia Nigris Cosattini

Ilaria Ricci

Tiziano Di Russo

Una Produzione di Fattore K.

In collaborazione con Collectif If Human

Lo spettacolo è parte del progetto EU Collective Plays! Project co-funded by the Creative Europe Programme of the European Union

L’iniziativa è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE.

28-29-30 Settembre 2019

ore 18:30-20:00 incontri-eventi formativi sulla tematica della “VIOLENZA” (ingresso libero)

alla presenza di professionisti del settore tra i quali la

Dott.ssa Roberta Bruzzone (28 Settembre), Concita De Gregorio (29 Settembre)

e Paola Natalicchio (30 Settembre)

ore 21:00 spettacolo teatrale “Mi sa che fuori è primavera” (ingresso €5,00)

GIARDINI di

VILLA CARPEGNA

Ingresso:

Piazza di Villa Carpegna – Roma

Dimenticare, ricordare.

Etimo, radice: mente, cuore.

Se dimentichi allontani dalla mente. Se ricordi riporti al cuore.

La storia di Irina Lucidi è tristemente nota alla cronaca. Irina è una donna alla quale un giorno sono sottratte dal marito le due figlie gemelle di sei anni. L’uomo si uccide e le bambine non saranno mai più ritrovate.

Cinque anni dopo la tragedia, Irina decide di raccontare la sua storia alla giornalista e scrittrice Concita De Gregorio. Dalla toccante testimonianza nasce Mi sa che fuori è primavera, libro denso e delicato della De Gregorio.

Di fronte alla perdita delle figlie, in un perenne stato di assedio come lo definisce lei stessa, Irina racconta come si ritrovi a sopravvivere alla sua vita di dopo, senza cedere alla

tentazione di sparire lei stessa.

“Io sono viva. Il dolore da solo non uccide.

C’è bisogno di essere felici per tenere testa a questo dolore inconcepibile.

C’è bisogno di paura per avere coraggio.”

“Ho pensato di aver amato molto e che non avrei amato mai più. Mi sbagliavo.”

La resistenza di Irina è un atto di amore.

Ci troviamo di fronte ad un superbo ritratto di una donna dei nostri giorni che, di fronte ad un’esperienza che porta i tratti antichi della tragedia greca, riesce a ricucire i pezzi della sua vita e di se stessa.

Gaia Saitta e Giorgio Barberio Corsetti propongono la versione teatrale e partecipativa del libro.

In scena, la nostra Irina – interpretata da Gaia – ritrova tra il pubblico i personaggi principali della storia della sua vita. Indagine in diretta e poesia intima avanzano in parallelo, con la complicità del pubblico che diventa protagonista della rappresentazione.