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RITORNANO I SAPORI AUTUNNALI DELLA VALCHIAVENNA

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RITORNANO I SAPORI AUTUNNALI DELLA VALCHIAVENNA
Le proposte enogastronomiche della Valle per accogliere l’arrivo dell’autunno, tra ricette antiche, tradizioni locali ed eventi

Le temperature miti e il minor afflusso di turisti tipici del mese di settembre, permettono di godesi gli ultimi giorni d’estate prima di accogliere a braccia aperte la stagione più colorata dell’anno. E la Valchiavenna è il luogo perfetto dove trascorrere questi ultimi momenti di relax circondati da natura incontaminata, paesaggi mozzafiato ma soprattutto sapori autentici.

È, infatti, ormai arrivato il momento di abbandonare i piatti freschi dell’estate e dare il benvenuto ai sapori autunnali tipici della Valle, che da sempre regala esperienze enogastronomiche all’insegna della tradizione e del buon gusto, grazie ai numerosi prodotti, appuntamenti e ricette che sanno scaldare il cuore e le prime giornate fresche dell’anno.

Anche questo settembre torna a Chiavenna l’evento gastronomico più atteso dell’anno: la Sagra dei Crotti, giunta ormai alla sua 61° edizione. La manifestazione, iniziata sabato 4 e domenica 5, per poi continuare anche il weekend dell’11 e 12, da sempre rappresenta un momento conviviale dove assaporare le prelibatezze della Valchiavenna. Quest’anno, nel pieno rispetto delle regole vigenti per il contenimento della pandemia, si presenta con la sola formula dei percorsi enogastronomici “Andèm a Cròt” che accompagneranno i più curiosi (e golosi!) alla scoperta di alcuni crotti privati a Chiavenna e dintorni, nascosti negli angoli più suggestivi.

Per poter partecipare all’evento sono necessari la prenotazione obbligatoria e il Green Pass, nel rispetto delle normative e delle misure anti Covid-19.

Per maggiori informazioni: https://www.sagradeicrotti.it/

Uno dei motivi più in auge per visitare Chiavenna sono, infatti, i rinomati “crotti”: cantine naturali formatesi sotto i massi di antiche frane da cui spira il “sorél”, una corrente d’aria a temperatura costante, fresca d’estate e tiepida d’inverno, che rende l’ambiente ideale per la maturazione del vino e la stagionatura di salumi ed insaccati. Alcuni crotti sono aperti al pubblico e sono diventati ristoranti dove viene offerta una cucina genuina e ricca di tradizione in un ambiente tipico a cui non manca un tocco di raffinatezza, per un vero e proprio viaggio gustoso alla scoperta del territorio, tra salumi misti, dove non manca mai la “brisaola”, il violino di capra e il bitto, un ottimo formaggio di alpeggio.

Tra i prodotti tipici del territorio non può mancare l’inconfondibile “Brisaola”, regina indiscussa che vanta una storia di ben oltre 600 anni. Infatti, già nel 1400 le botteghe locali producevano la “carne salada” a cui si è poi dato il nome di brisaola (derivato per alcuni dà “brisa”, una ghiandola bovina molto salata, per altri invece da “brasa” ovvero brace in dialetto). Diversa dalla bresaola valtellinese non solo per la vocale, ma anche perché nella preparazione ci sono anche erbe di montagna, aromi, vino e il vento dei crotti della Valchiavenna, che le conferiscono un gusto e un profumo unico. Buona da sola o in compagnia di sciatt, funghi e pane di segale, quale occasione migliore che regalarsi un weekend d’autunno in Valchiavenna per conoscere e gustare questa prelibatezza locale?

Ma la Valle non è conosciuta solo per i salumi, ci sono anche una ricca selezione di formaggi d’alpe, dal Montespluga al Bitto Dop, con il quale si preparano gli gnocchetti valchiavennaschi, il delizioso e dolce miele, frutto del paziente lavoro degli apicoltori, ma anche numerosi dolci sfiziosi, come gli inimitabili “Biscotìn de Pròst”, da più di cent´anni presente sulle tavole Valchiavennasche, la “Torta Fioretto” chiamata così per i fiori secchi di finocchio che, proprio in queste zone, venivano chiamati “fioretti”, e la “Torta Madesimo”, che prende il nome da una delle località più importanti della Valchiavenna (Madesimo appunto) e ha un inconfondibile aroma di grano saraceno e mirtilli che profuma di casa in montagna.

Ecco la ricette e qualche piccolo consiglio per realizzare la Torta Madesimo ad hoc (e secondo la tradizione) anche a casa.

Ingredienti

  • Farina di grano tenero “00”
  • Farina di grano saraceno
  • Burro
  • Margarina
  • Zucchero
  • Miele
  • Lievito
  • Noci
  • Marmellata di Mirtillo

Preparazione
Mescolare 5 uova fresche con una scodella di zucchero fino, un intero panetto di burro e uno di margarina. Aggiungere 3 scodelle di farina “00” e una scodella di farina di grano saraceno, noci a piacere. Tirare la pasta in una tortiera ala quale si aggiungerà la marmellata di mirtillo, ricoprire con la stessa pasta e infornare a 180°.

La cucina valchiavennasca è un vero e proprio ventaglio di proposte tra Crotti, ristoranti tipici e ambienti raffinati, che creano il connubio perfetto tra l’esaltazione dei prodotti del territorio, la fedeltà alla tradizione e la curiosità per l’innovazione.

Per maggiori informazioni:
www.valchiavenna.com
www.madesimo.eu

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