Alt(r)o Festival ValMalenco: mai visti così tanti ‘Camminatori Erranti’
ALT(R)O FESTIVAL
SOLE E PIOGGIA, EVVIVA!
I “CAMMINATORI ERRANTI”
CHE HANNO PARTECIPATO SONO RADDOPPIATI RISPETTO
ALLA EDIZIONE 2019
E IL 60 PERCENTO HA “SCOPERTO” LA VALMALENCO
Grande, grandissimo interesse ha destato la due giorni di immersione nella natura, cammini, sport, laboratori e spettacoli per “camminatori erranti”, curiosi e aperti allo stupore.
Il festival si è svolto nel fine settimana (25 e 26 settembre) e ha pienamente raggiunto l’obiettivo di far conoscere la Valmalenco fuori dagli schemi consueti, facendo scoprire angoli nascosti e facendo dimenticare la necessità di avere una meta: la montagna che ha significato anche senza il raggiungimento della vetta.
Neppure il maltempo di domenica ha fermato i tanti camminatori, oltre 400, di cui più del 60% provenienti dalla Lombardia e alla loro prima esperienza immersiva nel festival, e tantissimi bambini e ragazzi (più di 300) delle scuole della zona hanno seguito i laboratori che sono stati organizzati per loro.
Gli organizzatori sono felicemente stupiti del seguito che ha avuto l’iniziativa.
“L’occasione di immergersi nella natura e di (ri)scoprirla lentamente passo dopo passo con l’aiuto di autori, artisti e guide del territorio, che hanno facilitato uno sguardo diverso, insolito, curioso e connesso con il luogo, ha destato molto interesse e attenta partecipazione.
Le giornate erano a prenotazione obbligatoria e a numero chiuso, ci sono state pochissime defezioni e chi non ha fatto in tempo a prenotarsi ha cercato comunque un modo per seguire i cammini. Al centro dell’esperienza coinvolgente è il percorso stesso, arricchito da stimoli visivi, sonori, appuntamenti diffusi, incontri umani che conducono il viandante ad assaporare ogni luogo per la sua unicità e bellezza, osservando con occhi nuovi ciò che lo circonda e con un rinnovato rispetto per la montagna.” -Commentano gli organizzatori -Esperienze dirette e suggestioni utili a scoprire dettagli e allenare l’attenzione hanno consentito di mettersi a tu per tu con alberi, fiori, animali, pascoli, rocce e segni del passato. Nuovi suggerimenti di percorso hanno aiutato a conoscere, riflettere, mettere a fuoco il rapporto con questa vallata e le vite che la abitano. Ad abbracciare la “natura”, che per fortuna regna ancora sovrana in buona parte di questi spazi, per iniziare a comprendere che prendersene cura significa, in fondo, curare noi stessi”
L’idea del Festival nasce da un gruppo di amici residenti, sportivi, professionisti dell’accompagnamento in natura, comunicatori e artisti che vivono e continuano a esplorare questi luoghi. Il progetto è supportato dalle amministrazioni comunali di Chiesa in Valmalenco, Lanzada, Torre S. Maria e Sondrio, dalla Comunità Montana di Sondrio e dal BIM. Organizzato da Valmalenco Verticale, in collaborazione con Condivisa, Vendül e Proloco di Chiesa in Valmalenco.
L’itinerario è iniziato da Sondrio (297 mt) per risalire la Valmalenco fino a Chiareggio (1601m) e Campagneda (2087m) ma in modalità slow: ciascuno ha potuto prendersi il proprio tempo per esplorare, fare deviazioni, incontrare, ascoltare e vivere sensazioni.
Il programma della due giorni si è cosi svolto:
il sabato a piedi da Sondrio si è saliti in Valmalenco lungo la traccia del sentiero Rusca (antica Cavallera del muretto). Cammino completo, partenza Sondrio, ponte del Gombaro, sabato alle 9.00, arrivo a Chiesa in Valmalenco alle 17.30 circa.
Lungo il tragitto numerosi incontri con autori e artisti. Cinque tratte per cinque autori: Paolo Novellino e le sue mappe sonore; Tiziano Fratus e i dialoghi interiori con i patriarchi arborei; Andrea Mori per un momento di conoscenza intima tra persona e territorio; Gianni Manfredini e i dialoghi semiseri con il mondo vegetale. E, infine, l’entomologo e scrittore Gianumberto Accinelli che ama raccontare le storie di natura alla radio: “Il volo del mattino” a Radio Deejay e “Ovunque6” a Rai Radio 2.
Nel pomeriggio a Chiesa in Valmalenco si sono tenuti laboratori per i bambini, di gioco e musica in natura ed equilibrio con la slackline (aperti a tutti). E lo spettacolo teatrale diffuso diretto da Stefano Scherini e Giovanna Scardoni con gli allievi della scuola Civica di Sondrio, “Passo dopo passo. Storie per un sentiero”.
La domenica ci sono state tre diverse escursioni: con Valeria Mosca, maestra del foraging, alla ricerca delle erbe selvatiche verso il lago Palù; con Andrea Mori, alla scoperta dei racconti legati a luoghi e alpeggi abbandonati; con Michele Comi, alla ricerca del sentiero che non c’è, verso gli alpeggi del pizzo Scalino. Nel pomeriggio altri laboratori per i bambini e il maestro di Yoga-arrampicata Alberto Milani.
Parallelamente ai cammini l’esplorazione del territorio è continuata con l’arrampicata sui massi disseminati lungo la ciclabile da Sondrio a Lanzada con il supporto dell’ASD Valmalenco Verticale e con le escursioni in e-bike e MTB con ASD Bikebernina (di particolare interesse il percorso verso l’alpe Colina per ascoltare il bramito dei cervi).
In ultimo la sempre coinvolgente esplorazione dei funamboli di Slack line Bologna che hanno collegato con una highline sospesa a 200 mt da terra e lunga 800 mt i due versanti della vallata.
L’esperienza appena conclusa ha dato una forte carica di energia e positività e dunque si sta già pensando con entusiasmo alla prossima edizione.
Per informazioni: info@altrofestivalvalmalenco.it
fonte
Ufficio stampa
ELLECISTUDIO