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FOCUS SULLA RICERCA PRESENTATA IN OCCASIONE DEL “BCI FORUM” Scelgo online, compro in negozio: dalla ricerca “Taste Tomorrow” di Puratos la definizione delle tendenze nel prossimo futuro nel settore alimentare

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FOCUS SULLA RICERCA PRESENTATA IN OCCASIONE DEL “BCI FORUM”

Scelgo online, compro in negozio: dalla ricerca “Taste Tomorrow” di Puratos la definizione delle tendenze nel prossimo futuro nel settore alimentare

L’estrazione italiana della ricerca, effettuata in 44 Paesi, dimostra come l’attenzione ad ambiente e salute diventi sempre più centrale. Si conferma, anche dopo il “lockdown”, l’interesse per il “fai da te” in cucina per i prodotti da forno e pasticceria. In Italia 4 persone su 100 fanno acquisiti nel settore food tramite piattaforme web, a livello mondiale la media è del 12%

Sempre più digital, ma ancora attento al commercio di prossimità. Questo il consumatore delineato dalla ricerca che Puratos ha condotto in collaborazione con Ipsos per analizzare i nuovi trend, i gusti e le preferenze dei consumatori nei settori di punta della multinazionale belga, la cui sede italiana è a Parma: prodotti per la panificazione, la pasticceria e il cioccolato. Il rapporto “Taste Tomorrow” 2022 è stato presentato oggi, giovedì 29 settembre, allo Spazio Davide Campari di Sesto San Giovanni (Milano) in occasione del BCI Forum, l’appuntamento annuale che dal 2003 Puratos dedica allo studio del consumatore come base per la progettazione di un’innovazione sostenibile. Si tratta di un articolato report, particolarmente apprezzato dagli operatori di settore, che parte da un monitoraggio costante dei trend online, una serie di interviste realizzate a livello nazionale e internazionale (17.500 consumatori in 44 Paesi) e il coinvolgimento in sette metropoli mondiali di “Foodies”, ovvero influencer e opinion leader di settore. Oltre a ciò, negli ultimi anni “Taste Tomorrow” si è evoluto in un programma di monitoraggio locale e globale continuo. Grazie all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale semantica, infatti, la ricerca analizza e monitora gli argomenti discussi online traducendo le informazioni in insights utili e in trend da monitorare a medio e a lungo termine

Veniamo ai numeri. Il 4% della popolazione italiana, si legge nel rapporto “Taste Tomorrow”, acquista generi alimentari online almeno settimanalmente. A livello europeo siamo al 7% e in questo caso, dal 2018 al 2021, il numero è cresciuto del 4%. Nel mondo tale propensione all’acquisto raggiunge un valore medio del 12%. Il 9% degli italiani ordina online cibo da asporto tramite le piattaforme dedicate una volta a settimana: il 68% degli intervistati nel nostro Paese ritiene che tutti i negozi e i ristoranti oggi dovrebbero essere organizzati per consegnare cibi e pasti a domicilio. Gli acquisti online hanno raggiunto numeri importanti anche in alcuni dei segmenti dell’industria alimentare: secondo la ricerca condotta da Puratos il 32% dei consumatori intervistati acquista online il cioccolato, il 29% di essi utilizza il web per reperire i prodotti da pasticceria e il 23% quelli da panificazione. In un caso su due la consegna avviene a domicilio e nell’ultimo anno si è assistito a un raddoppio online degli acquisti di generi alimentari, complice anche il periodo del “lockdown” che ha sdoganato questa pratica.

Il cliente predilige ancora modalità miste di consumo e acquisto, anche se richiede procedure più semplici e veloci. Per esempio, l’81% degli intervistati in Italia non vuole che i negozi scompaiano, il 40% ha ammesso di puntare ad acquistare tutto ciò di cui ha bisogno da un solo store online e il 26% vorrebbe negozi con un maggior numero di casse self. La ricerca mette in evidenza anche i maggiori ostacoli che ancora oggi fanno propendere verso una modalità di acquisto tradizionale e non online. Tra i temi sollevati dagli scettici troviamo la volontà di non rinunciare al contatto personale (predominante nei settori cioccolato e pasticceria), la freschezza (primo indicatore invece nel comparto panificazione), la qualità e i tempi di consegna e, infine, in forma minore anche le politiche di prezzo.

Come vengono influenzati i consumatori? Il 36% di quelli italiani ammette di farsi ispirare dai media online per valutare l’offerta dei produttori locali e il 51% ritiene che l’aspetto spesso sia sinonimo anche di gusto. Ecco perché, secondo l’analisi di Puratos, la tendenza sarà sempre più quella di andare verso esperienze “phygital”: ispirate dal mondo social e web, finalizzate in negozio. Il tutto all’insegna del gusto definito “tradizionale”: per gli intervistati (87% di essi) è fondamentale che il prodotto da forno o da pasticceria abbia un sapore conosciuto, ma c’è anche voglia di provare nuove sfide. Il 62% delle persone cerca nuovi gusti o combinazioni unconventional, come gli impasti con le verdure per i dolci, il 57% si spinge alla ricerca di fragranze esotiche o comunque provenienti da altre parti del pianeta.

Dove si comprano i prodotti alimentari? Il pane, stando alla ricerca, viene acquistato in prevalenza al supermercato, seguono i panifici e il negozio di alimentari. Stessa tendenza per la pasticceria, dove la GDO viene prima, seppur di poco, dell’artigiano: in entrambi i casi è la politica di prezzo che muove il consumatore verso determinate scelte. Per il cioccolato invece l’ordine dei fattori vede avanti la grande distribuzione organizzata, seguita dai negozi di alimentari, le pasticcerie e infine le cioccolaterie che restano vere e proprie nicchie.

Il lockdown ha dato una forte spinta al “fai da te” nel settore del pane. Per fare un esempio, il 29% degli intervistati in Italia dichiara di preparare il pane in casa e il 13% vorrebbe anche incrementare la produzione; lo stesso vale per chi cucina torte, in quanto il 65% dichiara di farlo e il 12% di voler sviluppare ulteriormente questa attività. Il lievito madre, ingrediente fondamentale per la panificazione, è stato il terzo argomento più discusso sui social media nel 2020: il 52% delle persone è a conoscenza del suo impiego nella panificazione. Questa tendenza s’inserisce nel filone della ricerca da parte dei consumatori di un’alimentazione sempre più salutare: il 68% del campione italiano rivela di cercare un pane adatto alle proprie esigenze nutrizionali, il 72% punta a individuare un’alimentazione adeguata al proprio stile di vita, infine il 71% apprezzerebbe l’acquisto di prodotti di pasticceria idonei per il proprio fabbisogno, personalizzati. Su questo filone si colloca la crescente propensione all’acquisto di alimenti a base vegetale: lo fa il 64% degli intervistati, tre su cinque con l’obiettivo di avere meno impatto sull’ambiente e per motivi di salute.

Il consumatore diventa sempre più attento all’etichetta: due su tre vogliono essere informati sulla provenienza degli alimenti e sul luogo di produzione, il 95% degli intervistati nella ricerca di Puratos legge quanto riportato sul packaging. Il fattore local appare sempre più determinante: tre intervistati su quattro valutano questo aspetto come imprescindibile per la cura del pianeta, tre su cinque vedono anche una correlazione col benessere per la persona. Il 78% dichiara di essere interessato ai prodotti alimentari definiti a “spreco zero”. Caratteristiche del prodotto attualmente considerate generalmente di tendenza sono la non eccessiva elaborazione, l’essere naturale e possibilmente biologico. L’utilizzo, sempre più richiesto, di basi vegetali, da questo punto di vista, è conseguenza di tali propensioni al consumo.

Una sfida è sicuramente rappresentata dalla consegna automatizzata mediante l’utilizzo di nuove forme di trasporto, in particolare il drone con cui sono già stati effettuati esperimenti di successo a livello mondiale. Il 26% degli intervistati in Italia da Puratos vorrebbe che la consegna del cibo non richiedesse l’intervento dell’uomo. Un’altra sfida è rappresentata dall’AI. Il 32% degli intervistati crede infatti che l’intelligenza artificiale li aiuterà a fare scelte alimentari migliori in futuro. La tecnologia di riconoscimento delle microespressioni viene già utilizzata per fornire consigli migliori e personalizzati ai consumatori quando decidono cosa acquistare in negozio.

«Gli intervistati – evidenzia Valentina Bianchi, Marketing Manager di Puratos Italia – hanno risposto a domande su diversi argomenti riguardanti pane, pasticceria e cioccolato e sulle tendenze emergenti. I risultati sono stati integrati con quelli del nostro “trend radar”, il nostro innovativo tool online, che monitora costantemente ciò di cui parlano i consumatori in rete individuando i principali micro trend. È proprio ascoltando questi ultimi che identifichiamo con anticipo, i nuovi segnali emergenti che possono trasformarsi in tendenze consolidate quanto, invece, esaurirsi nel tempo. La ricerca viene condotta in tutto il mondo e i dati vengono raccolti nelle lingue inglese, spagnolo, cinese, francese, tedesco, italiano, giapponese e russo».

«Questo rapporto, monitorando i comportamenti, gli atteggiamenti e le scelte dei consumatori locali e globali – prosegue Valentina Bianchi – fornisce informazioni preziose e approfondite e permette di seguire l’evoluzione delle tendenze e di rivelarne di nuove, per far sì che i professionisti dell’industria dei prodotti da forno possano essere sempre all’avanguardia».

Ufficio Stampa Puratos Italia

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