XXIII Special Olympics European Football Week presentata in Figc: l’esempio di come su un campo di calcio le differenze si annullino in nome dell’inclusione
XXIII Special Olympics European Football Week presentata in Figc: l’esempio di come su un campo di calcio le differenze si annullino in nome dell’inclusione
È stata ufficialmente presentata questa mattina, nella Sala Paolo Rossi della sede della FIGC a Roma, la XXIII edizione della Special Olympics European Football Week. Dal 20 al 28 maggio, con il supporto di UEFA ed il patrocinio di FIGC, Lega Serie A e Lega Serie B, prenderà vita la settimana europea Special Olympics dedicata al calcio unificato che vedrà schierati sui campi di tutta Europa 35mila atleti con e senza disabilità intellettive, impegnati a giocare insieme nella stessa squadra. In 45 Paesi dell’Unione saranno oltre 350 gli eventi che animeranno una settimana di sport all’insegna dell’inclusione. Solo in Italia saranno coinvolti 4000 Atleti con e senza disabilità intellettive in 35 eventi su 11 regioni.
Sono intervenuti:
Giovanni Sacripante, Responsabile Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale Figc: “I più grandi saluti dal nostro presidente Gabriele Gravina che è molto vicino alla realtà Special Olympics. La FIGC stessa è profondamente ispirata dal rapporto con Special Olympics. L’obiettivo comune, sancito dall’accordo siglato solo pochi mesi fa in FIGC, permette e permetterà in futuro di collaborare in modo sempre più solido e attivo”.
Alessandro Palazzotti, Vicepresidente di Special Olympics Italia: “Se una cosa la si vuole, la si può fare! Eunice Kennedy pensava in grande ma partiva dalla comunità nella quale viveva. Noi abbiamo dei compagni di viaggio, anche e soprattutto Istituzionali, e questo è un momento storico. Con FIGC stiamo lavorando in un bellissimo binomio, un miracolo di positività. Gli atleti oggi si sentono parte delle loro città – con le maglie brandizzate – e sono felici e integrati grazie al calcio unificato. Ecco perchè la European Football Week è fondamentale. Grazie anche al Presidente Franco Carraro iniziai un percorso che ci ha portato sino ad oggi, con i genitori dei nostri atleti e dei nostri atleti partners che ci ringraziano per l’esperienza regalata dallo sport unificato. Il linguaggio di comunicazione sportiva si è evoluto e Special Olympics è, sicuramente, parte attiva in questo cambiamento”.
Benedetta Geronzi, Responsabile Iniziative Istituzionali, Responsabilità Sociale e Progetti Speciali FIGC e membro del board Special Olympics Italia: “Io ho in mente gli sforzi fatti da voi per far valere un concetto: lo sport per tutti. FIGC vi ospita con onore. Ogni anno si rinnova e sentiamo molto il valore di ciò che il calcio deve fare: il calcio è di tutti e deve coinvolgere tutti. La funzione didattica del calcio unificato deve agire cambiando l’approccio e la sensibilità delle giovani generazioni verso le diversità. La European Football Week è un momento cruciale per questo”.
Una rappresentanza dei giocatori, assoluti protagonisti dell’evento, è stata presente in conferenza a partire da Erika Perona, una giovane donna che ha imparato a sorridere grazie allo sport ed al calcio in particolare, e testimone di quanto Special Olympics in tutta Europa, utilizzi la settimana per incoraggiare lo sviluppo del calcio unificato al femminile
Gerald Mballe, un esempio vivente di forza e determinazione, testimonia quanto Special Olympics ha contribuito a cambiargli la vita. Dopo un viaggio della speranza dal Camerun, Gerald ritrova una famiglia in una squadra di calcio Special Olympics dove inizia a giocare come atleta partner. Oggi è stato nominato primo consulente, a livello mondiale, del programma Unificato di Special Olympics con i rifugiati. Gerald guiderà lo sviluppo internazionale del programma, attualmente attivo in circa 11 nazioni: “In Camerun, causa guerra, non avevo una vita sociale stabile. Sono fuggito,. Non puoi piangere, perchè se piangi fino a quando lo farai? Mi ricordo l’arrivo in Sicilia, mesi in questo campo e poi il trasferimento a Torino e, da lì, a Magenta. Ora in Italia ho una famiglia ed un figlio. Spero di poter dare un messaggio al mondo: far capire che siamo tutti uguali. Ho fatto i miei primi passi nel 2016, con Special Olympics, quando ancora ero nel campo di accoglienza. Io mi ricordo di quei momenti come gli unici in cui mi sentivo parte di una comunità. È un’esperienza gioiosa, unica. C’è una forza che va oltre la competizione ed i tornei. Faccio parte di una famiglia che non vede il primo, non il secondo, nè il terzo ma vede tutti uguali. Attraverso questo strumento possiamo abbattere le discriminazioni e prevenire gli atti di bullismo. E sempre grazie a Special Olympics sono stato nominato consigliere internazionale che promuove iniziative globali e investimenti di fondi a favore di progetti speciali dedicati allo sport”
Sofia Sabelli, atleta partner di un team scolastico: “Sono una ragazza che andava a scuola in una periferia romana, mi è capitato di vivere in prima persona la Europen Football Week, ed è stata un’esperienza che mi ha cambiato il modo di vedere ed affrontare la vita. Al giorno d’oggi la nostra società è caratterizzata da molta superficialità, dalla frenesia quotidiana, e purtroppo delle volte tendiamo a dimenticare di quanto sia importante dare il giusto valore alle persone che ci circondano. Grazie alla European Football Week ho capito che il fulcro di una società che funzioni deve essere l’inclusione attraverso un semplice gesto, o con lo sport. Ho giocato in prima persona, affiancando una ragazza con la sindrome di Down in una partita di calcio e devo dire che è stata l’esperienza più bella che io abbia mai fatto in tutta la mia vita. Ho capito che non esiste la pietà e la tenerezza, ma esiste l’unione di più persone che mirano ad uno stesso obiettivo. Questi ragazzi mi hanno fatto capire che anche attraverso un semplice sorriso si può essere felici e affrontare la vita sempre a testa alta”.
Nel 2022 solo in Italia furono 7.239 i ragazzi coinvolti e 60 gli Istituti scolastici aderenti. Il MIUR è profondo sostenitore dell’iniziativa che si articola in percorsi e tornei di calcio unificato Special Football con il coinvolgimento dei giovani provenienti dalle scuole, dai Team Special Olympics e, dove possibile, dai centri immigrazione presenti sul territorio nazionale.
Grazie al MIUR, che ha sposato con entusiasmo l’iniziativa, le scuole italiane rappresenteranno l’ideale bacino per coinvolgere migliaia di studenti, donando loro l’esperienza dello sport unificato: consentire ai ragazzi con e senza disabilità intellettive di giocare insieme, in unico Team, con unico obiettivo: abbattere le barriere e gli stereotipi. La European Football Week concretizza un concetto fondamentale: la scuola è il luogo per eccellenza dove educare le nuove generazioni a vivere la diversità come una ricchezza sociale.
La conferenza stampa in Figc è stata anche l’occasione ideale per presentare alcuni atleti azzurri convocati ai prossimi Giochi Mondiali Special Olympics che si svolgeranno a Berlino dal 17 al 25 giugno. A tal proposito la 37° Giornata di Campionato di Serie A, in programma il 28 maggio in tutti i campi sarà proiettato, sui maxi schermi di tutti gli stadi, un video promozionale di Special Olympics Italia, quest’anno incentrato sulla campagna “Adotta un Campione” volta a coprire i costi di trasferta della delegazione italiana ai Mondiali, composta da 142 persone, tra atleti tecnici e delegati. Contemporaneamente lo speaker racconterà la mission del Movimento che crea continue opportunità per gli Atleti di dimostrare le proprie abilità e di crescere in termini di autonomia e al tempo stesso, consente ai giovani di conoscere ed apprezzare la diversità attraverso la pratica sportiva, contribuendo alla crescita culturale del paese.
Il commento all’unisono degli atleti azzurri presenti in Figc: Giovanni Rufo, Antonino Carnassale, Alessandro Gabrielli : ” È un onore essere qui in FIGC: ci sentiamo a casa. Prima del viaggio la lacrima deve uscire e speriamo di riportare “la Coppa” che manca dal 2006 ma, con la nostra partecipazione al Mondiale Special Olympics, sappiamo di avere già vinto”.
La conferenza stampa si è chiusa con una lettera di Vito Cozzoli, Presidente di Sport e Salute: “Sebbene assente fisicamente, non voglio esimermi dall’esprimere il mio apprezzamento per l’organizzazione della 23esima edizione della Special Olympics European Football Week.
Come più volte sottolineato, i valori dell’inclusione e dello sport unificato, che voi veicolate e promuovete attraverso le vostre iniziative, trovano in noi di Sport e Salute piena condivisione e sostegno convinto. Apprezzo, in tal senso, il patrocinio che FIGC, Lega Serie A e Lega Serie B
hanno voluto concedere alla vostra iniziativa, permettendo così ad essa di avere una eco importante, tanto quanto il valore del messaggio che essa porta con sé. È per questa ragione che auspico che la Special Olympics European Football Week possa avere il massimo risalto mediatico e sociale, affinché il tema del gioco unificato come strumento di inclusione attraverso lo sport possa giungere al grande pubblico, aiutando tutti a vincere la “partita” contro pregiudizi e stereotipi” e con il Giuramento dell’atleta Special Olympics recitato dagli atleti Erika Perona e Boris Menna.
“Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”
LE STORIE DEGLI AZZURRI