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Mostra TRANSATLANTIC BRIDGES: CORRADO CAGLI, 1938-1948 Fino al 27 gennaio 2024 New York, CIMA – Center for Italian Modern Art

TRANSATLANTIC BRIDGES: CORRADO CAGLI, 1938-1948

Fino al 27 gennaio 2024

New York, CIMA – Center for Italian Modern Art

421 Broome St

COMUNICATO STAMPA
Il Center for Italian Modern Art (CIMA) ha inaugurato la mostra Transatlantic Bridges: Corrado Cagli,
1938-1948, dedicata all’artista ebreo italiano Corrado Cagli (1910-1976).
La mostra, curata dal professor Raffaele Bedarida dell’università Cooper Union, vuol far luce
sull’affascinante viaggio umano ed intellettuale intrapreso da Cagli durante gli anni trascorsi negli Stati
Uniti, tra il 1938 ed il 1948, approfondendo gli aspetti della vita di Cagli durante gli anni ’30, quando fu
costretto a lasciare il suo paese natale per sfuggire alla censura e alla persecuzione.
Pittore di talento, Cagli fu attivamente coinvolto in progetti pubblici commissionati dal regime fascista
italiano. Tuttavia, dopo il 1937, il lavoro di Cagli attirò feroci critiche da parte dei soggetti reazionari
all’interno dell’establishment fascista. Quale artista ebreo e apertamente omosessuale, Cagli divenne
bersaglio di attacchi virulenti, soprattutto a seguito della promulgazione in Italia delle leggi razziali del 1938.
A causa di tali condizioni ostili, Cagli scelse di lasciare la sua terra natale e cercare rifugio negli Stati Uniti. In
America divenne una figura influente nel milieu culturale ed artistico degli emigrati a New York. Trovò
rispondenza nell’ambiente neoromantico facente capo alla Julian Levy Gallery e al Wadsworth
Atheneum. Fu attivo nell’ambiente dei surrealisti anti-bretoni della rivista View e divenne protagonista di un
momento fondamentale della cultura gay di New York, collaborando con artisti coinvolti con la Ballet Society
e con Harper’s Bazaar, ed esponendo alla galleria di Alexander Iolas. Durante i suoi dieci anni di
permanenza in America, Cagli continuò a produrre ed esporre disegni, un mezzo che gli permise di interrogare
e criticare la retorica fascista. Mentre infuriava la seconda guerra mondiale, Cagli si arruolò nell’esercito
americano, svolgendo addestramento sulla costa occidentale, prima di tornare in Europa per partecipare a
eventi storici, quali il D-Day e la liberazione del campo di concentramento di Buchenwald. Alla fine della
guerra Corrado Cagli giocò un ruolo cruciale nel ristabilire i legami culturali tra Italia e Stati Uniti,
collaborando con il MoMA, Irene Brin e la galleria romana L’Obelisco.
La nuova mostra del Center for Italian Modern Art, che include disegni, dipinti, foto ed ephemera, non
esplora solo i temi della guerra, dell’esilio e della discriminazione, ma mette anche in luce il poliedrico
impegno di Cagli con l’ambiente surrealista e neoromantico di New York. Inoltre, la mostra fa luce sulla sua
collaborazione con George Balanchine e la Ballet Society, evidenziando la profondità e la ricchezza della sua
eredità artistica.

Il curatore Raffaele Bedarida, PhD, storico dell’arte specializzato in modernismo e politica transnazionale, ha
una vasta esperienza nei temi di diplomazia culturale, migrazione e scambi tra Italia e Stati Uniti, ed è
dunque particolarmente qualificato ad illustrare l’affascinante narrativa di Cagli. Il CIMA è onorato di
presentare Transatlantic Bridges: Corrado Cagli, 1938- 1948, ed orgoglioso di esibire il lavoro di un artista
straordinario, la cui vita e il cui lavoro costituiscono un richiamano ai temi di perseveranza, trasformazione
ed espressione artistica, possibili nonostante le avversità. La mostra costituirà un’esplorazione stimolante e
approfondita di un capitolo spesso trascurato della storia dell’arte italiana e americana.
La mostra è accompagnata da un nutrito calendario di eventi aperti al pubblico. Parte dei programmi è
concepita in collaborazione con il Centro Primo Levi, che generosamente contribuisce all’analisi della vita e
dell’opera di Cagli attraverso la pubblicazione dell’edizione in lingua inglese del libro di Raffaele Bedarida
sull’artista.
Un ciclo di incontri e conversazioni con artisti contemporanei, concepito in risposta all’assegnazione di un
premio ricevuto dal CIMA dalla Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, affronterà i temi suggeriti dalla
mostra di Cagli.
Tutti gli eventi pubblici del CIMA sono resi possibili grazie al generoso contributo della Fondazione Tiro a
Segno di New York. La mostra sarà accompagnata da un catalogo a colori ideato in collaborazione con
l’Archivio Cagli di Roma.
CIMA
Fondato nel 2013 dalla storica dell’arte Laura Mattioli, il Center for Italian Modern Art (CIMA) è una fondazione
pubblica no profit dedita a promuovere l’arte italiana moderna e contemporanea presso un pubblico internazionale.
Attraverso mostre apprezzate dalla critica, una ricca programmazione di eventi pubblici ed un prestigioso programma
di borse di studio internazionale, CIMA colloca l’arte moderna italiana in nuovi e più ampi contesti storici e culturali,
evidenziandone il fondamentale contributo allo sviluppo della cultura artistica internazionale.
Situato in un luminoso loft nello storico quartiere di SoHo a New York City, CIMA offre un ambiente intimo che permette
di apprezzare al meglio le opere d’arte. Le visite guidate della mostra, condotte dai borsisti ricercatori che CIMA
invita a New York come parte della propria missione educativa, iniziano con la degustazione di un caffè espresso e sono
seguite da un percorso della mostra concepito in modo da favorire un dialogo tra borsisti e visitatori. I programmi
pubblici del CIMA offrono numerose opportunità per approfondire i temi della mostra e la conoscenza dell’arte italiana; e
costituiscono una piattaforma volta a promuovere il dialogo tra artisti, ricercatori, scrittori e altre figure di spicco
del mondo dell’arte e della cultura.

NOTIZIE UTILI
Orari venerdì e sabato 11 – 18. Visite guidate 11 e 14.

Dal lunedì al giovedì su appuntamento solo per i members

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