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Umanità in Viaggio: Rosa Mundi porta l’arte italiana in Giappone

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Artista italiana di fama internazionale, Rosa Mundi, il 30 gennaio 2025, ha portato a Osaka, in Giappone, Umanità in viaggio, corpus di opere dal forte impatto filosofico e concettuale che – esplorando il rapporto tra uomo, cosmo e tempo – ha segnato un momento significativo nel suo cammino creativo in estremo Oriente. L’installazione, concepita per un solo giorno, ha coinvolto il pubblico giapponese con un viaggio tridimensionale nella storia dell’umanità, trasformando la materia in simbolo attraverso sette valigie evocative.

Organizzata dal Consolato italiano con il Console Marco Prencipe e curata dal Dr. Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, all’interno del prestigioso Conrad Osaka, Umanità in viaggio è, infatti, un viaggio tridimensionale nella storia dell’umanità, un percorso attraverso la materia, il tempo e le culture, dove ogni opera racconta la trasformazione della sostanza in simbolo, nobilitando materiali come il marmo, reso dall’artista mobile e fluido, plastiche marine e vetri riciclati.

Situato nel cuore pulsante di Nakanoshima, epicentro culturale ed economico della città, il Conrad Osaka – noto in tutto il paese per aver ospitato artisti del calibro di Boccioni e Raffaello – è tornato così per un giorno ad accogliere l’arte italiana con l’installazione di un’artista contemporanea italiana che ha già in passato rappresentato l’Italia in numerose Biennali internazionali che, oltre a raccontare il percorso millenario dell’uomo attraverso sette valigie simboliche, ha affrontato le tappe fondamentali dell’evoluzione umana in una rappresentazione celebrativa delle eccellenze del nostro paese: Vitruvio, Leonardo da Vinci, Alessandro Volta, Antonio Meucci, Guglielmo Marconi, Carlo Collodi.

Facendosi simbolo del bagaglio culturale e storico dell’uomo, le sette valigie sono un viaggio nella storia dell’umanità e del genio italiano. Ominide è una valigia in marmo nero con fossili che celebra l’armonia originaria dell’uomo con l’universo; Homo Sapiens è la rappresentazione dell’uomo che scopre il fuoco e dà avvio alla sua necessaria relazione con la tecnologia; Homo Vitruviano è un omaggio a Leonardo da Vinci, al Rinascimento e all’umanesimo italiano, dove il corpo umano era ancora la misura dell’universo; Homo Gutenberg è il racconto della rivoluzione della stampa che ha democratizzato il sapere, celebrando Venezia come capitale editoriale; Homo Electricus è dedicata alla scoperta dell’elettricità e alle sue applicazioni, da Alessandro Volta in poi; Homo Ubiquity rappresenta una riflessione sull’era delle telecomunicazioni, da Meucci a Marconi, con uno sguardo alle eccellenze italiane nel campo dell’innovazione; Homo Digital racchiude il racconto della moltiplicazione dell’identità umana nell’era del cyberspazio e dell’intelligenza artificiale; Pinocchio 2000: A.I. reinterpreta l’emblematico burattino di Collodi come simbolo dell’intelligenza artificiale, dove la lotta tra la verità e la menzogna si trasforma nell’era delle macchine, con un design bifronte e dettagli matematici ispirati al teorema di Bayes.

Al centro della ricerca artistica di Rosa Mundi c’è anche un profondo rispetto per lambiente e una visione sostenibile della creazione artistica: nelle sue mani, ogni materiale diventa simbolo di rigenerazione, rendendo il rifiuto parte integrante della narrazione artistica e offrendo un messaggio potente sulla metamorfosi e la resilienza. Tutti i materiali utilizzati per le sue opere, infatti, sono riciclati: il vetro e la plastica provengono dal recupero di rifiuti marini, il legno è ricavato da elementi storici come antiche botti di vino del Cinquecento, così come anche il ferro, un tempo utilizzato per cingerle, viene reimmesso in un nuovo e virtuoso ciclo di vita. La tempera, invece, è ricavata da pigmenti naturali estratti dalle piante del giardino veneziano dell’artista, un ulteriore omaggio alla connessione con la natura, la sostenibilità e il suo territorio.

E’ una grande emozione – dichiara l’artista Rosa Mundi – vedere partire sette delle mie valigie da Venezia ad Osaka. Le opere esposte sono un viaggio nella storia dell’uomo ma anche un elogio del genio italiano di tutti i tempi nel campo scientifico, artistico e letterario. Spero di contribuire in piccola parte alla divulgazione della storia della nostra incredibile e meravigliosa Italia narrando al pubblico giapponese alcuni momenti particolarmente cruciali della nostra storia tra le fibre e le trasparenze delle mie opere“.

Esprimendo il rapporto tra arte e scienza/tecnologia, la riflessione artistica che opera Rosa Mundi in Umanità in Viaggio diventa un viaggio non solo nel tempo ma nella storia della creatività italiana. Agli effetti personali che in genere le valigie custodiscono, si sostituiscono i simboli collettivi della civiltà universale e del senso del viaggio: dalla missione diplomatica tra i paesi e la relativa valigia diplomatica, a protezione delle garanzie di libertà, segretezza e sicurezza delle comunicazioni, al malinconico esilio degli italiani che emigravano allestero nella speranza di arrivare in una Terra promessa, un posto migliore di quello che lasciavano” commenta il curatore, Dr. Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona.

“Sono fiero di ospitare un’artista italiana dal respiro internazionale come Rosa Mundi. La sua installazione porta un tocco del nostro Paese e della nostra arte contemporanea in un contesto prestigioso come il Conrad Osaka, che ha già accolto grandi maestri della storia dell’arte. Con il suo lavoro, Rosa Mundi intreccia memoria e innovazione, offrendo al pubblico giapponese un viaggio attraverso il tempo e il genio italiano. La sua ricerca artistica, che coniuga arte, filosofia e scienza, rappresenta un ponte ideale tra le nostre culture, sottolineando ancora una volta il ruolo dell’Italia nel panorama artistico globale” aggiunge il Console generale d’Italia ad Osaka, Marco Prencipe.

Protagonista di esposizioni internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, Helsinki, Durazzo, Dakar e Cipro, dove ha ricevuto un award prestigioso nel 2023 e presente in collezioni pubbliche e private di spicco, come la Moleskine Foundation, la Fondation Leopold Senghor e il Museo di Arte Contemporanea della Regione Sicilia, la Fondazione Orestiadi, Rosa Mundi, pseudonimo di Chiara Modìca Donà dalle Rose, è un’artista multidisciplinare e filantropa. È fondatrice del movimento del neo-spazialismo che si immerge nell’infinitamente piccolo, una sorta di “non spazio”, fuori dal tempo tra arte, filosofia e scienza. È anche fondatrice della Bias, la prima ed unica biennale al mondo in cui gli artisti sono divisi per spiritualità e non nazionalità, riprendendo i canoni di Kandinsky. 

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