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TE VEO, ME VEO di Lidia Leon

TE VEO, ME VEO di Lidia Leon, artista della Repubblica Dominicana, sarà allestita nella Chiesa palladiana di Santa Maria della Presentazione, meglio conosciuta come delle Zitelle che riapre dopo un importante restauro per l’occasione. 

Lidia Leon, architetto, dal 1996 è impegnata nelle attività familiari del Grupo León Jimenes, dove ricopre il ruolo di direttore esecutivo e si distingue per l’organizzazione  delle attività artistiche e divulgativo-didattiche della Fondazione Leon e del suo Museo dedicate alla popolazione più giovane.

Come artista, ha partecipato a numerosi eventi culturali a Santo Domingo tra cui diverse edizioni della Bienal Nacional, ottenendo grande notorietà in Centro America, attraverso la sua pratica artistica riflette su temi di natura sociale ed esistenziale, come l’intolleranza e le carenze culturali; servendosi del suo talento e della sua creatività mira ad incoraggiare in particolare le giovani generazioni a un pensiero critico e all’integrazione.

Te veo, Me veo” che dà il titolo alla mostra, è un’opera fortemente interattiva che in un’altalena allegorica di rimandi invita il visitatore a riconoscersi nell’altro.A reciproco complemento con “Te veo, Me veo”, l’allestimento della mostra prevede la serie di opere “Wabi Sabi” ispirata alla percezione estetica giapponese così denominata, che celebra la bellezza insita nella transitorietà e nell’imperfezione, concezione ripresa anche dall’architetto Tadao Ando ed esplorata dal lavoro di Lidia Leon.


“Scoprire la correlazione tra scienza, natura e spiritualità, rivelando il legame tra l’intangibile e il visibile.
Il mio lavoro ribadisce la consapevolezza di sentirmi un riflesso di una realtà collettiva
più ampia rispetto alla personale realtà individuale, rivela che tutti siamo interconnessi
come gocce dello stesso oceano e mi incoraggia a scoprire cosa c’è al di là di un semplice sguardo.”

Lidia Leon